-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 29802 del 18 novembre 2019
«Ai sensi dell'art. 182, comma 2, c.p.c. – nella versione introdotta dalla l. n. 69 del 2009 - nell'ambito dei poteri officiosi assegnati al giudice al fine di consentire la sanatoria dei vizi afferenti alla procura alle liti appositamente...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 127 del 8 aprile 2010
«La necessità di esperire la procedura di V.I.A., è rimessa dalla normativa comunitaria, per i progetti per i quali si prevede un notevole impatto ambientale a valutazioni caso per caso o alla fissazione di soglie. Per effetto delle...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 234 del 23 luglio 2009
«Il comma 5 dell'art. 23 contiene una significativa norma di raccordo tra ordinamento nazionale e ordinamento comunitario, prevedendo che per i progetti relativi ad opere di protezione civile o disposti in situazioni di...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1239 del 25 marzo 2016
«Possono ritenersi sussistenti i presupposti per il risarcimento del danno da ritardo nel caso di esito favorevole del procedimento (nella specie si trattava di una procedura di VIA) con l'emissione del provvedimento finale, che ha...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 163 del 20 gennaio 2015
«L'indubbia razionalizzazione ed economicità procedimentale con ciò raggiunta dall'ordinamento in applicazione non solo dei principi generali in tema di procedimento amministrativo contenuti nell'art. 1 della legge 7 agosto 1990,...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 85 del 9 maggio 2013
«È infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1 e 3 L. 24 dicembre 2012 n. 231 (recte degli artt. 1 e 3 D.L. 3 dicembre 2012 n. 207, come convertito, con modificazioni, dall'art. 1, 1° comma, L. n. 231/12), nella parte...»
-
Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6824 del 3 dicembre 2018
«Ai sensi dell'art. 29-decies, comma 10, Testo Unico dell'ambiente (D.Lgs. n. 152/2006) le situazioni di pericolo per la salute sono tutelate mediante l'adozione da parte del Comune delle misure previste dall'art. 217 del Testo Unico delle...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17056 del 13 dicembre 2018
«A seguito delle modifiche apportate all'art. 29-quattuordecies, D.Lgs. n. 152/2006 ad opera del D.Lgs. n. 46/2014, la condotta di chi, essendo in possesso dell'autorizzazione integrata ambientale, non ne osserva le...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 50143 del 9 ottobre 2018
«In materia di autorizzazione integrata ambientale (AIA), l'art. 29-quaterdecies, comma 3, lett. b), D.Lgs. n. 152/2006, riferendosi alla "gestione dei rifiuti", non effettua un richiamo espresso alla definizione contenuta nell'art. 183,...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
«L'art. 145 è anch'esso riconducibile alla materia della tutela dell'ambiente, perché disciplina l'equilibrio del bilancio idrico, richiamando, al c. 1, i criteri e gli obiettivi di tutela di cui al precedente art. 144 e...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 341 del 26 novembre 2010
«Peraltro, va considerato che le Regioni non restano estranee a tali attività, dal momento che è previsto il parere delle autorità di bacino, di cui all'art. 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 251 del 24 luglio 2009
«L'art. 91 del D.Lgs. n. 152/2006 ha assegnato un ruolo primario alla funzione statale di individuazione delle cosiddette «aree sensibili», precedentemente riconosciuta solo alle Regioni sulla base del sistema normativo...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 254 del 30 luglio 2009
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 121 del D.Lgs. n. 152 del 2006, censurato dalla Regione Piemonte, in riferimento agli artt. 3 e 118 Cost., per l'asserita collocazione del piano di tutela delle...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 233 del 23 luglio 2009
«È inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 73 del D.Lgs. n. 152 del 2006, proposta, in riferimento all'art. 117, terzo comma, della Costituzione, dalla Regione Calabria, avendo la ricorrente formulato una...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6260 del 5 ottobre 2018
«Le acque meteoriche di dilavamento sono costituite dalle sole acque che, cadendo al suolo per effetto di precipitazioni atmosferiche, si depositano su un suolo impermeabilizzato, dilavando le superfici e attingendo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 52133 del 19 giugno 2018
