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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10649 del 26 giugno 2012
«In materia di infortuni sul lavoro, il diritto di surrogazione dell'ente gestore dell'assicurazione sociale, in linea generale, è regolato esclusivamente dall'art. 1916 c.c., a norma del quale solo l'assicuratore che abbia pagato l'indennità è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7471 del 14 maggio 2012
«Il danno non patrimoniale, anche nel caso di lesione di diritti inviolabili, quale il diritto alla libera manifestazione del pensiero, non può mai ritenersi "in re ipsa", ma va debitamente allegato e provato da chi lo invoca, anche attraverso il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16641 del 1 ottobre 2012
«In tema di diritti del lavoratore nel trasferimento d'azienda, perché possano ravvisarsi i presupposti per l'applicazione dell'art. 2112 c.c., che comporta la continuazione dei rapporti di lavoro tra la cedente e la subentrante, il giudice deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6967 del 20 marzo 2013
«In materia di prescrizione, la conversione della prescrizione breve in quella decennale per effetto della formazione del titolo giudiziale "ex" art. 2953 c.c. ha il proprio fondamento esclusivo nel titolo medesimo, sicché non incide sui diritti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23555 del 6 luglio 2006
«Sussiste il divieto di estradizione, ex art. 705, comma secondo, c.p.p., qualora il fatto per il quale l'estradando sia chiamato a rispondere sia sanzionato nella legislazione dello Stato richiedente con la pena dei lavori forzati, considerato che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15344 del 6 luglio 2006
«La norma transitoria prevista dall'art. 69, comma settimo, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165, rappresenta certamente una deroga al disposto dell'art. 5 c.p.c., ma solo nel senso che non è sufficiente instaurare una controversia in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12366 del 14 dicembre 1993
«Le cause relative allo stato delle persone - riservate, ai sensi dell'art. 9, secondo comma, c.p.c., alla competenza del tribunale - sono solo quelle che si riferiscono alla posizione soggettiva dell'individuo nella sua veste di cittadino e di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5584 del 5 novembre 1984
«Nella controversia di lavoro in cui sia parte un'amministrazione dello Stato, la individuazione del tribunale territorialmente competente, in sede di gravame, deve essere effettuata alla stregua delle disposizioni sul foro erariale, di cui agli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20344 del 21 ottobre 2005
«I rapporti tra i medici convenzionati esterni e le unità sanitarie locali, disciplinati dall'art. 48 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 e dagli accordi collettivi nazionali stipulati in attuazione di tale norma, pur se costituiti in vista dello...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10370 del 19 ottobre 1998
«Il conferimento, da parte di un ente pubblico, di un incarico ad un professionista non inserito nella struttura organica dell'ente medesimo (e che mantenga, pertanto, la propria autonomia organizzativa e l'iscrizione al relativo albo) costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7399 del 27 marzo 2007
«Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non di quello tributario la controversia avente ad oggetto diritti ed obblighi attinenti ad un rapporto previdenziale obbligatorio anche se originata da pretesa azionata dall'ente previdenziale a...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 3 del 13 gennaio 1966
«Sono costituzionalmente illegittimi il secondo comma n. 5 ed il terzo comma dell'art. 28 c.p. nella parte in cui i diritti in essi previsti traggono titolo da un rapporto di lavoro.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11796 del 7 luglio 1999
«Per escludere la configurabilità del reato di cui all'art. 504 c.p. e ricondurre la fattispecie all'ipotesi di cui all'art. 506 c.p., è necessario che la serrata non attenga a vertenze di carattere sindacale o a diritti dei lavoratori dipendenti,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 9573 del 5 maggio 2014
«La domanda proposta nei confronti del Ministero della difesa dagli eredi di un militare italiano, per il risarcimento dei danni conseguenti all'esposizione del proprio congiunto all'uranio impoverito e ad altre sostanze nocive nel corso della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7096 del 9 maggio 2012
«L'interesse ad agire con azione di mero accertamento sussiste ogni qualvolta ricorra una pregiudizievole situazione d'incertezza relativa a diritti o rapporti giuridici, la quale, anche con riguardo ai rapporti di lavoro subordinato, non sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13690 del 7 dicembre 1999
