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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8371 del 20 giugno 2000
«L'azione di rivalsa presuppone che l'obbligazione gravante su un soggetto possa essere trasferita ad un terzo tenuto, per legge o per contratto, a rivalere il soccombente di quanto egli sia tenuto a pagare al creditore; la medesima non è pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2680 del 11 marzo 1998
«Alla parte evocata in giudizio per il risarcimento del danno, non è vietato di chiamare in causa altro corresponsabile al fine di esercitare il regresso contro di questi, per il caso di esito positivo dell'azione intrapresa dal danneggiato. In...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10663 del 8 maggio 2009
«Nel caso di responsabilità aquiliana, il risarcimento del danno in forma specifica non può mai cumularsi col risarcimento per equivalente, salvo il ristoro di eventuali ulteriori pregiudizi subiti dal danneggiato, pena la violazione del generale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12964 del 16 giugno 2005
«Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l'attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14599 del 30 luglio 2004
«La domanda di risarcimento del danno in forma specifica — esperibile pure in materia contrattuale — postula per il suo accoglimento (al pari di quella di risarcimento per equivalente) l'esistenza di un danno come conseguenza di un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8052 del 22 maggio 2003
«Nel caso di successione a titolo particolare nel diritto sostanziale controverso, il processo prosegue tra le parti originarie, e il successore a titolo particolare può intervenire nel processo per tutelare le sue ragioni in considerazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7529 del 15 maggio 2003
«Il risarcimento in forma specifica, secondo il principio generale fissato dall'art. 2058 c.c., applicabile anche anche alle obbligazioni contrattuali, costituisce rimedio alternativo al risarcimento per equivalente pecuniario, sicché il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21012 del 12 ottobre 2010
«La domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3004 del 17 febbraio 2004
«In materia di risarcimento del danno, secondo un principio che trova applicazione anche in materia contrattuale, rientra nei poteri discrezionali del giudice del merito (il cui mancato esercizio non è sindacabile in sede di legittimità) attribuire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10527 del 13 maggio 2011
«In tema di liquidazione del danno non patrimoniale, al fine di stabilire se il risarcimento sia stato duplicato ovvero sia stato erroneamente sottostimato, rileva non il "nome" assegnato dal giudicante al pregiudizio lamentato dall'attore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6750 del 24 marzo 2011
«Sebbene il danno non patrimoniale costituisca una categoria unitaria, le cui diverse sottocategorie hanno una funzione solo descrittiva, è erronea la sentenza di merito, la quale a tali sottocategorie abbia fatto riferimento, ma solo se,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12593 del 24 maggio 2010
«Il danno non patrimoniale derivante dalla lesione dell'integrità fisica del lavoratore, identificato nella sommatoria di danno biologico
(all'integrità fisica) e danno morale (consistente nella sofferenza per l'ingiuria fisica subita), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3903 del 18 febbraio 2010
«Il principio secondo cui, nel caso di sentenza di estinzione del reato per amnistia, il giudice civile, adito per il risarcimento del danno, conserva la piena facoltà di ricostruire il fatto e di accertare, ai fini dell'art. 2059 c.c., se in esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23734 del 10 novembre 2009
«Il risarcimento dei danni non patrimoniali spetta anche nel caso di concorso di colpa, qualora l'illecito rivesta oggettivamente gli estremi del reato o comunque comporti la lesione di valori della persona costituzionalmente protetti ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20684 del 25 settembre 2009
«Ai fini del risarcimento del danno non patrimoniale, ai sensi dell'art. 2059 c.c., l'inesistenza di una pronuncia del giudice penale, nei termini in cui ha efficacia di giudicato nel processo civile in virtù degli artt. 651 e 652 c.p.p.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8703 del 9 aprile 2009