«Partendo dalla distinzione tra scarico di acque reflue e gestione dei rifiuti idrici e tenendo conto che l'art. 230, comma 5, D.Lgs. n. 152/2006 non è applicabile all'attività di spurgo quando il soggetto non effettui la...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18880 del 29 settembre 2017
«Premesso che la disciplina in materia di scarichi idrici è applicabile in tutti i casi nei quali si è in presenza di uno scarico, anche soltanto periodico, discontinuo o occasionale, di acque reflue in uno dei corpi recettori...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35888 del 3 ottobre 2006
«La definizione di "scarico" contenuta nel D.Lgs. n. 152 del 2006 non prevede, come mezzo essenziale per l'esecuzione dello stesso, la presenza di tubazioni o apparecchiature speciali costituenti vera e propria "condotta",...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26543 del 2 luglio 2008
«La modifica alla nozione di "scarico" dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 è strumentale unicamente a riaffermare la nozione di scarico "diretto", riproponendo in forma più chiara e netta la distinzione esistente tra la nozione di acque di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12865 del 24 marzo 2009
«Nella nozione di acque reflue industriali, ex art. 74 lett. h) D.Lgs. 152/06 rientrano tutti i tipi di acqua derivante dallo svolgimento di attività produttive, poiché detti reflui non attengono prevalentemente al metabolismo...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 14 gennaio 2010
«L'art. 97 del D.Lgs. n. 152 del 2006, stabilisce che le concessioni di acque minerali e termali, e cioè i provvedimenti amministrativi che riguardano la loro utilizzazione, devono osservare i limiti di tutela...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16044 del 28 febbraio 2019
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, lo scarico senza autorizzazione di acque reflue provenienti da attività casearia integra il reato previsto dall'art. 137 D.Lgs. 4 marzo 2006, n. 152, in quanto detti reflui...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35850 del 10 maggio 2016
«Premesso che la definizione di acque reflue domestiche, quali acque provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche, è tale da non...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2877 del 25 gennaio 2007
«Ciò in quanto l'autorizzazione allo scarico è necessariamente funzionale alle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico, alla indicazione dei mezzi tecnici indicati nel processo produttivo e nei sistemi di...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 100 del 20 aprile 2012
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 24 della L.R. 19 maggio 2011, n. 6 della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia (Disposizioni in materia di attività estrattive e risorse geotermiche),...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12163 del 12 gennaio 2017
«Premesso che l'art. 113 del D.Lgs. n. 152/2006 demanda alla normativa regionale la disciplina delle acque meteoriche di dilavamento, per quanto attiene alle sanzioni, l'art. 133, comma 9, D.Lgs. n. 152/2006 sanziona in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 31886 del 6 dicembre 2019
«In tema di consulenza tecnica di ufficio, lo svolgimento di indagini peritali su fatti estranei al "thema decidendum" della controversia o l'acquisizione ad opera dell'ausiliare di elementi di prova (nella specie, documenti) in violazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5725 del 27 febbraio 2019
«La confessione deve avere ad oggetto fatti obiettivi - la cui qualificazione giuridica spetta al giudice del merito - e risponde alla regola per la quale ove la parte riferisca fatti a sé sfavorevoli le sue dichiarazioni hanno valore confessorio....»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 4509 del 14 febbraio 2019
«...confessati si riferiscono, ossia da persona che abbia la capacità e la legittimazione ad agire negozialmente riguardo al diritto. Ne consegue che non hanno valore confessorio le dichiarazioni rese dal mandatario del titolare del diritto medesimo.»
-
Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 7702 del 19 marzo 2019
«Le ammissioni presenti negli atti difensivi, sottoscritti unicamente dal procuratore "ad litem", non hanno natura confessoria, ma valore di indizi liberamente valutabili dal giudice per la formazione del suo convincimento mentre, qualora siano...»