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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10841 del 8 giugno 2004
«Ai crediti previdenziali e assistenziali maturati anteriormente al 1 gennaio 1992 non si applica la norma di cui all'art. 16, comma sesto, della legge n. 412 del 1991, secondo la quale l'importo dovuto a titolo di interessi va portato in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12999 del 5 settembre 2003
«Nel caso in cui i requisiti condizionanti l'attribuzione del diritto alla prestazione assistenziale, quale in specie l'assegno di invalidità, previsto dall'art. 13 della legge n. 118 del 1971, vengano ad esistenza nel corso del giudizio,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4672 del 29 marzo 2001
«Fermo restando che il credito inerente a prestazioni assistenziali dovute agli invalidi civili, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 106 del 1993, in applicazione di una regola analoga a quella dettata dall'art. 429, terzo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12386 del 19 settembre 2000
«Con riguardo a fattispecie non soggette, ratione temporis alla disposizione dell'art. 16, sesto comma, della L. n. 412 del 1991 e tenendo conto degli effetti delle sentenze costituzionali n. 156 del 1991 e n. 196 del 1993, anche ai crediti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12591 del 12 novembre 1999
«In materia di indicizzazione dei crediti previdenziali e assistenziali, nel regime precedente a quello introdotto dall'art. 16, comma sesto, della legge n. 412 del 1991 (tuttora applicabile per le prestazioni o i ratei di prestazione maturati nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11484 del 18 novembre 1997
«Il credito avente ad oggetto l'integrazione salariale erogata dalla cassa integrazione guadagni ha natura previdenziale trattandosi di prestazione la cui funzione è di surrogare o integrare un reddito da lavoro, cessato o ridotto per un evento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9085 del 18 ottobre 1996
«La rivalutazione ex artt. 429 e 442 (così come inciso da Corte cost. n. 156 del 1991) c.p.c. è dovuta anche nel caso in cui il diritto alla prestazione previdenziale derivi da legge di interpretazione autentica entrata in vigore in data successiva...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5895 del 26 giugno 1996
«Dal rapporto assistenziale e da quello previdenziale non scaturisce una singola e complessiva obbligazione avente ad oggetto una prestazione unitaria da assolvere ratealmente, ma deriva una serie di obbligazioni a cadenza periodica, ciascuna delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11534 del 6 novembre 1995
«Per i crediti previdenziali, nonché per quelli inerenti (come nella specie) a prestazioni di assistenza sociale obbligatoria, equiparati ai primi ai fini in esame per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 196 del 1993, gli effetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6882 del 13 maggio 2002
«Poiché anche i crediti assistenziali, oltre che previdenziali, sono soggetti alla regola dell'automatica riconoscibilità degli interessi e della rivalutazione monetaria (cumulabili, peraltro, solo fino all'entrata in vigore dell'art. 16, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6192 del 22 giugno 1998
«La rivalutazione e gli interessi ex art. 429 e 442 (così come inciso da Corte Cost. n. 156 del 1991) c.p.c. sono dovute anche nel caso in cui il diritto alla prestazione previdenziale derivi da legge di interpretazione autentica entrata in vigore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8332 del 29 luglio 1995
«Nel caso di invalidità sopravvenuta nel corso del giudizio, gli interessi e la rivalutazione monetaria sui ratei pregressi dell'assegno d'invalidità debbono dal giudice essere attribuiti con la stessa decorrenza della prestazione previdenziale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16532 del 22 novembre 2002
«L'importo dovuto per interessi sulle somme dovute a titolo di assegno mensile di assistenza per gli invalidi civili deve essere portato in detrazione dalle somme eventualmente liquidate a titolo di maggior danno subito dal titolare della prestazione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13025 del 23 ottobre 2001
«Ai fini del divieto del cumulo degli interessi e della rivalutazione monetaria previsto dall'art. 16, sesto comma, legge n. 412 del 1991, deve darsi rilevanza alla natura e all'oggetto della prestazione, posto che la citata disposizione fu emanata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8533 del 12 aprile 2006
«In tema di interessi legali e rivalutazione monetaria sui ratei pensionistici erogati successivamente al centoventunesimo giorno dalla domanda amministrativa e di prescrizione del relativo credito, il termine decennale non può rimanere sospeso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3116 del 17 febbraio 2004
