-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7819 del 3 luglio 1998
«Ai fini della contravvenzione di partecipazione a giuoco d'azzardo devono considerarsi colte in flagranza non solo le persone colte a giuocare, ma anche quelle che, per le circostanze di ambiente e le altre particolari condizioni del caso...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45 del 15 gennaio 1974
«La contravvenzione di partecipazione a giuochi d'azzardo ha carattere di reato collettivo, ed esige una pluralità di soggetti attivi (concorso necessario); ad essa sono quindi applicabili le regole dettate dagli artt. 110 e seguenti c.p., le...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3076 del 4 aprile 1985
«Ai fini della sussistenza del reato di bestemmia di cui all'art. 724 c.p., è necessario che il comportamento avvenga «pubblicamente», nel senso precisato dall'art. 266, quarto comma, c.p. Infatti, poiché l'azione, che offende il comune senso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22037 del 10 giugno 2010
«L'inosservanza dell'obbligo di frequentare la scuola media superiore non configura la contravvenzione di cui all'art. 731 c.p., in quanto all'estensione dell'obbligo scolastico oltre la scuola media (art. 2, lett. c), L. 28 marzo 2003, n. 53) non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26960 del 2 luglio 2009
«La contravvenzione relativa alla inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori ha carattere permanente, sicché la condotta omissiva cessa o con l'adempimento o il venir meno dell'obbligo stesso o con la emissione della sentenza...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 39727 del 26 novembre 2002
«Soggetto attivo del reato di cui all'art. 733 c.p. (danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale) non è il solo titolare di diritti reali sui beni protetti, ma anche il sequestro detentore o il possessore degli stessi,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3624 del 19 marzo 1999
«La contravvenzione di cui all'art. 733 c.p. (danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale) costituisce un presidio esterno al sistema di tutela apprestato dalla legge 1 gennaio 1939, n. 1089, che tra le sue figure di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6199 del 21 giugno 1993
«Il soggetto attivo del reato ex art. 733 c.p. può essere rappresentato sia dal proprietario sia dal possessore o dal detentore, dato che un'interpretazione eccessivamente restrittiva del termine «proprio» paradossalmente escluderebbe dalla tutela...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5319 del 19 maggio 1975
«Perché si configuri la contravvenzione di cui all'art. 733 c.p., è necessario che al danneggiatore della cosa propria «sia noto il rilevante pregio» di essa, archeologico, storico, oppure artistico. Tale conoscenza dell'agente è certa quando con...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6200 del 21 giugno 1993
«La contravvenzione di deturpamento o alterazione di bellezze naturali (nella specie sistemazione di un cartellone pubblicitario stradale) ha natura di reato permanente, poiché la condotta non si esaurisce con la sistemazione dell'ostacolo alle...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 248 del 12 gennaio 1993
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 734 c.p. è demandato sempre al giudice penale l'accertamento della sussistenza della distruzione o alterazione delle bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione dell'autorità,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15299 del 30 marzo 2004
«In tema di tutela del patrimonio paesistico ed ambientale, ai fini della applicabilità della ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 734 c.p., l'accertamento della sussistenza della distruzione o alterazione delle bellezze naturali dei luoghi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6844 del 20 giugno 1991
«Ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 1, sexies L. 8 agosto 1985, n. 431, in tema di tutela delle zone di particolare interesse ambientale, non può parlarsi o è comunque irrilevante, di inesistenza assoluta di danno...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2420 del 12 marzo 1997
«In tema di cosiddetto condono edilizio, la contravvenzione di cui all'art. 734 c.p. è estinta per il pagamento dell'oblazione, seguito dal rilascio della concessione e dell'autorizzazione paesaggistica. La natura di reato di danno non è di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18892 del 13 maggio 2011
«Integra la contravvenzione di abbandono di animali (art. 727, comma primo, c.p.) non solo la condotta di distacco volontario dall'animale, ma anche qualsiasi trascuratezza, disinteresse o mancanza di attenzione verso quest'ultimo, dovendosi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32837 del 2 settembre 2005
