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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26851 del 29 novembre 2013
«Il divieto di deferire giuramento su fatti illeciti, previsto dall'art. 2739 cod. civ., trova la sua "ratio" nell'esigenza di impedire che il giurante sia costretto a scegliere tra l'ammettere circostanze lesive della sua dignità e del suo decoro...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6810 del 13 giugno 1994
«Perché si configuri la contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. è necessario che il provvedimento dell'autorità si fondi su ragioni di giustizia, o di sicurezza, o d'ordine pubblico o di igiene. L'art. 650 citato contiene, invero, una norma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11549 del 6 novembre 1998
«In tema di abuso di ufficio, il danno cui si riferisce l'art. 323 c.p. non riguarda solo situazioni soggettive di carattere patrimoniale e nemmeno solo diritti soggettivi perfetti, ma anche l'aggressione ingiusta alla sfera della personalità,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4945 del 6 febbraio 2004
«In tema di abuso di ufficio, realizza l'evento del danno ingiusto ogni comportamento che determini un'aggressione ingiusta alla sfera della personalità, per come tutelata dai principi costituzionali. (Fattispecie in cui il pubblico ufficiale aveva...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 425 del 21 gennaio 2011
«Posto che la "ratio" sottesa alla disciplina regolante le sanzioni disciplinari nel pubblico impiego è quella di reprimere i comportamenti dei pubblici dipendenti che arrechino pregiudizio alla dignità delle funzioni esercitate...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2839 del 11 maggio 2018
«L'imposizione di un vincolo indiretto è sindacabile entro i limiti tradizionali della discrezionalità tecnica. L'imposizione del vincolo indiretto costituisce espressione della discrezionalità tecnica dell'amministrazione, sindacabile...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3246 del 30 maggio 2018
«Il vincolo archeologico c.d. indiretto (art. 21 della legge n. 1089 del 1939), viene imposto su beni e aree circostanti a quelli sottoposti a vincolo diretto, per garantirne una migliore visibilità e fruizione collettiva, o migliori...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 100 del 10 gennaio 2018
«Ai sensi della legge n. 1089/1939, il vincolo archeologico c.d. diretto viene imposto su beni o aree nei quali sono stati ritrovati reperti archeologici, o in relazione ai quali vi è certezza dell'esistenza, della...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6142 del 28 dicembre 2017
«Sulle prescrizioni per la tutela indiretta d'un bene culturale, l'art. 45 del D.Lgs. n. 42/2004 assegna alla P.A. il compito di creare le condizioni affinché il valore culturale insito in detto bene si possa compiutamente esprimere...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1816 del 19 aprile 2017
«Il decoro urbano non è una materia o un'attività ma una finalità immateriale dell'azione amministrativa, che corrisponde al valore insito in un apprezzabile livello di qualità complessiva della tenuta degli spazi pubblici, armonico e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25790 del 13 novembre 2020
«In tema di condominio negli edifici, ove sia accertata una alterazione della fisionomia architettonica dell'edificio condominiale (nella specie, per effetto della realizzazione di una canna fumaria apposta sulla facciata), il pregiudizio economico...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 22573 del 16 ottobre 2020
«Alle spese di potatura degli alberi che insistono su suolo oggetto di proprietà esclusiva di un solo condomino sono tenuti a contribuire tutti i condomini, allorché si tratti di piante funzionali al decoro dell'intero edificio e la potatura stessa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31276 del 14 settembre 2020
«In tema di violazione di domicilio, ai fini della titolarità dello "ius excludendi alios" vanno distinte le relazioni di convivenza e di coabitazione, la prima caratterizzata da legami affettivi stabili e da impegni reciproci di assistenza morale...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 25495 del 21 settembre 2021
«Ove sia realizzata una costruzione in violazione delle distanze ex art. 873 c.c., il giudice deve ordinarne la riduzione in pristino, mediante la demolizione delle parti che superano tali limiti, non potendo limitarsi a disporre l'esecuzione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4193 del 16 febbraio 2017
«L'azione a tutela del decoro architettonico dell'edificio condominiale, riconducibile all'art. 1122 c.c., trattandosi di opere realizzate da un condomino nella porzione di proprietà esclusiva ha natura reale, costituendo estrinsecazione di facoltà...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 15675 del 23 luglio 2020
«Le nozioni di aspetto architettonico ex art.1127 c.c. e di decoro architettonico ex art. 1120 c.c., pur differenti tra loro, sono strettamente complementari e non possono prescindere l'una dall'altra, sicché anche l'intervento edificatorio in...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 29584 del 22 ottobre 2021
«Le nozioni di aspetto architettonico ex articolo 1127 del Cc e di decoro architettonico ex articolo 1120 del Cc, pur differenti, sono strettamente complementari e non possono prescindere l'una dall'altra, sicché anche l'intervento edificatorio in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 37852 del 28 dicembre 2022
«Allorché una clausola del regolamento di condominio, di natura convenzionale, obblighi i condomini a richiedere il parere vincolante dell'assemblea per l'esecuzione di opere che possano pregiudicare il decoro architettonico dell'edificio, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 33104 del 10 novembre 2021
«La nozione di aspetto architettonico, la cui violazione costituisce uno dei limiti del diritto di sopraelevazione ex art. 1127, comma 3, c.c., è complementare, ancorché differente, rispetto a quella di decoro architettonico ex art. 1120 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11502 del 8 aprile 2022
«In tema di condominio negli edifici, il regolamento condominiale può porre limitazioni ai poteri ed alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti comuni, imponendo la conservazione degli elementi attinenti alla simmetria, all'estetica ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 14598 del 26 maggio 2021
«Il conduttore di un'unità immobiliare compresa in un edificio condominiale può, al pari del proprietario, godere delle relative parti comuni ed anche, eventualmente, modificarle, purché in funzione del godimento o del miglior godimento dell'unità...»