«Agli interessi sui ratei arretrati dei crediti previdenziali e assistenziali maturati, prima della liquidazione, sia anteriormente che posteriormente all'entrata in vigore della legge n. 412 del 1991 si applica il termine di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17126 del 3 dicembre 2002
«La rivalutazione monetaria e gli interessi legali costituiscono una componente essenziale dei ratei delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili e a loro corrisposte in ritardo; pertanto, il relativo credito è soggetto alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3114 del 9 febbraio 2009
«La domanda proposta dal lavoratore nei confronti del datore di lavoro per l'accertamento dell'obbligo contributivo appartiene, ove il datore di lavoro (in forza di speciale rapporto convenzionale( sia onerato della gestione diretta del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7529 del 30 luglio 1998
«L'adeguamento monetario di una prestazione di natura previdenziale o assistenziale (nella specie: indennità di accompagnamento) costituisce parte integrante della stessa e non può quindi configurarsi come un diritto autonomo, concettualmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5352 del 13 aprile 2002
«In ipotesi di malattia professionale non tabellata, la prova della causa di lavoro, che grava sul lavoratore, deve essere valutata in termini di ragionevole certezza, nel senso che, esclusa la rilevanza della mera possibilità di eziopatogenesi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8067 del 2 aprile 2009
«La sentenza di condanna dell'INPS al pagamento, in favore del creditore, di una prestazione, quale le differenze spettanti a titolo di indennità di disoccupazione, costituisce valido titolo esecutivo, che non richiede ulteriori interventi del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6239 del 27 novembre 1979
«Le cosiddette sentenze condizionali, cioè le sentenze nelle quali l'efficacia della pronunzia di condanna è subordinata al verificarsi di un evento determinato, ma futuro e incerto, o al sopravvenire di un termine o al preventivo adempimento di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7505 del 16 luglio 1999
«La norma dell'art. 480, terzo comma, c.p.c., attribuisce alla parte che intende promuovere l'esecuzione forzata una facoltà, che consiste nel dichiarare la propria residenza o nell'eleggere domicilio, ma, nel contempo le impone un onere, che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1082 del 5 febbraio 1997
«Proposto da un creditore intervenuto nel procedimento di espropriazione forzata, qualora né il giudice abbia esaminato di ufficio l'ammissibilità dell'intervento con riferimento ai requisiti della certezza, esigibilità o liquidità del credito, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 30 gennaio 1985
«Al fine dell'ammissibilità dell'intervento nel processo esecutivo per espropriazione forzata mobiliare, è necessario un titolo da cui risulti con obiettività e immediatezza l'esistenza di un credito che abbia i requisiti della certezza, liquidità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4113 del 28 aprile 1994
«L'art. 580 c.p.c., stabilendo che, per offrire all'incanto, è necessario, non solo avere prestato la cauzione stabilita, ma anche avere depositato in cancelleria l'ammontare approssimativo delle spese di vendita, equipara quanto a funzione ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1966 del 26 febbraio 1994
«In tema di espropriazione immobiliare, il procuratore legale che è rimasto aggiudicatario per persona da nominare del bene venduto all'incanto, fino a quando non effettui una valida e tempestiva dichiarazione di nomina, è legittimato all'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11169 del 4 luglio 2012
«Ove sia intervenuta sentenza passata in giudicato che abbia accolto la domanda di pensione di invalidità e sia iniziata sulla base di tale sentenza l'esecuzione, è ammissibile l'opposizione all'esecuzione che faccia valere la mancata iscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13069 del 5 giugno 2007
«La denuncia dell'errata apposizione della formula esecutiva configura opposizione agli atti esecutivi allorquando si faccia riferimento solo alla correttezza della spedizione del titolo in forma esecutiva (di cui non si ponga in dubbio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 18 marzo 2003
«In tema di esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare, qualora il giudice dell'esecuzione, dopo aver pronunziato ex art. 612 c.p.c. per determinare le modalità dell'esecuzione (stabilendo il modo in cui, in concreto, deve essere...»