«La detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura, prevista come reato dall'art. 727 c.p., è configurabile anche in ipotesi di semplice negligenza, atteso che trattasi di contravvenzione non necessariamente dolosa.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34095 del 12 ottobre 2006
«L'ANPA — associazione che ha come scopo statutario la tutela degli animali — è legittimata a ricevere l'avviso ex art. 408, comma secondo, c.p.p., poiché va considerata persona offesa dai delitti contro il sentimento degli animali e dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6903 del 16 giugno 1995
«In tema di maltrattamento di animali (art. 727 c.p.), l'art. 4 della L. 11 febbraio 1992, n. 157 (norme per la protezione della fauna selvatica omeotermica e per il prelievo venatorio) prevede espressamente l'esercizio venatorio con l'uso di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2055 del 23 febbraio 1978
«L'art. 7 della legge 2 ottobre 1967, n. 895, nel raddoppiare le pene previste dal codice penale in tema di contravvenzione alle norme concernenti le armi e nello stabilire che in ogni caso l'arresto non può essere inferiore a quindici giorni [ora...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10696 del 7 marzo 2013
«Il porto ingiustificato fuori dalla propria abitazione o dalle appartenenze di essa di un coltello marca "Opinel" non integra la contravvenzione di cui all'art. 699 c.p. ma quella prevista dall'art. 4, comma secondo, L. n. 110 del 1975,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10431 del 17 novembre 1997
«In tema di elemento soggettivo del reato, il crescente livello della volontà dolosa va dal dolo eventuale, caratterizzato dalla sola accettazione del rischio dell'evento, al dolo diretto, che sussiste nel caso in cui l'evento è accettato perché...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11227 del 9 novembre 1994
«È configurabile la contravvenzione di cui all'art. 699 c.p. nel porto abusivo di una balestra. (In motivazione, la S.C. ha ritenuto che l'utilizzabilità della balestra nel campo sportivo non incide sulla sua natura di arma).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9068 del 1 luglio 1989
«Colui che venga sorpreso a portare una balestra con frecce risponde della contravvenzione di cui all'art. 699 c.p. (porto abusivo di armi) e non quella di cui all'art. 4, L. 18 aprile 1975, n. 110.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38435 del 9 ottobre 2008
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di omessa denuncia dell'esistenza di munizioni, l'obbligo di denunciare la presenza di munizioni incombe anche su chi dimori temporaneamente nel luogo in cui si ha notizia della presenza delle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2374 del 12 marzo 1997
«Il comma secondo dell'art. 1 della legge 18 aprile 1975, n. 110 qualifica come tipo guerra quelle armi che, pur non avendo le caratteristiche indicate nel primo comma, possono essere usate con lo stesso munizionamento delle armi da guerra. La...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11060 del 2 dicembre 1993
«Le munizioni per pistola calibro 9, mod. 34, alla stregua dell'aggiornamento del catalogo delle armi presso il Ministero dell'interno, vanno considerate munizioni per armi comuni da sparo e non da guerra, sicché la relativa detenzione integra la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6914 del 11 giugno 1992
«La deroga apportata dalla normativa speciale in materia di armi alle violazioni previste dal codice penale non investe anche la detenzione delle munizioni per armi comuni da sparo che continua a rientrare nella previsione dell'art. 697 c.p., la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13271 del 25 novembre 1986
«In tema di detenzione di munizioni per armi comuni da sparo l'esonero dall'obbligo della denuncia previsto dall'art. 22 L. 18 aprile 1975, n. 110 non opera per le cartucce caricate a palla unica, per cui nel caso di omessa denuncia si configurano...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4757 del 7 febbraio 2012
«La detenzione abusiva di proiettili integra la contravvenzione prevista dall'art. 697 c.p., con conseguente esclusione di quella prevista dall'art. 650 c.p., posto che quest'ultima norma, essendo di natura sussidiaria, trova applicazione solo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7702 del 30 giugno 1988
«In materia di abusiva detenzione di armi e munizioni, la contravvenzione per illegale possesso di cartucce non resta assorbita nel delitto di detenzione di arma allorché la prima non attenga alla normale dotazione dell'arma stessa, ma riguardi un...»