«In tema di responsabilità per fatto illecito, rientra tra i principi informatori della materia, ai quali è tenuto ad uniformarsi il giudice di pace nel giudizio di equità, quello di cui al disposto dell'art. 2059 c.c. il quale, secondo una lettura...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25157 del 14 ottobre 2008
«La parte che si sia vista rigettare dal giudice di primo grado le proprie richieste istruttorie ha l'onere di reiterarle al momento della precisazione delle conclusioni, poiché, diversamente, le stesse dovranno ritenersi abbandonate e non potranno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22020 del 19 ottobre 2007
«Il giudice civile, ai fini del proprio convincimento, può autonomamente valutare, nel contraddittorio tra le parti, ogni elemento dotato di efficacia probatoria e, dunque, anche le prove raccolte in un processo penale e, segnatamente (come nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17144 del 27 luglio 2006
«In tema di limiti del giudizio di equità per come definiti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 206 del 2004, deve ritenersi che la norma dell'art. 2697 c.c., che regola la distribuzione dell'onere della prova tra le parti, costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 729 del 15 gennaio 2005
«Il risarcimento del danno non patrimoniale non richiede che la responsabilità dell'autore del fatto illecito sia stata accertata in un procedimento penale, in quanto l'interpretazione conforme a Costituzione dell'art. 2059 c.c. (Corte cost.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4359 del 3 marzo 2004
«Non è ostativo al risarcimento del danno non patrimoniale il fatto che la responsabilità dell'autore del fatto illecito non sia stata accertata in concreto in un procedimento penale, in quanto — come affermato da Corte cost. con sentenza n. 233...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17429 del 18 novembre 2003
«Nel giudizio di equità da parte del giudice di pace, venendo in gioco una equità cosiddetta formativa o sostitutiva della norma di diritto sostanziale, non opera la limitazione del risarcimento del danno non patrimoniale ai soli casi determinati...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6754 del 24 marzo 2011
«In caso di morte della vittima a poche ore di distanza dal verificarsi di un sinistro stradale (nella specie, sei o sette ore), il risarcimento del c.d. danno "catastrofale" - ossia del danno conseguente alla sofferenza patita dalla persona che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12326 del 27 maggio 2009
«In materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il danno cosiddetto "tanatologico", nel caso che la morte (nella specie, in esito ad un infortunio "in itinere") segua le lesioni dopo breve tempo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 458 del 13 gennaio 2009
«Il danno cosiddetto "tanatologico" o da morte immediata va ricondotto nella dimensione del danno morale, inteso nella sua più ampia accezione, come sofferenza della vittima che lucidamente assiste allo spegnersi della propria vita. (Nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28423 del 28 novembre 2008
«Il danno non patrimoniale derivante dalla perdita di un prossimo congiunto non si identifica con la sofferenza psichica transeunte, ma comprende tutti i pregiudizi non patrimoniali derivati dal fatto illecito. Ne consegue che la liquidazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10107 del 9 maggio 2011
«Il danno da perdita del rapporto parentale conseguente alla morte di un prossimo congiunto dev'essere integralmente risarcito mediante l'applicazione di criteri di valutazione equitativa, rimessi alla prudente discrezionalità del giudice. Tali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2557 del 3 febbraio 2011
«Il soggetto che chiede "iure proprio" il risarcimento del danno subito in conseguenza della uccisione di un congiunto per la definitiva perdita del rapporto parentale lamenta l'incisione di un interesse giuridico diverso sia dal bene salute, del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24362 del 1 dicembre 2010
«In materia di infortunio sul lavoro e malattie professionali, il risarcimento dei danni non patrimoniali, spettante ai prossimi congiunti del lavoratore deceduto a causa di patologie contratte sul luogo di lavoro (nella specie, mesotelioma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 469 del 13 gennaio 2009
«Nel caso in cui dall'illecito sanitario (per responsabilità aquiliana o contrattuale) derivi una lesione gravissima alla salute del neonato, il danno morale richiesto "iure proprio" dai genitori va risarcito come danno non patrimoniale, nell'ampia...»