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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25714 del 25 giugno 2008
«L'art. 10, comma 3, della L. n. 251 del 2005, nella parte in cui esclude l'applicazione dei termini più brevi ai processi pendenti in appello e in sede di legittimità, dev'essere interpretato in senso unitario, sicché l'esclusione riguarda tutte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39606 del 26 ottobre 2007
«Costituisce causa di sospensione del corso della prescrizione il rinvio del dibattimento disposto in adesione alla richiesta congiunta dell'imputato e della parte civile, motivata con l'esigenza di addivenire ad un accordo in ordine al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24603 del 5 giugno 2003
«La mancata partecipazione del difensore all'udienza dibattimentale per adesione allo sciopero di categoria costituisce legittimo impedimento a comparire, a norma dell'art. 486, quinto comma c.p.p., solo se tempestivamente comunicata al giudice;...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2156 del 6 marzo 1997
«Nel caso in cui il giudice abbia disatteso la richiesta di rinvio del dibattimento per l'adesione del difensore di fiducia all'astensione dalle udienze deliberata dalla classe forense ed abbia nominato all'imputato un difensore di ufficio per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29081 del 8 luglio 2015
«Gli atti interruttivi della prescrizione del reato sono idonei a conseguire lo scopo anche se nulli, in quanto rilevano per il loro valore oggettivo di espressione della persistenza dell'interesse punitivo da parte dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10294 del 28 settembre 1994
«Ai fini dell'ammissibilità dell'oblazione speciale di cui all'art. 162 bis c.p. non è richiesta che la recidiva reiterata, l'abitualità e la professionalità nelle contravvenzioni siano state giudizialmente dichiarate dal giudice, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3768 del 31 marzo 1994
«La cessazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore costituisce, a norma dell'art. 162 bis, terzo comma, c.p., il presupposto necessario per l'ammissione all'oblazione, la cui sussistenza non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12261 del 4 novembre 1986
«In tema di oblazione nelle contravvenzioni punite con pena alternativa, le «conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore» la cui permanenza non rende ammissibile l'oblazione stessa, sono quelle attinenti al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11176 del 17 marzo 2015
«La contravvenzione prevista dall'art. 679 cod.pen. si distingue da quella di cui all'art. 678 cod.pen., perché, mentre quest'ultima è diretta a salvaguardare la pubblica incolumità in relazione ai pericoli che possono derivare dalla fabbricazione,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31477 del 22 luglio 2013
«In tema di getto pericoloso di cose e di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, l'emissione di rumori e polveri sottili da parte di un impianto industriale, comporta un danno morale risarcibile per i soggetti abitanti nelle zone...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16286 del 17 aprile 2009
«Il reato di getto o versamento pericoloso di cose, previsto nella prima parte dell'art. 674 c.p., è configurabile sia in forma omissiva che in forma commissiva mediante omissione (cosiddetto reato omissivo improprio) ogniqualvolta il pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6419 del 11 febbraio 2008
«In tema di getto pericoloso di cose, poiché è configurabile il concorso formale tra il reato di cui all'art. 674 c.p. e le norme speciali in materia ambientale, non sussiste rapporto di specialità tra la predetta fattispecie penale e la norma di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25660 del 8 giugno 2004
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dalla seconda parte dell'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone), è necessario che l'emissione avvenga in violazione delle norme che regolano l'inquinamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 760 del 13 gennaio 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 674 c.p., non basta, nel caso di immissioni di gas, fumi, vapori e simili, che esse superino i limiti eventualmente fissati dalle norme in materia di tutela dell'ambiente, ma occorre anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3876 del 20 aprile 1993
«Ai fini della configurabilità della condotta considerata nella seconda parte dell'art. 674 c.p. le polveri, se non possono essere oggetto delle emissioni di gas e di vapori, sono invece sostanze comprese nella emissione di fumo che, secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 447 del 19 gennaio 1994
«Nel concetto di «gettare» o «versare» di cui all'art. 674 c.p., che punisce il getto pericoloso di cose, rientra anche quello di diffondere, comunque, polveri nelle aree circostanti; integra pertanto il reato suddetto l'immissione nell'atmosfera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18422 del 25 maggio 2006
«Integra il reato di cui all'art. 674, parte seconda, c.p. l'emissione, oltre il limite della normale tollerabilità, di gas, vapori, fumo provenienti dalla cucina annessa a un ristorante, non rientrante nella nozione di impianto o stabilimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8299 del 9 marzo 2006
«La condotta di emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone non configura il reato di cui alla parte seconda dell'art. 674 c.p. nel caso in cui le emissioni provengano da una attività regolarmente autorizzata e siano inferiori ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38297 del 29 settembre 2004
«Ai fini della configurabilità dell'art. 674 c.p., seconda parte, l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» impone la necessità che l'emissione di gas, vapori o fumi atta a molestare le persone avvenga in violazione degli standards...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8094 del 7 luglio 2000
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dalla seconda parte dell'art. 674 c.p. (emissione di gas, vapori o fumi atti a molestare le persone), l'espressione «nei casi non consentiti dalla legge» costituisce una precisa indicazione circa la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5348 del 26 maggio 1993
«L'esistenza di una autorizzazione amministrativa all'esercizio di una determinata attività, come pure l'avvenuta messa in opera dei dispositivi anti inquinamento previsti dalla legge, non escludono, di per sé, la configurabilità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13667 del 24 dicembre 1998
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 nuovo c.s., dell'art. 22 della legge 13 luglio 1966, n. 615 — che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui fumi presentassero opacità superiore ai valori stabiliti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14811 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, il presupposto dell'"esercizio delle funzioni", nel cui contesto deve essere formulata la richiesta di dare le indicazioni, non può ritenersi sussistente solo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Nel caso in cui la sospensione condizionale della pena sia stata subordinata al risarcimento del danno o alla eliminazione delle conseguenze del reato, il termine per la esecuzione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza, atteso che non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 933 del 19 gennaio 2004
«Non è possibile subordinare la sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo risarcitorio in favore della parte offesa senza che quest'ultima abbia esercitato l'azione civile nel processo penale, potendo in tal caso il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7933 del 7 luglio 1998
«In tema di invasione di terreni la subordinazione della sospensione condizionale della pena al rilascio del terreno in favore della P.A. è provvedimento legittimo e conforme al dettato dell'art. 165 c.p. La restituzione della res sulla quale è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9308 del 13 settembre 1991
«A norma dell'art. 165 c.p. è consentito al giudice subordinare la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena all'adempimento dell'obbligo della restituzione, ma non all'adempimento in forma generica dell'obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8392 del 12 settembre 1996
«Non è illegittima la fissazione del termine per il pagamento della provvisionale, cui è subordinata la sospensione condizionale della pena, essendo anzi tale fissazione espressamente prevista dall'art. 165, terzo comma, c.p. Né è fondato sostenere...»