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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9084 del 28 febbraio 2008
«In tema di diffamazione, sussiste l'esimente del diritto di critica politica qualora, all'esito di una seduta consiliare, un consigliere comunale rivolga — dirigendosi verso la postazione della stampa — all'indirizzo di un collega di partito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25138 del 2 luglio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, i limiti della critica alle istituzioni giudiziarie sono preordinati a garantirne la difesa da attacchi sprovvisti di fondamento e non suscettibili di smentita in virtù del dovere di riservatezza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11662 del 20 marzo 2007
«L'esimente del diritto di critica è configurabile quando il discorso giornalistico abbia un contenuto prevalentemente valutativo e si sviluppi nell'alveo di una polemica intensa e dichiarata su temi di rilevanza sociale, senza trascendere in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7662 del 23 febbraio 2007
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'esercizio del diritto di critica richiede la verità del fatto attribuito e assunto a presupposto delle espressioni criticate, in quanto — fermo restando che la realtà può essere percepita in modo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15595 del 2 aprile 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, la valutazione del carattere di critica e di satira di un articolo costituisce in linea di massima l'oggetto di una valutazione insindacabile da parte della Corte di cassazione, purché i criteri di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38448 del 26 ottobre 2001
«In tema di diffamazione, non può trovare applicazione la scriminante del diritto di critica quando, pur nell'ambito di una competizione politica, la condotta dell'agente trasmodi in aggressioni gratuite, non pertinenti ai temi in discussione ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30819 del 22 luglio 2003
«Integra l'elemento obiettivo del reato di diffamazione, sotto il profilo della comunicazione con più persone, l'invio a mezzo di un telefax di missiva contenente espressioni lesive dell'altrui reputazione, poiché le caratteristiche e la natura del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49782 del 10 dicembre 2013
«In tema di diffamazione a mezzo stampa addebitata ad un membro del Parlamento, una volta che sia stata deliberata dalla Camera di appartenenza l'insindacabilità delle opinioni espresse dal parlamentare, il giudice ordinario non può che prenderne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7419 del 24 febbraio 2010
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ai fini dell'applicazione dell'esimente di cui all'art. 51 c.p., la critica politica - che nell'ambito della polemica fra contrapposti schieramenti può anche tradursi in valutazioni e commenti tipicamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15986 del 28 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ai fini della configurabilità della scriminante del diritto di cronaca, anche sotto il profilo putativo, occorre avere riguardo alla verità della notizia quale risulta nel momento in cui viene diffusa, con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12859 del 6 aprile 2005
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non sussiste l'esimente, anche putativa, del diritto di cronaca giudiziaria allorché manchi la necessaria correlazione tra il fatto narrato e quello accaduto, il quale implica l'assolvimento dell'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4009 del 4 febbraio 2005
«Costituisce legittimo esercizio del diritto di cronaca, in quanto giustificato dall'interesse pubblico alla conoscenza delle varie reazioni ad un fatto illecito costituito da uno stupro di gruppo, il riferire, da parte del giornalista,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46193 del 29 novembre 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, quando il comportamento di una persona, essendo contrassegnato da ambiguità, sia suscettibile di più interpretazioni, tutte connotate in negativo sotto il profilo etico-sociale e giuridico, ricorre la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7498 del 27 giugno 2000
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, con riferimento alla pubblicazione di un'intervista, il giornalista non può limitare il suo intervento a riprodurre esattamente e diligentemente quanto riferito dall'intervistato, soltanto perché le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3121 del 2 aprile 1997
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, il significato delle parole dipende dall'uso che se ne fa e dal contesto comunicativo in cui si inseriscono — e ciò soprattutto se esse vanno a comporre espressioni, come «fedina penale», che, pur alludendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1618 del 17 febbraio 1995
