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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2562 del 23 marzo 1996
«La prima consiste nella decisività del voto espresso dal socio in conflitto d'interessi, ossia nel fatto che, senza quel voto, la maggioranza occorrente per l'approvazione della deliberazione non sarebbe stata raggiunta (c.d. prova di resistenza);...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5375 del 11 aprile 2001
«Il principio secondo il quale la concorrenza sleale deve ritenersi fattispecie tipicamente riconducibile ai soggetti del mercato in concorrenza, non configurabile, pertanto, ove manchi tale presupposto soggettivo (il cosiddetto «rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19088 del 11 settembre 2007
«La rimessa effettuata da un terzo sul conto corrente del debitore, poi fallito, è, ai fini della revocatoria fallimentare, un atto neutro, poichè può trovare giustificazione tanto nell'adempimento di una propria obbligazione, se chi effettua la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26898 del 10 novembre 2008
«In tema di pegno avente per oggetto titoli del debito pubblico, gli atti di incasso del controvalore dei titoli stessi venduti dalla banca creditrice e accreditati sul conto corrente del cliente poi fallito, con corrispondente parziale riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13998 del 28 maggio 2008
«In tema di pegno, la disciplina dettata dall'art. 2797 c.c. è derogabile consensualmente, non solo mediante la previsione di forme di vendita diverse da quelle prescritte dal secondo comma, ma anche mediante la dispensa dall'intimazione al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23669 del 6 novembre 2006
«...delle parti fosse stato quello di creare una nuova garanzia a difesa di crediti pregressi della banca per saldo passivo di conto corrente pagati con la somma mutuata, che, tuttavia, era stata ammessa al chirografo nel passivo del fallimento).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9349 del 27 giugno 2002
«L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità, con la conseguenza che, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12948 del 5 dicembre 1992
«...dell'operazione creditizia sia già in atto (nella specie, trattavasi di una fideiussione concessa dopo che si era dato corso all'erogazione del credito bancario attraverso un'apertura di credito in conto corrente ed un castelletto di sconto).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14358 del 6 luglio 2013
«La disposizione testamentaria con cui il testatore abbia lasciato ad un legatario le somme ricavabili dalla vendita dei beni mobili presenti nella propria abitazione alla data dell'apertura della successione, nonché le somme risultanti a credito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10199 del 20 giugno 2012
«Ne consegue che non è suscettibile di controllo da parte del giudice, attraverso l'impugnativa di cui all'art. 1137 c.c., l'operato dell'assemblea condominiale in relazione alla questione inerente alla mancata apertura di un conto corrente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 10 marzo 1997
«Qualora, dopo l'erronea elevazione di conflitto negativo di competenza, conseguente ad asserita incompatibilità di giudice la cui dichiarazione di astensione sia stata accolta, sia cessata la ragione di incompatibilità per la sopravvenuta morte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2154 del 7 giugno 2001
«In caso di richiesta di riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice deve tenere conto anche della condotta del ricorrente successiva all'esecuzione del provvedimento restrittivo e, pur nel rispetto del diritto di costui a non rendere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3438 del 27 giugno 1998
«...in considerazione del punto sottoposto all'analisi del giudice e che non può costituire vizio che comporti controlli di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente più adeguata, valutazione delle risultanze processuali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36987 del 13 ottobre 2001
«In tema d'impedimento del difensore per concomitanza di altro impegno professionale, spetta al difensore, oltre all'onere di prospettare in modo tempestivo e motivato le ragioni che gli impediscono di presenziare, quello di fornire specifica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5502 del 4 giugno 1996
«Ai fini della configurabilità del delitto di peculato il possesso del denaro della pubblica amministrazione può essere anche mediato e far capo congiuntamente a più pubblici ufficiali qualora le norme interne dell'ente pubblico prevedano che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14991 del 18 aprile 2012
