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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39927 del 3 novembre 2005
«Per la configurabilità del reato di maltrattamenti l'art. 572 c.p. richiede il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di sottoporre la vittima ad una serie di sofferenze fisiche e morali in modo abituale, instaurando un sistema di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28863 del 26 luglio 2002
«In tema di sottrazione di minori, poiché il principale bene giuridico tutelato dall'art. 574 c.p. è la potestà genitoriale, in mancanza di uno specifico provvedimento giudiziario che affidi i figli in via esclusiva a uno dei genitori, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8456 del 10 aprile 2014
«Dal combinato disposto degli artt. 23, primo comma, e 24, terzo comma, cod. civ., dettati in tema di associazioni riconosciute ed applicabili anche alle associazioni non riconosciute, si evince che i vizi delle delibere assembleari, si traducano...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 8580 del 11 aprile 2014
«In tema di separazione personale dei coniugi, il giudice può limitare l'assegnazione della casa familiare ad una porzione dell'immobile, di proprietà esclusiva del genitore non collocatario, anche nell'ipotesi di pregressa destinazione a casa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2148 del 31 gennaio 2014
«Il coerede che abbia goduto in via esclusiva dei beni ereditari è obbligato, agli effetti dell'art. 723 cod. civ., per il fatto oggettivo della gestione, sia al rendiconto che a corrispondere i frutti agli altri eredi a decorrere dalla data di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 640 del 14 gennaio 2014
«L'art. 535, primo comma, cod. civ., che rinvia alle disposizioni sul possesso in ordine a restituzione dei frutti, spese, miglioramenti e addizioni, si riferisce al possessore di beni ereditari convenuto in petizione di eredità ex art. 533 cod....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 800 del 31 gennaio 1984
«Il calcio, al pari della spinta e dello schiaffo, integra di per sé un'azione violenta concretandosi in un'energia fisica esercitata direttamente sulla persona e, nella generalità dei casi, costituisce il reato di percosse o di lesioni dolose;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8617 del 5 ottobre 1982
«Nel caso in cui la percossa assuma la particolare forma dello schiaffo, l'intenzione di offendere la personalità morale del soggetto passivo essendo insita nella stessa azione prevista dall'art. 581 c.p. non vale a qualificare il fatto come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3223 del 13 aprile 1981
«La differenza tra lesioni personali e percosse dipende esclusivamente dalle conseguenze cagionate al soggetto passivo dall'azione del reo: si configura il delitto di percosse se dal fatto deriva al soggetto passivo soltanto una sensazione fisica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4135 del 2 maggio 1985
«La prova della verità del fatto diffamatorio essendo una causa di esclusione della punibilità per reato concretamente accertato nella materialità del fatto, è operante ove sia piena e completa, occorre cioè la certezza che il fatto attribuito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32325 del 26 agosto 2010
«Ai fini della configurabilità del reato di calunnia - che è di pericolo - non è richiesto l'inizio di un procedimento penale a carico del calunniato, occorrendo soltanto che la falsa incolpazione contenga in sé gli elementi necessari e sufficienti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13791 del 4 aprile 2007
«L'esimente prevista dall'art. 598 c.p. che prevede la non punibilità delle offese contenute negli scritti presentati dinanzi all'autorità giudiziaria quando le offese concernono l'oggetto della causa, non si applica al consulente tecnico di parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3221 del 12 febbraio 2014
«In tema di condominio negli edifici, ai sensi dell'art. 1134 cod. civ. (nel testo applicabile "ratione temporis"), il condomino può ottenere il rimborso della spesa fatta "per la cosa comune", sostenuta, cioè, in funzione dell'utilità comune,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21 del 7 gennaio 2003
«È ammissibile il concorso tra il delitto di associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati in materia di prostituzione ed il reato di cui all'art. 3, n. 7, della legge 20 febbraio 1958 n. 75 (consistente nel fatto di «chiunque...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11728 del 26 maggio 2014
«L'istituto del recesso per giusta causa, previsto dall'art. 2119, primo comma, cod. civ. in relazione al contratto di lavoro subordinato, è applicabile anche al contratto di agenzia, dovendosi tuttavia tener conto, per la valutazione della gravità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 999 del 20 gennaio 2014