«Nel delitto di diffamazione a mezzo stampa, realizzato con la pubblicazione di un'intervista, è configurabile l'esimente putativa dell'esercizio del diritto di cronaca nei confronti del giornalista tutte le volte in cui la notizia è costituita non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10307 del 15 novembre 1993
«Il reato di diffamazione è costituito dall'offesa alla reputazione di una persona determinata e non può essere, quindi, ravvisato nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive nei confronti di una o più persone appartenenti ad una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2435 del 15 marzo 1993
«In tema di riparazione pecuniaria, disposta quale sanzione civilistica accessoria alla condanna per il reato di diffamazione commessa col mezzo della stampa dall'art. 12 della L. 18 febbraio 1948, n. 47, tale norma devolve al giudice, su richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5545 del 12 maggio 1992
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, l'aver avuto modo di esprimere sullo stesso giornale da parte del diffamato la propria tesi in contrasto con quella dell'autore di un articolo diffamatorio non equivale a manifestazione tacita di consenso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12807 del 5 aprile 2005
«Non sussiste l'esimente del diritto di critica qualora, nel corso di un dibattito televisivo di natura politica, si attribuisca all'avversario un fatto oggettivamente falso, penalmente rilevante e, pertanto, lesivo della sua reputazione. (In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 269 del 22 febbraio 2000
«In tema di diffamazione commessa a mezzo di trasmissioni radiofoniche e televisive, la competenza territoriale deve essere stabilita applicando l'art. 30, quinto comma, della L. 6 agosto 1990, n. 223, e cioè con riferimento al luogo di residenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8021 del 7 luglio 1998
«Affinché il presentatore di un filmato televisivo diffamatorio possa andare esente da responsabilità penale (art. 595, comma terzo, c.p.) connessa ai suoi contenuti è necessario che il filmato venga presentato come un documento, oggetto di una...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 39986 del 26 settembre 2014
«In tema di diffamazione, la comunicazione contenente i nominativi dei condomini morosi affissa al portone condominiale integra il reato di cui all'art. 595 c.p., non sussistendo alcun interesse da parte dei terzi alla conoscenza di tali fatti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 832 del 12 gennaio 2006
«In materia di diffamazione, la Corte di cassazione può conoscere e valutare la frase che si assume lesiva della altrui reputazione perché è compito del giudice di legittimità procedere in primo luogo a considerare la sussistenza o meno della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11928 del 17 novembre 1998
«Le critiche rivolte ad un magistrato, cui si addebiti un atteggiamento di parzialità e di «reggenza o supplenza politica», nonché una concezione del procedimento penale come strumento di difesa sociale possono avere una diversa valenza a seconda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1952 del 10 febbraio 1989
«In tema di diffamazione, la comunicazione diretta in busta chiusa al superiore di un determinato ufficio non integra il delitto di diffamazione perché l'eventuale conoscenza da parte di persona diversa dal destinatario non è voluta dallo scrivente.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3761 del 22 marzo 1988
«Ai sensi dell'art. 599, primo comma, c.p. il giudice, in caso di reciprocità delle offese, può dichiarare non punibili uno o entrambi gli offensori, cioè non soltanto colui che ha pronunciato l'ingiuria seconda in ordine cronologico, ma anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 874 del 23 gennaio 1992
«Perché il giudice possa applicare l'esimente della c.d. ritorsione di cui al primo comma dell'art. 599 c.p. è sufficiente che sussistano più ingiurie reciprocamente pronunziate, basta cioè che egli possa valutare come offesa il fatto reciproco....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21709 del 26 maggio 2009
«In tema di ingiuria, costituisce fatto ingiusto idoneo ad integrare l'esimente della provocazione la condotta dell'ingiuriato che intraprenda autonomamente l'attività demolitoria di un manufatto asseritamente illegittimo, invece di sollecitare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13735 del 19 aprile 2006
«Nei delitti di ingiuria e di diffamazione la scriminante costituita dalla provocazione postula che la risposta reattiva sia pronta e immediata, nel perdurare dello stato d'ira; tuttavia il concetto di immediatezza, ai fini della predetta esimente,...»