«Anche nel caso di domande formulate in termini alternativi nei confronti di due diversi soggetti, va affermata la carenza di interesse all'impugnazione - nel caso, al ricorso per cassazione - ove sussista una situazione di indifferenza dell'attore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7129 del 29 marzo 2011
«Ove il lavoratore abbia agito in giudizio chiedendo, con la dichiarazione di illegittimità o inefficacia del licenziamento, la reintegrazione nel posto di lavoro nei confronti del datore di lavoro dichiarato fallito, permane la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19248 del 14 settembre 2007
«Le domande proposte dal lavoratore, una volta intervenuto il fallimento del datore di lavoro, per veder riconoscere il proprio credito e il relativo grado di prelazione, devono essere proposte, come insinuazione nello stato passivo, non dinanzi al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13651 del 6 dicembre 1999
«Ne consegue che, ove l'Inail domandi in via surrogatoria la rifusione della rendita erogata ai sensi dell'art. 74 D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124, allegando che — attraverso di essa — ha indennizzato il danno patrimoniale subito dal lavoratore e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7564 del 14 agosto 1996
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto, ex art. 111 Cost., nei confronti del decreto con il quale il tribunale respinge la richiesta del fallito di recarsi all'estero per motivi di lavoro (art. 49 legge fall.) e, in subordine, di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11149 del 5 novembre 1998
«Dall'art. 164, quarto e quinto comma, c.p.c. nel testo novellato si trae ulteriore conferma del principio secondo cui l'indeterminatezza dell'oggetto della domanda, sia nel rito ordinario sia nel rito del lavoro, rende nullo l'atto introduttivo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5663 del 18 aprile 2001
«Dagli artt. 2 e 4 del D.L.vo n. 80 del 1992 — l'ultimo dei quali prevede uno specifico termine di prescrizione annuale identico, nella durata, a quello generalmente stabilito per i diritti alle prestazioni previdenziali di carattere temporaneo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14472 del 19 novembre 2001
«Ove il debitore sia ammesso al concordato preventivo con cessione dei beni, mentre permane la legittimazione dell'imprenditore nelle azioni indicate nell'art. 167, primo comma, L. fall., ad essa si affianca quella del liquidatore giudiziale dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2189 del 27 luglio 1973
«Tali criteri possono ravvisarsi, ricorrendo determinati requisiti soggettivi, nel rispetto delle tabelle professionali obbligatorie e, in ogni caso, nel rispetto del principio generale secondo cui le prestazioni di lavoro comportano che la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15806 del 2 luglio 2010
«...definito la controversia attribuendo rilevanza ad una transazione tra lavoratore e datore di lavoro intervenuta in un giudizio tedesco, assicurando questo una tutela dei diritti delle parti analoga a quella garantita dall'ordinamento italiano).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24024 del 23 ottobre 2013
«In materia di atti abdicativi di diritti del lavoratore subordinato, le rinunce e le transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro previsti da disposizioni inderogabili di legge o di contratti collettivi, contenute in verbali di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6558 del 10 giugno 1995
«La transazione fra datore di lavoro e prestatore di lavoro, pur quando abbia ad oggetto diritti inderogabili di quest'ultimo, è validamente stipulata in sede sindacale ai sensi dell'art. 411 terzo comma, c.p.c., mentre le formalità previste da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3117 del 9 febbraio 2009
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale nelle controversie di lavoro, non può trovare applicazione l'art. 20 cod. proc. civ., che indica quale foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione "il giudice del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2577 del 2 febbraio 2009
«Nel rito del lavoro, l'omessa indicazione, nell'atto introduttivo del giudizio di primo grado, dei documenti, e l'omesso deposito degli stessi contestualmente a tale atto, determinano la decadenza del diritto alla produzione dei documenti stessi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14696 del 25 giugno 2007
«Nel rito del lavoro, in base al combinato disposto degli artt. 416, terzo comma, c.p.c., che stabilisce che il convenuto deve indicare a pena di decadenza i mezzi di prova dei quali intende avvalersi, ed in particolar modo i documenti, che deve...»