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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2654 del 26 marzo 1997
«È nulla la notifica dell'atto di citazione eseguita ai sensi dell'art. 140 c.p.c. quando sia mancato l'elemento completivo della fattispecie costituito dalla spedizione della raccomandata volta a dare notizia al destinatario del compimento delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22542 del 26 ottobre 2007
«...la cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza impugnata, qualora detto difensore, non appartenente al foro del luogo ove ha sede l'autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza, non abbia eletto domicilio nel territorio di detto Comune.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12589 del 28 agosto 2002
«Ai fini della validità della notificazione ai sensi dell'art. 143 c.p.c. per le persone irreperibili, il giudice deve accertare in base alle prove dedotte se il notificante conosceva o poteva conoscere, adottando la comune diligenza, la dimora, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12231 del 25 maggio 2007
«L'onere di specifica contestazione, introdotto, per i giudizi instaurati dopo l'entrata in vigore della legge n. 353 del 1990, dall'art. 167 c.p.c., imponendo al convenuto di prendere posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1334 del 14 settembre 1998
«...in relazione a «Rapporti illeciti tra lo stesso [indagato] e titolari o comunque soggetti interessati nella gestione di discoteche ubicate nel Comune di Firenze e comuni limitrofi, nonché tra lo stesso e associazioni criminose straniere»).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 103 del 16 marzo 1998
«In tema di sequestro probatorio di cose costituenti corpo di reato, se è vero che non è necessario offrire la dimostrazione della necessità del sequestro in funzione dell'accertamento dei fatti, atteso che la esigenza probatoria del corpus delicti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7855 del 24 settembre 1994
«Le disposizioni degli artt. 171 e 307, commi 1 e 2, c.p.c., sulla cancellazione della causa dal ruolo per la mancata costituzione delle parti, non si applicano se le parti, costituendosi tardivamente, dimostrino la comune volontà di dare impulso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14104 del 13 novembre 2001
«I provvedimenti tipicamente ordinatori, con funzione strumentale e preparatoria rispetto alla futura definizione della controversia, privi come tali di qualunque efficacia decisoria, non sono suscettibili di impugnazione davanti al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18410 del 1 agosto 2013
«Il giudice di merito, ove intenda disporre una nuova consulenza tecnica d'ufficio, è tenuto a motivare adeguatamente - in base ad idonei elementi istruttori o cognizioni proprie, eventualmente integrati da presunzioni e da nozioni di comune...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3216 del 1 marzo 2012
«Il principio della cristallizzazione della massa passiva non impedisce, di regola, la sostituzione del credito spettante, in via di surrogazione o regresso, al coobbligato solidale, il quale abbia pagato in data successiva alla dichiarazione di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 23433 del 16 ottobre 2013
«Il giudice della causa, in cui sia stata prodotta una scrittura privata disconosciuta dall'interessato, è funzionalmente competente per il procedimento conseguente all'istanza, proposta in via incidentale, di verificazione della stessa scrittura,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 5929 del 13 aprile 2012
«In tema di istanza di verificazione della scrittura privata in via incidentale, poichè l'art. 220 cod. proc. civ. è norma che, in quanto compresa nella disciplina del procedimento davanti al tribunale in sede collegiale, quando impone la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5509 del 8 aprile 2003
«Non viola il principio dispositivo della prova il giudice che, tenuto conto delle allegazioni delle parti, corregga la formula di un giuramento decisorio secondo quella che risulti essere la comune intenzione delle parti stesse (nella specie — in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40243 del 28 ottobre 2008
«Integra il reato di omicidio colposo la condotta dell'amministratore della società proprietaria di uno stabile e del soggetto incaricato della manutenzione del medesimo i quali omettano di predisporre le cautele necessarie a rendere palese...»