«Al ricorrente in cassazione non è consentito, con i motivi nuovi di cui all'art. 611 cod. proc. pen., dedurre una violazione di legge se era stato originariamente censurato solo il vizio di motivazione. (Nella specie, la Corte ha ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13897 del 12 aprile 2010
«È inidonea ed inadeguata la misura cautelare che impone l'allontanamento dall'ambiente familiare del genitore che assuma un atteggiamento nei confronti dei figlio minore scarsamente apprezzabile come strumento educativo, e tuttavia generalmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3106 del 16 novembre 1999
«...cambiari, si appropria del denaro derivante dall'incasso degli effetti cambiari consegnatogli per detto scopo, omettendo di effettuare il pagamento nel tempo dovuto ai creditori e trattenendo le somme incassate su conto corrente personale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34119 del 18 settembre 2001
«Il numero 3 bis dell'art. 303, comma 1, lett. b), c.p.p. (inserito dall'art. 2, comma 1, del D.L. 24 novembre 2000 n. 341, convertito, con modifiche, in legge 19 gennaio 2001 n. 4), nel disporre - dopo aver stabilito l'aumento fino a sei mesi dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 336 del 9 gennaio 2013
«Ne consegue, pertanto, che nel delibare la fondatezza della domanda di accertamento dell'inadempimento di uno dei contraenti, ovvero di risoluzione contrattuale per inadempimento, il giudice deve tener conto, anche in difetto di una formale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13614 del 30 maggio 2013
«La cointestazione di una cassetta di sicurezza o di un conto corrente bancario autorizza ciascuno degli intestatari, rispettivamente, all'apertura della cassetta e al relativo prelievo, ovvero al compimento di tutte le operazioni consentite sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16671 del 1 ottobre 2012
«In caso di cointestazione del deposito bancario di titoli (nella specie, appartenenti a coniugi), ove non vi sia, o non sia provata, una clausola contrattuale che dia facoltà al singolo di operare separatamente sul conto, è chi invoca gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9848 del 15 giugno 2012
«Il recesso del fideiussore dalla garanzia prestata per i debiti di un terzo, derivanti da un rapporto di apertura di credito bancario in conto corrente destinato a prolungarsi ulteriormente nel tempo, produce l'effetto di circoscrivere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8776 del 31 maggio 2012
«...inerenti ad un contratto di conto corrente bancario, aveva esteso la declaratoria di nullità alla transazione intervenuta sul medesimo contratto, omettendo di verificare se, nell'economia di quest'ultimo, le clausole nulle fossero essenziali).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6473 del 24 aprile 2012
«...valore di ricognizione di debito fatta da una società di capitali ad un assegno bancario emesso da soggetto cui risultava, già in data anteriore all'emissione, revocata la delega ad operare sul conto corrente intestato alla stessa società).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7902 del 28 marzo 2013
«...senza rapportarli al livello ed alla dimensione dell'attività normalmente svolta dal ricorrente ed ai relativi proventi, non consentiva la pur indispensabile verifica circa la concreta incidenza di tali prestazioni sull'indipendenza del sindaco).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2459 del 8 giugno 2000
«...ricorrente contro un provvedimento del riesame, aveva dedotto che il Tribunale aveva omesso di valutare numerosi elementi probatori posti a base del provvedimento del Gip ed, in particolare, le intercettazioni ambientali nella loro interezza.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4081 del 23 novembre 1995
«...su somme erogate — in forza di riparto parziale in procedura fallimentare riguardante società commerciale — a imputato di associazione per delinquere, truffa e falso in bilancio e da costui versate su conto corrente cointestato ad altra persona).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6589 del 11 febbraio 2013
«...riesame. (Fattispecie relativa a sequestro di somme di denaro giacenti sul conto corrente intestato a Comune ma provento di attività criminosa, ex artt. 640, 323 e 353 cod. pen., perpetrata dal sindaco e dal direttore dell'ufficio tecnico).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 325 del 29 marzo 1994
«Qualora oggetto del sequestro siano somme di denaro depositate presso banche (e quindi beni che non sono normalmente destinati alla commissione di reati) il rapporto di pertinenza fra le cose ed i reati deve essere individuato e chiarito nella...»