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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9000 del 5 giugno 2003
«I soci di una cooperativa di produzione e lavoro non possono considerarsi dipendenti della medesima per le prestazioni rivolte a consentire ad essa il conseguimento dei suoi fini istituzionali ed in particolare non rileva, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13737 del 16 ottobre 2000
«La qualità di socio di una cooperativa non esclude la configurabilità di un rapporto di lavoro subordinato tra la cooperativa e il socio, a condizione che la prestazione lavorativa non sia conferita alla società per patto contrattuale e che a tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9294 del 13 luglio 2000
«I soci lavoratori di una società cooperativa di produzione e lavoro possono prestare la propria opera sia in condizioni di subordinazione che di autonomia; tuttavia, al fine di accertare la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato tra il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7559 del 1 agosto 1998
«L'attività lavorativa del socio in favore della società cooperativa, ove consistente in prestazioni comprese tra quelle previste nel patto sociale e dirette al perseguimento dei fini istituzionali della società, costituisce adempimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14502 del 8 novembre 2000
«Nel caso di espletamento da parte del lavoratore subordinato di una pluralità di mansioni in favore del medesimo datore di lavoro, sono riconducibili nell'ambito di un unico rapporto, secondo la qualifica corrispondente alla mansione principale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12085 del 18 agosto 2003
«Ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come lavoro subordinato dirigenziale o rapporto di collaborazione professionale auto
noma spiega rilevanza decisiva la volontà delle parti, espressa nell'accordo contrattuale, qualora, come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4437 del 20 aprile 1995
«D'altra parte, la concreta situazione dell'impresa (e in particolare il collocamento in Cassa integrazione di gran parte del personale), può incidere sulla convenienza per la stessa del patto sulla stabilità del rapporto, e quindi sui motivi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 454 del 28 gennaio 1985
«I criteri di qualificazione dell'attività impiegatizia contenuti nel R.D.L. 13 novembre 1924, n. 1825 (disposizioni relative al contratto d'impiego privato) non sono direttamente applicabili (salvo l'eventuale limite derivante da norma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19558 del 13 settembre 2006
«Tale principio si applica anche ai rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche che, dopo la privatizzazione, «sono disciplinati dalle disposizioni del capo I, titolo II, del libro V del codice civile e delle leggi sui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3910 del 5 maggio 1997
«Le parti del contratto di lavoro subordinato possono legittimamente, nella loro autonomia negoziale, convenire che il lavoratore, prima dell'effettiva assunzione, si limiti a svolgere una semplice attività «esplorativa» dell'ambiente di lavoro che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11597 del 14 ottobre 1999
«La stipulazione scritta del patto di prova deve essere anteriore o, quanto meno, contestuale all'inizio dell'esecuzione del rapporto di lavoro onde non attribuire al datore di lavoro, in frode alla normativa di natura pubblicistica sui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7644 del 4 agosto 1998
«Il rapporto di lavoro subordinato costituito con patto di prova è sottratto, per il periodo massimo di sei mesi, alla disciplina dei licenziamenti individuali, ed è caratterizzato dal potere di recesso da parte del datore di lavoro senza obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14468 del 7 novembre 2000
«Nel rapporto di lavoro subordinato, l'onere di provare la durata della prestazione, nonché, al suo interno, la misura dell'effettivo impegno lavorativo in termini di giorni e ore, grava sul lavoratore che agisca per il riconoscimento del diritto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23614 del 22 novembre 2010
«In tema di rapporto di lavoro subordinato, le obbligazioni delle parti si inseriscono all'interno di un rapporto contrattuale sinallagmatico di carattere continuativo che rende inapplicabile il principio, valido per le obbligazioni unilaterali,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5496 del 14 marzo 2006
«Anche nel contratto di lavoro subordinato - fermo restando il divieto di unilaterale riduzione della retribuzione di cui all'art. 2099 c.c. è possibile concordare la modifica delle originarie condizioni contrattuali relative agli aspetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13941 del 21 ottobre 2000
