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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«La norma va poi collegata all'art. 490 c.p.p. il quale prevede che l'accompagnamento coattivo possa essere disposto quando occorra assicurare la presenza dell'imputato per una prova diversa dall'esame: e tale è indubbiamente la perizia,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11914 del 12 dicembre 1992
«La trascrizione delle registrazioni, non soltanto non costituisce mezzo di prova, ma non può neppure identificarsi come una tipica attività di documentazione, fornita di una propria autonomia conoscitiva, rappresentando esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1601 del 10 febbraio 2000
«La norma dell'art. 141 bis c.p.p., introdotta dall'art. 2 della L. 8 agosto 1995, n. 332 - secondo cui l'interrogatorio di persona che si trovi in stato di detenzione deve essere documentato integralmente con sistemi di riproduzione fonografica o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6278 del 22 giugno 1996
«Per quel che concerne gli interrogatori resi precedentemente alla suddetta innovazione legislativa, la loro regolare documentazione, correttamente eseguita secondo le norme vigenti in quel momento, comporta automaticamente l'utilizzabilità del...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 3234 del 14 dicembre 1994
«Attese l'eterogeneità di detti strumenti e le possibili modificazioni derivanti dal processo tecnologico, la norma in esame delinea un sistema innominato di modificazione senza prevedere un procedimento standard, sicché è necessario che sia il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45496 del 9 dicembre 2008
«Il giudice di merito può trarre il proprio convincimento anche da ricognizioni non formali, potendo attribuire concreto valore indiziante all'identificazione dell'autore del reato mediante riconoscimento fotografico, che costituisce accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46024 del 28 novembre 2003
«Il riconoscimento fotografico operato in sede di indagini di P.G. e non regolato dal codice di rito, costituisce un accertamento di fatto e, come tale, è utilizzabile nel giudizio in base al principio di non tassatività dei mezzi di prova ed a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4580 del 4 maggio 1996
«Egli, pertanto, nell'ambito dei poteri discrezionali di valutazione che l'ordinamento gli riconosce, può attribuire concreto valore indiziante o probatorio all'identificazione dell'autore del reato mediante riconoscimento fotografico, costituente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2403 del 13 marzo 1993
«Il riconoscimento fotografico, non regolato dal codice di rito, operato in sede di indagini di polizia giudiziaria, e i riconoscimenti informali dell'imputato effettuati dai testi in dibattimento, hanno certamente il carattere di accertamenti di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10309 del 15 novembre 1993
«In tema di documenti, l'art. 234 c.p.p. richiede che essi vengano acquisiti in originale, potendosi acquisire copia solo quando l'originale non è recuperabile; ma poiché il vigente codice di rito non ha accolto il principio di tipicità dei mezzi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14991 del 18 aprile 2012
«Le dichiarazioni del teste assistito necessitano, per essere utilizzate come prova, di riscontri esterni autonomi, che non possono, quindi, consistere in elementi di prova provenienti dallo stesso dichiarante. (Nella specie, la Corte ha ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1680 del 8 giugno 1993
«Il giudice di merito può trarre il proprio convincimento da ogni elemento indiziante o di prova e, quindi, anche da ricognizioni non formali e riconoscimenti fotografici, sicché nell'ambito dei poteri discrezionali di valutazione che l'ordinamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1969 del 28 febbraio 1997
«In materia di accertamento di reati tributari, il processo verbale di constatazione redatto dalla guardia di finanza o dai funzionari degli uffici finanziari è un atto amministrativo extraprocessuale come tale acquisibile ed utilizzabile ex art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2473 del 29 luglio 1997
«L'ordinamento processuale colloca i provvedimenti di perquisizione e sequestro tra i mezzi di ricerca della prova, tali provvedimenti presuppongono perciò l'esistenza di una notitia criminis e l'avvenuta iscrizione del procedimento nel relativo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2289 del 17 ottobre 1994
«In caso di perquisizione seguita da sequestro, stante la stretta interdipendenza tra i due mezzi di ricerca della prova, la normativa del riesame sul sequestro consente il controllo del giudice anche sulla legittimità del decreto di perquisizione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 223 del 6 febbraio 1995
