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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12454 del 16 giugno 2016
«...ricostruire nei limiti del possibile l'andamento degli affari sociali, e di valutare gli effetti concreti dell'operato degli amministratori medesimi, delle risultanze di scritture contabili informali, ossia non conformi alle prescrizioni di legge.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8276 del 29 febbraio 2016
«...incaricato della tenuta della contabilità di varie società fallite, aveva consapevolmente partecipato alla realizzazione di numerose manipolazioni delle scritture contabili al fine di occultare la distrazione di ingenti somme di denaro).»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 28819 del 30 novembre 2017
«In tema di contratto di conto corrente bancario,gli estratti conto non possono essere inclusi tra le scritture contabili che hanno efficacia di piena prova, in quanto consistono in mere attestazioni delle operazioni annotate in conto e dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 26874 del 23 ottobre 2018
«Ai sensi dell'art. 2709 c.c., i libri e le scritture contabili delle imprese soggette a registrazione costituiscono prova contro l'imprenditore, ma la parte che intenda trarne vantaggio non può scinderne il contenuto, dovendo le scritture stesse,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11225 del 28 agosto 2000
«Nel caso in cui, nel corso di un giudizio civile, venga formulata istanza di esibizione documentale ex art. 210 c.p.c., la parte nei cui confronti tale istanza è formulata è tenuta a conservare la documentazione oggetto di essa fino a che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12611 del 28 agosto 2003
«L'ordine di esibizione di un documento (art. 210, c.p.c.) costituisce oggetto di un potere discrezionale del giudice del merito; tuttavia il mancato esercizio di detto potere è censurabile in sede di legittimità, qualora il giudice ometta del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25857 del 2 dicembre 2011
«Nel procedimento a cognizione piena introdotto con l'opposizione a decreto ingiuntivo, ai sensi dell'art. 645 c.p.c., il certificato di saldaconto (a differenza di quanto previsto per la fase monitoria dall'art. 50 del d.l.vo 1° settembre 1993, n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26216 del 6 dicembre 2011
«Le scritture contabili, pur se regolarmente tenute, non hanno valore di prova legale a favore dell'imprenditore che le ha redatte, spettando sempre la loro valutazione al libero apprezzamento del giudice, ai sensi dell'art. 116, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7606 del 4 aprile 2011
«In tema di azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare contro gli ex amministratori e sindaci della società fallita, compete a chi agisce dare la prova dell'esistenza del danno, del suo ammontare e del fatto che esso sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25585 del 3 dicembre 2014
«La qualificazione, nell'uno o nell'altro senso, dipende dall'esame della volontà negoziale delle parti, dovendo trarsi la relativa prova, di cui è onerato il socio attore in restituzione, non tanto dalla denominazione dell'erogazione contenuta...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4080 del 27 febbraio 2015
«In tema di accertamento delle imposte sui redditi, la "contabilità in nero", costituita da appunti personali ed informazioni dell'imprenditore (nella specie un quadernone contenente l'indicazione, in difformità dalle scritture di magazzino, degli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17978 del 11 maggio 2010
«Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale (artt. 216 e 223, comma primo, L.F.) e quello di bancarotta impropria (art. 223 comma secondo, n. 2), concernono ambiti diversi: il primo postula il compimento di atti di distrazione o...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 17 del 18 febbraio 1998
«La certificazione dei C.C.N.L. non si concreta in un atto di scienza, finalizzata a dare certezza legale di dati finanziari espressi da scritture contabili definitive, ma in una valutazione dell'attendibilità degli oneri finanziari derivanti...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20748 del 25 settembre 2006
«In tema di accertamento delle imposte sul reddito, legittimamente l'Ufficio procede, ai sensi dell'art. 39, primo comma, lettera d), del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, alla riduzione delle somme portate in deduzione dal reddito d'impresa, ai...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 9036 del 15 aprile 2013
«In tema di determinazione dei redditi d'impresa, rientra nei poteri dell'amministrazione finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, ancorché non risultino irregolarità nella tenuta...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23550 del 5 novembre 2014