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Cassazione civile, sentenza n. 438 del 12 aprile 1946
«L'approvazione del rendiconto, data anche in sede stragiudiziale, può dar luogo così alla comune impugnativa per vizio di volontà (errore, violenza, dolo), come a quella speciale preveduta negli artt. 327 c.p.c. del 1865 e 266 c.p.c. vigente, ma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3493 del 27 marzo 1991
«Il delitto tentato è una fattispecie di reato autonomo che la legge (art. 56 c.p.) ha disciplinato autonomamente, definendola come condotta (compiuta o non) univocamente diretta alla realizzazione dell'evento. Ne consegue che l'elemento soggettivo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8480 del 1 agosto 1991
«Nel delitto di omicidio volontario, per accertare se il colpevole abbia agito con dolo è necessario fare riferimento ai dati esterni, aventi valore significante e oggettivamente valutabili, quali le concrete modalità della condotta prima e dopo il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10852 del 5 dicembre 1996
«La rinnovazione della notifica nulla, di cui all'art. 291, primo comma, c.p.c., consiste nella reiterazione di un atto, destinato a sovrapporsi a quello già posto in esame, al fine di preservarne gli effetti, che vengono quindi ad avere la propria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3776 del 25 marzo 1998
«È inammissibile l'impugnazione del pubblico ministero che lamenti l'omessa statuizione della sentenza di condanna in ordine alla rifusione delle spese processuali alla parte civile costituita, pur in presenza di una condanna al risarcimento dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1523 del 23 gennaio 2013
«In tema di ripartizione dell'attivo fallimentare, il relativo avviso di deposito, anche alla stregua dell'art. 110, secondo comma, legge fall. nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alle modifiche ad esso apportate dal d.l.vo 9...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 337 del 9 gennaio 2009
«Elementi costitutivi della circostanza aggravante della premeditazione sono un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgenza del proposito criminoso e l'attuazione di esso, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 297 del 15 gennaio 1992
«Le circostanze aggravanti previste dall'art. 577, primo comma, n. 1 e cpv., c.p., seppure soggettive ai sensi dell'art. 70, primo comma n. 2, c.p., se conosciute o ignorate per colpa, si comunicano al concorrente. Invero i rapporti tra colpevole e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28492 del 22 dicembre 2005
«In caso di ammissione del debitore al concordato fallimentare con assunzione dei relativi obblighi da parte di un terzo, il passaggio in giudicato della sentenza di omologazione del concordato non impedisce la prosecuzione dei giudizi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21326 del 3 novembre 2005
«Il principio di unitarietà delle procedure concorsuali — fondato sul rilievo che presupposto comune delle stesse è l'insolvenza, anche quando, come nell'amministrazione controllata, essa si traduca in una temporanea difficoltà che solo ex post...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2961 del 27 febbraio 2003
«Le garanzie offerte dal debitore, ai sensi dell'art. 160, secondo comma, n. 1, legge fall., come condizione per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo non sono equiparabili alle fideiussioni di diritto comune, in quanto sono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5429 del 4 dicembre 1996
«La locuzione «stesso fatto» di cui all'art. 297, comma terzo, c.p.p. ha un significato più esteso dell'espressione «medesimo fatto» di cui all'art. 649 c.p.p., ricomprendendo — fermo restando un nucelo originario comune — tutte le diverse...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1482 del 18 febbraio 1997
«Le garanzie offerte dal debitore, ai sensi dell'art. 160, secondo comma, n. 1, legge fall. come condizione per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo non sono equiparabili alle fideiussioni di diritto comune, in quanto sono...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 423 del 21 gennaio 1988
«Il ricorso per cassazione, avverso il provvedimento con cui il tribunale abbia liquidato il compenso al commissario giudiziale dell'amministrazione controllata, è soggetto alla sospensione dei termini durante il periodo feriale, stante la non...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6178 del 9 dicembre 1985
«Qualora il tribunale, in relazione ad istanza di dichiarazione dello stato d'insolvenza a carico d'imprenditore che si assuma soggetto a liquidazione coatta amministrativa, convochi detto imprenditore in Camera di Consiglio, a norma dell'art. 195...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24231 del 4 giugno 2003
«Ai fini del reato di cui all'art. 217 comma primo n. 2 l. fall., operazioni di grave imprudenza sono quelle caratterizzate da alto grado di rischio, prive di serie e ragionevoli prospettive di successo economico, le quali, avuto riguardo alla...»