«In tema di spese relative a sequestro penale di un bene, poiché le tariffe correnti sono di regola comprensive sia della custodia che dell'apprestamento di mezzi e strutture per la conservazione del bene sequestrato, non è consentito liquidare al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3133 del 12 marzo 1998
«I limiti imposti dall'art. 270 c.p.p., circa l'utilizzabilità dei risultati di intercettazioni in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte, riguardano l'utilizzabilità come elementi di prova, ma non precludono la possibilità di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 788 del 6 aprile 1998
«Peraltro, quando l'acquisizione della prova è avvenuta regolarmente, essendo stati emessi i decreti tempestivamente, non si produce alcuna lesione dei diritti di difesa e va pertanto esclusa la possibilità del giudice di rilevarne di ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27656 del 9 luglio 2001
«Le dichiarazioni - captate nel corso di attività di intercettazione regolarmente autorizzata - con le quali un soggetto si accusa della commissione di reati hanno integrale valenza probatoria. (In motivazione la Corte ha chiarito che dette...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4408 del 15 aprile 1998
«In tema di diritto transitorio, l'individuazione dei requisiti e dei presupposti legittimanti i mezzi di ricerca della prova e l'utilizzazione dei relativi elementi è regolata dal principio tempus regit actum e, quindi, dalla regola della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8437 del 28 febbraio 2001
«La richiesta di giudizio abbreviato non vale, di per sè, ad escludere la rilevabilità di cause di inutilizzabilità di atti che abbiano carattere assoluto, in quanto derivanti da violazioni di norme di legge concernenti il procedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5220 del 1 febbraio 1993
«Ne consegue che quando venga rappresentata al giudice una situazione caratterizzata dall'asserita presenza di elementi del genere anzidetto, il giudice deve prendere questi ultimi in esame e dimostrare, con idonea motivazione, la loro attitudine o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8016 del 21 maggio 2012
«Pertanto, in mancanza di tale prova, l'appaltatore è tenuto, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dalla sua obbligazione di risultato, all'intera garanzia per le imperfezioni o i vizi dell'opera, senza poter invocare il concorso di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9590 del 13 giugno 2012
«Nel sistema delineato dalla legge n. 1294 del 1957, che regola l'attività delegata alla Federconsorzi per conto e nell'interesse dello Stato, avente ad oggetto gli acquisti all'estero di materie prime per conto dello Stato, il rapporto tra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6008 del 17 aprile 2012
«Ciò in quanto la ripartizione dell'onere della prova deve tenere conto, oltre che della distinzione tra fatti costitutivi e fatti estintivi od impeditivi del diritto, anche del principio - riconducibile all'art. 24 Cost. ed al divieto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1404 del 31 gennaio 2012
«Ne deriva che il superamento del periodo di comporto è condizione sufficiente a legittimare il recesso, e pertanto non è necessaria, nel caso, la prova del giustificato motivo oggettivo né dell'impossibilità sopravvenuta della prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22763 del 12 dicembre 2012
«Nella società per azioni quotata in borsa, l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, allegato al verbale redatto da notaio, non fa prova fino a querela di falso dell'effettiva titolarità della partecipazione sociale in capo al soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18664 del 30 ottobre 2012
«La scrittura privata, una volta intervenuto il riconoscimento o un equipollente legale di questo, è assistita da una presunzione di veridicità per quanto attiene alla riferibilità di essa al suo sottoscrittore, sicché la difformità tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6501 del 26 aprile 2012
«I libri contabili che il datore di lavoro privato è obbligato a tenere, cioè il libro matricola e il libro paga, previsti dagli artt. 20 e 21 del d.p.r. n. 1124 del 1965 (sostituiti dal libro unico del lavoro ai sensi dell'art. 39 del d.l. n. 112...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9522 del 12 giugno 2012
«In tema di prove documentali e di scritture contabili delle imprese, perchè il giudice eserciti legittimamente i suoi poteri istruttori officiosi (tra i quali quello di esibizione previsto dall'art. 2711 c.c. ) occorre che la parte onerata dalla...»