«Il principio della retribuzione sufficiente di cui all'articolo 36 della Costituzione riguarda esclusivamente il. lavoro subordinato e non può essere invocato in tema di compenso per prestazioni lavorative, autonome, ancorché rese, con carattere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7752 del 17 maggio 2003
«Nel rapporto di lavoro subordinato la retribuzione prevista dal contratto collettivo acquista, pur solo in via generale, una «presunzione» di adeguatezza ai principi di proporzionalità e sufficienza, che investe le disposizioni economiche dello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23744 del 17 settembre 2008
«Gli elementi della continuazione e del coordinamento, che caratterizzano il rapporto di lavoro cosiddetto parasubordinato (art. 409, primo comma, n. 3, cod. proc. civ.) quale rapporto di durata, comportano uno svolgimento di prestazioni lavorative...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29817 del 19 dicembre 2008
«Ai dirigenti statali e, nella specie, ai dirigenti sanitari, alla stregua del combinato disposto degli artt. 2 e 19 del d.lgs. n. 29 del 1993 (anche nella sua originaria formulazione) non è applicabile l'art. 2103 cod. civ., valendo il principio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4149 del 21 febbraio 2011
«Nel rapporto di lavoro subordinato, il carattere vicario delle mansioni svolte preclude il diritto del sostituto all'inquadramento nella qualifica superiore del sostituito, e lo stesso diritto alla maggiore retribuzione per il periodo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11103 del 15 maggio 2006
«Nell'ambito del lavoro pubblico, la P.A. esercita il potere di organizzazione e gestione del rapporto di lavoro con la capacità ed i poteri del datore di lavoro privato (ai sensi dell'art. 5, comma secondo, del D.L.vo n. 165 del 2001), che è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3097 del 17 febbraio 2004
«Nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato, il «comando» del dipendente pubblico si differenzia dal «distacco» del dipendente privato per la natura provvedimentale dell'atto che dispone il comando, adottato dal soggetto nella cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2474 del 1 febbraio 2008
«Ai fini della configurabilità di una violazione dell'obbligo di fedeltà previsto dall'art. 2105 c.c., che si specifica nel divieto di concorrenza nei confronti del prestatore di lavoro subordinato — divieto che riguarda non già la concorrenza che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2033 del 23 febbraio 2000
«Il rapporto di lavoro subordinato, in assenza della prova di un rapporto part-time, nascente da atto scritto, si presume a tempo pieno ed è onere del datore di lavoro, che alleghi invece la durata limitata dell'orario di lavoro ordinario, fornire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19358 del 10 settembre 2010
«Nel rapporto di lavoro subordinato, il tempo occorrente per indossare la divisa aziendale, ancorché relativo a fase preparatoria del rapporto, deve essere autonomamente retribuito ove la relativa prestazione, pur accessoria e strumentale rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1699 del 25 gennaio 2011
«In tema di licenziamento per giusta causa, la mancata prestazione lavorativa in conseguenza dello stato di malattia del dipendente trova tutela nelle disposizioni contrattuali e codicistiche - in ispecie, nell'ara. 2110 c.c. - in quanto questo non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21278 del 15 ottobre 2010
«L'art. 2112 c.c., nel testo modificato dall'art. 47, legge 29 dicembre 1990, n. 428, che ha recepito la direttiva comunitaria 77/187/CE (successivamente modificato dall'art. 1, d.l.vo 2 febbraio 2001, n. 18, in applicazione del canone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9407 del 11 luglio 2001
«La quietanza a saldo sottoscritta dal lavoratore, che contenga una dichiarazione di rinuncia a maggiori somme riferita, in termini generici, ad una serie di titoli di pretese in astratto ipotizzabili in relazione alla prestazione di lavoro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13930 del 16 giugno 2006
«Attesa la natura previdenziale dell'obbligazione a carico del Fondo di garanzia, in caso di insolvenza del, datore di lavoro, ricondotta l'attività svolta dai lavoratore nel regime del rapporto di lavoro subordinato, deve farsi applicazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5284 del 29 maggio 1999
«Quando il rapporto di lavoro subordinato venga a cessare per dimissioni del prestatore d'opera, quest'ultimo non è legittimato a chiedere, in dipendenza della cessazione immediata del rapporto, l'indennità sostitutiva del preavviso.»