«Il principio secondo cui, ricorrendo la fattispecie della responsabilità da cosa in custodia, il comportamento colposo del danneggiato può - in base ad un ordine crescente di gravità - o atteggiarsi a concorso causale colposo (valutabile ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 9573 del 5 maggio 2014
«La domanda proposta nei confronti del Ministero della difesa dagli eredi di un militare italiano, per il risarcimento dei danni conseguenti all'esposizione del proprio congiunto all'uranio impoverito e ad altre sostanze nocive nel corso della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 558 del 9 agosto 2000
«Il giudizio per regolamento di giurisdizione ha come contraddittori necessari tutti i soggetti aventi qualità di parti nella pendente fase di merito, restando irrilevante che taluna di esse abbia sollevato eccezione di carenza di legittimazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11293 del 30 dicembre 1996
«L'art. 609 bis c.p. (violenza sessuale), introdotto dall'art. 3 legge 15 febbraio 1996, n. 66, così come l'art. 519 c.p. (della violenza carnale), equipara la minaccia alla violenza fisica. (Fattispecie relativa a rigetto di ricorso con il quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11518 del 7 ottobre 1999
«In tema di oltraggio a pubblico ufficiale, a seguito dell'abolitio criminis di cui all'art. 18 della L. 25 giugno 1999, n. 205, il fatto, originariamente qualificato come oltraggio a norma dell'art. 341 c.p., può eventualmente essere nuovamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44156 del 26 novembre 2008
«Il reato di cui all'art. 615 bis c.p. (interferenze illecite nella vita privata) non è configurabile per il solo fatto che si adoperino strumenti di osservazione e ripresa a distanza, nel caso in cui tali strumenti siano finalizzati esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36032 del 19 settembre 2008
«Integra il delitto d'interferenza illecita nella vita privata (art. 615 bis c.p. ) la condotta di colui che con l'uso di una macchina fotografica si procuri indebitamente immagini di ragazze, partecipanti al concorso di «Miss Italia » ritratte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2534 del 17 gennaio 2008
«Non integra il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615 ter c.p. ) la condotta di coloro che, in qualità rispettivamente di ispettore della Polizia di Stato e di appartenente all'Arma dei Carabinieri, si introducano nel sistema...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23134 del 17 maggio 2004
«Sussiste l'aggravante di cui all'art. 7 D.L. 13 maggio 1991, convertito nella legge n. 203 del 1991 (aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416 bis c.p. ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2954 del 2 agosto 1996
«Ai fini della configurabilità del delitto di sottrazione di cose comuni, l'indicazione del «socio» fra i soggetti attivi del reato, contenuta nel primo comma dell'art. 627 c.p., deve essere intesa come riferita esclusivamente ai soci delle società...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4832 del 3 febbraio 2003
«Integra esclusivamente il reato di cui all'art 632 c.p. la deviazione di una frazione o quantità di un complesso di acque, la sua mobilizzazione attraverso il distacco dalla massa originaria e la sua sottrazione al possessore, nel caso in cui non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2308 del 8 marzo 1997
«In tema di turbativa violenta del possesso di cose immobili, rientrano nella previsione della norma di cui all'art. 634 c.p. anche le situazioni possessorie — non contraddistinte attualmente dalla presenza viziante della vis o della clandestinità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16304 del 27 novembre 1989
«Il delitto di truffa si consuma esclusivamente allorché dalla induzione in errore di un soggetto, mediante gli artifici e raggiri, l'autore consegua un ingiusto profitto con altrui danno; danno che deve avere contenuto patrimoniale, deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25608 del 14 novembre 2013
«La premeditazione può risultare incompatibile con il vizio parziale di mente nella sola ipotesi in cui consista in una manifestazione dell'infermità psichica da cui è affetto l'imputato, nel senso che il proposito coincida con un'idea fissa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 122 del 9 gennaio 2004
«Il reclamo ai sensi dell'art. 739, primo comma, c.p.c. avverso il decreto del tribunale, in composizione monocratica, emesso su ricorso dello straniero extracomunitario avverso provvedimento dell'autorità amministrativa in materia di diritto...»