«In tema d'imposte sui redditi, è legittimo il ricorso all'accertamento analitico-induttivo del reddito d'impresa ex art. 39, primo comma, lett. d), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, anche in presenza di una contabilità formalmente corretta ma...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 4218 del 24 febbraio 2006
«...dei profitti e delle perdite - come richiesto dall'art. 74 del previgente d.P.R. 29 settembre 1973, n. 597 -, non siano state annotate nelle scritture contabili, purché non si tratti di irregolarità meramente formali. (cassa con rinvio, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18000 del 9 agosto 2006
«In tema di imposte sui redditi e con riguardo alla determinazione del reddito d'impresa, l'esistenza di una regolare contabilità impedisce soltanto il ricorso all'accertamento sintetico, ma non impone all'Amministrazione finanziaria di riconoscere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37131 del 10 settembre 2013
«Ai fini del superamento delle soglie normative di punibilità nei reati tributari, le spese e gli oneri afferenti i ricavi e gli altri proventi, concorrono a formare il reddito, sono ammessi in deduzione se e nella misura in cui risultano da...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 23457 del 6 ottobre 2017
«In tema di accertamento delle imposte sui redditi, in virtù dell'art. 2, comma 6-bis, del d.l. n. 90 del 1990 (conv., con modif., dalla l. n. 165 del 1990), avente, come norma interpretativa, efficacia retroattiva, sia l'art. 74 del d.P.R. n. 597...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12285 del 18 maggio 2018
«Ne consegue che la revisione, articolata mediante relazioni sulla corrispondenza dei dati di bilancio e del conto profitti e perdite alle risultanze delle scritture contabili, rende affidabili le relative attestazioni che, assumendo valore di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 32217 del 21 dicembre 2018
«In tema di determinazione dei redditi di impresa, rientra nei poteri dell'Amministrazione finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni, anche ove non ricorrano irregolarità nella tenuta...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15255 del 17 luglio 2020
«In tema di imposte sui redditi, ai fini della qualificazione di un bene come strumentale non rileva la sua iscrizione nelle scritture contabili ma il rapporto funzionale con il prodotto o il servizio reso dall'impresa, con onere della prova a...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6204 del 20 marzo 2006
«...legittima l'imputazione ad incremento del costo della partecipazione della società incorporante in quella incorporata, contribuendo in tal modo a determinare il disavanzo di fusione nella misura indicata nelle scritture contabili. (rigetta, Comm.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12308 del 24 maggio 2006
«In tema di imposte sui redditi d'impresa, l'art. 54 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, che occupandosi delle plusvalenze patrimoniali, ove realizzate od iscritte nella contabilità, considera tanto le plusvalenze dei beni relativi all'impresa...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 23633 del 15 settembre 2008
«Posto che il disavanzo non è di per sé una perdita deducibile ma deriva dalla differenza tra il valore fiscale della partecipazione che viene annullata e il valore contabile dei beni acquisiti, la regola di cui al comma 2 dell'art. 123 T.U.I.R. -...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22774 del 23 ottobre 2006
«...infatti la decadenza dal relativo diritto, che può essere fatto valere sia computando in detrazione il corrispondente importo nell'anno successivo, sia proponendo istanza di rimborso, a condizione che il credito emerga dalle scritture contabili.»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 22184 del 14 ottobre 2020
«In tema di accertamento dei redditi, costituisce presupposto per procedere col metodo analitico induttivo la complessiva inattendibilità della contabilità, da valutarsi sulla base di presunzioni ex art. 39, comma 1, lett. d), d.P.R. n. 600, del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 53210 del 19 ottobre 2018
«Non sussiste l'obbligo di rinnovazione della istruttoria dibattimentale nel caso di riforma della sentenza assolutoria di primo grado basata su una diversa interpretazione della fattispecie concreta, alla luce della valutazione logica e...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 198 del 5 gennaio 2022
«Nell'azione di responsabilità promossa dal curatore a norma dell'art. 146, comma 2, l.fall., ove la mancanza o l'irregolare tenuta delle scritture contabili renda difficile per la curatela una quantificazione ed una prova precisa del danno che sia...»