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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34340 del 26 settembre 2005
«La copia fotostatica a colori di un permesso di parcheggio per invalidi, se priva di qualsiasi attestazione di autenticità, non integra il reato di falsità materiale commessa da privato, né altre ipotesi di falso documentale, (fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33648 del 14 settembre 2005
«Integra il reato di falsità materiale commessa dal privato (artt. 477 e 482 c.p.), la condotta di colui che sia trovato in possesso di una ricetta, apparentemente rilasciata da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51107 del 9 dicembre 2014
«Integra il delitto di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico la condotta di colui che, avendo riportato condanne penali, attesta falsamente di essere in possesso dei requisiti morali previsti per l'apertura di un esercizio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37237 del 19 ottobre 2010
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) la condotta di colui che, in sede di autocertificazione, attesti falsamente il possesso dei requisiti necessari per partecipare ad una gara di appalto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39317 del 24 ottobre 2007
«Integra il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico), la condotta di colui che nella dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante il possesso dei requisiti di onorabilità di cui all'art. 2...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7664 del 23 febbraio 2007
«Non integra gli estremi del delitto di falso ideologico in atto pubblico commesso dal pubblico ufficiale indotto in errore dal privato, ma quello di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico la condotta di colui che attesti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23224 del 27 maggio 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico non è necessario che esista una norma giuridica che con riferimento al contenuto obblighi il privato a possedere i requisiti dichiarati, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13556 del 31 marzo 2008
«Integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p. ) la condotta di colui che attesti falsamente il possesso dei requisiti morali richiesti, ex art. 5, commi secondo e quarto D.L.vo n. 114 del 1998, per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14350 del 16 aprile 2012
«Il delitto di tentata sostituzione di persona non è assorbito in quello di possesso di documenti d'identità falsi, sussistendo invece concorso materiale tra i due reati, qualora l'agente, oltre ad aver esibito una carta d'identità falsificata, a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44230 del 14 novembre 2012
«Il reato di falsa attestazione di qualità personali (art. 495 c.p.) resta assorbito nella ipotesi delittuosa di indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato quando esso integri un elemento essenziale per la configurazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11488 del 17 agosto 1990
«Le mendaci dichiarazioni sulle qualità proprie configurano l'ipotesi prevista dall'art. 496 c.p. ogni qual volta il mendacio non abbia alcuna attinenza, né diretta né indiretta, con la formazione di un pubblico atto. Se le dichiarazioni siano...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30862 del 16 luglio 2015
«Il reato di false dichiarazioni sulla identità o sulle qualità personali proprie o altrui può configurarsi anche in presenza di dichiarazioni implicite, allorquando il possesso di determinate qualità personali costituisca il presupposto necessario...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5355 del 4 febbraio 2015
«Integra il reato di cui all'art. 497 bis, comma secondo, cod. proc. pen., (possesso e fabbricazione di documenti falsi), concorrere nella contraffazione del falso passaporto posseduto, considerato che la "ratio" della previsione incriminatrice -...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13077 del 30 dicembre 1994
«Poiché, a norma dell'art. 11 della L. 26 luglio 1975, n. 354, l'assistenza sanitaria è prestata nel corso della permanenza del detenuto nell'istituto penitenziario con periodici e frequenti riscontri, indipendentemente dalle richieste degli...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40183 del 13 ottobre 2004
«In tema di colpa medica, nel caso di prestazioni di natura specialistica effettuate da chi sia in possesso di diploma di specializzazione, devono essere considerate ai fini della valutazione della condotta le condizioni generali e fondamentali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 315 del 24 marzo 1972
«Sussiste il reato di ingiuria anche nel caso in cui il soggetto passivo, non in possesso di un perfetto senso dell'udito, o per distrazione o per rumori interferenti non sia riuscito a percepire l'esatta portata delle espressioni a lui rivolte, ma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46193 del 29 novembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, quando il comportamento di una persona, essendo contrassegnato da ambiguità, sia suscettibile di più interpretazioni, tutte connotate in negativo sotto il profilo etico-sociale e giuridico, ricorre la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4000 del 12 aprile 1995
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, quando il comportamento di una persona, essendo contrassegnato da ambiguità, sia suscettibile di più interpretazioni, tutte connotate in negativo sotto il profilo etico-sociale e giuridico, è scriminato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1615 del 11 febbraio 1998
«Gli elementi costitutivi o di tipicizzazione dei reati di schiavitù non si desumono solo da specifiche previsioni delle convenzioni di Ginevra, bensì proprio dalle nozioni che le stesse convenzioni propongono, sia di schiavitù come «istituzione»,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4220 del 7 maggio 1996
«Il regolamento preventivo di giurisdizione non è ammissibile in riferimento ai procedimenti cautelari, poiché contro i provvedimenti di natura provvisoria e strumentale emessi a conclusione degli stessi, sia in caso di concessione della misura...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7131 del 21 luglio 1998
«Il regolamento preventivo di giurisdizione, inammissibile nei procedimenti cautelari stante la reclamabilità del provvedimento, positivo o negativo, adottato a conclusione degli stessi, è invece ammissibile nei procedimenti possessori quando esso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 15155 del 20 luglio 2015
«È ammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione proposto nel corso del procedimento possessorio, ancorché, nella fase sommaria o in sede di reclamo, sia stata risolta, in senso affermativo o negativo, una questione attinente alla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2062 del 11 febbraio 2003
«All'esperibilità del regolamento preventivo di giurisdizione, la quale è preclusa dal momento in cui la causa viene discussa e trattenuta per la decisione di merito, non è di ostacolo il fatto che la causa sia stata riservata per l'adozione di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11351 del 11 novembre 1998
«Il regolamento di giurisdizione è proponibile nel giudizio di merito finché non sia stata pronunciata sentenza, e dunque anche qualora, nel giudizio possessorio, esaurita la fase volta all'adozione dei provvedimenti immediati, la causa sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 164 del 5 gennaio 2005
«L'attività di impulso del procedimento notificatorio, consistente essenzialmente nella consegna dell'atto da notificare all'ufficiale giudiziario, può dal soggetto legittimato (che l'art. 137 c.p.c. individua nella parte, alla quale peraltro si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41114 del 4 ottobre 2013
«In tema di sequestro preventivo, qualora la cosa sequestrata sia stata successivamente restituita a persona diversa da quella che ne aveva la disponibilità al momento dell'esecuzione del sequestro, l'originario possessore, legittimato alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51252 del 10 dicembre 2014
«È legittima la contestazione nel decreto che dispone il giudizio di imputazioni alternative. (Fattispecie in tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale in cui nell'imputazione si faceva riferimento al possesso da parte degli imputati di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14676 del 22 giugno 2007
«In tema di revocatoria fallimentare delle rimesse in conto corrente bancario, l'indicazione dei conti correnti su cui sono stati effettuati i versamenti, del periodo sospetto da prendersi in considerazione e dell'importo complessivo delle rimesse...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13759 del 12 giugno 2009
«In tema di revocatoria fallimentare, l'art. 11 del D.L.vo 9 ottobre 2002, n. 231, emanato in attuazione della direttiva 2000/35/CE, il quale stabilisce che la riserva di proprietà, preventivametne concordata per iscritto tra l'acquirente ed il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6018 del 16 aprile 2003
«La domanda risarcitoria per ritardata restituzione di un immobile, proposta dalla curatela fallimentare che, nell'esercizio della facoltà riconosciuta dall'art. 72 L. fall., abbia optato per lo scioglimento di un contratto preliminare di...»