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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 125 del 9 gennaio 2003
«Quando il giudice di merito ritenga di aderire alle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio, non è tenuto ad una particolareggiata motivazione, ben potendo il relativo obbligo ritenersi assolto con l'indicazione, come fonte del proprio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 87 del 8 gennaio 2003
«Il giudice di merito, nell'esercizio del proprio potere discrezionale di accoglimento (o di rigetto), anche implicito, di una istanza di consulenza tecnica avanzata da una delle parti del processo, è tenuto unicamente ad evidenziare, in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12406 del 22 agosto 2002
«Il giudice di merito non è tenuto ad argomentare diffusamente la propria adesione alle conclusioni del consulente tecnico di ufficio, mentre ha l'obbligo di esaminare i rilievi mossi alla consulenza ove essi risultino specifici e argomentati, vuoi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15590 del 10 dicembre 2001
«Per non incorrere nel vizio di motivazione il giudice che si discosta dal parere espresso dal c.t.u. su un punto decisivo della controversia deve giustificare il proprio dissenso in modo adeguato. (Nella specie la S.C. ha cassato la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8165 del 16 giugno 2001
«Quando i rilievi contenuti nella consulenza tecnica di parte siano precisi e circostanziati, tali da portare a conclusioni diverse da quelle contenute nella consulenza tecnica d'ufficio ed adottate in sentenza, ove il giudice trascuri di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15136 del 23 novembre 2000
«Il principio secondo cui il provvedimento che disponga, o no, la consulenza tecnica, rientrando nel potere discrezionale del giudice del merito, è incensurabile in sede di legittimità va contemperato con quello secondo il quale il giudice stesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20820 del 26 settembre 2006
«Il giudice d'appello, sia pure con l'obbligo di motivare adeguatamente il suo disaccordo dalle conclusioni del consulente tecnico d'ufficio del giudice di primo grado, non è tenuto a disporre un nuovo accertamento peritale se non condivide le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19661 del 13 settembre 2006
«Il controllo del giudice del merito sui risultati dell'indagine svolta dal consulente tecnico d'ufficio costituisce un tipico apprezzamento di fatto, in ordine al quale il sindacato di legittimità è limitato alla verifica della sufficienza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3577 del 23 febbraio 2004
«Allorchè, in sede di giudizio di appello, venga disposta una nuova (rispetto a quella eseguita in prime cure) consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, per accertare il diritto dell'assicurato ricorrente ad ottenere il ripristino di rendita...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15318 del 4 dicembre 2001
«In caso di contrasto fra consulenze tecniche di ufficio disposte in gradi diversi del giudizio di merito, l'accoglimento da parte del giudice dell'appello delle conclusioni formulate dal secondo consulente presuppone solo il controllo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9567 del 13 luglio 2001
«Qualora il giudice di appello, esaminando i risultati di due successive consulenze tecniche di ufficio disposte in primo grado e fra loro contrastanti aderisca al parere del secondo consulente respingendo quello del primo, la motivazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3787 del 15 marzo 2001
«Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando adeguata e specifica giustificazione del suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6155 del 13 marzo 2009
«La consulenza tecnica di ufficio, non essendo qualificabile come mezzo di prova in senso proprio, perché volta ad aiutare il giudice nella valutazione degli elementi acquisiti o nella soluzione di questioni necessitanti specifiche conoscenze, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8206 del 22 luglio 1993
«Poiché il consulente tecnico ha il compito di fornire al giudice i chiarimenti tecnici che questo ritenga opportuno chiedergli, la sua attività di assistenza è circoscritta alle sole questioni la cui soluzione richieda particolari conoscenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8256 del 7 novembre 1987
«La consulenza tecnica non è soltanto strumento di valutazione tecnica, ma anche di accertamento e di ricostruzione dei fatti storici prospettati dalle parti, senza peraltro costituire un mezzo sostitutivo dell'onus probandi gravante su di esse,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2251 del 31 gennaio 2013
«La nullità della consulenza tecnica d'ufficio - ivi compresa quella dovuta all'eventuale allargamento dell'indagine tecnica oltre i limiti delineati dal giudice o consentiti dai poteri che la legge conferisce al consulente - ha carattere relativo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16471 del 15 luglio 2009
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, il consulente può avvalersi dell'opera di esperti specialisti, al fine di acquisire, mediante gli opportuni e necessari sussidi tecnici, tutti gli elementi di giudizio, senza che sia necessaria una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24323 del 22 novembre 2007
«Il consulente tecnico, nell'espletamento del mandato ricevuto, può acquisire ai sensi dell'art. 194 c.p.c. — che consente di chiedere chiarimenti alle parti ed assumere informazioni dai terzi — circostanze di fatto relative alla controversia e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13428 del 8 giugno 2007
«Rientra nel potere del consulente tecnico d'ufficio attingere aliunde notizie e dati, non rilevabili dagli atti processuali e concernenti fatti e situazioni formanti oggetto del suo accertamento, quando ciò sia necessario per espletare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15411 del 10 agosto 2004
«Il consulente tecnico, nell'espletamento del mandato ricevuto, può chiedere informazioni a terzi ed alle parti, per l'accertamento dei fatti collegati con l'oggetto dell'incarico, senza bisogno di una preventiva autorizzazione del giudice e queste...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13015 del 14 luglio 2004
«Nello svolgimento delle indagini affidategli il consulente tecnico può assumere informazioni da terzi ed acquisire ogni elemento necessario a rispondere ai quesiti ed il giudice, purchè si tratti di fatti cosiddetto accessori e non di fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4252 del 2 marzo 2004
«In tema di accertamento dell'esistenza del grado invalidante e delle (con) cause di una malattia professionale, il consulente d'ufficio può acquisire, mediante l'anamnesi lavorativa, ai sensi dell'art. 194 c.p.c. (che consente richiesta di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6195 del 17 aprile 2003
«Allo scopo di accertare l'esistenza, il grado invalidante, la causa e le eventuali concause di una malattia professionale, il c.t.u. può acquisire, ai sensi dell'art. 194 c.p.c. — che consente di richiedere chiarimenti alle parti ed informazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6502 del 10 maggio 2001
«Il consulente d'ufficio, pur in mancanza di espressa autorizzazione del giudice, può, ai sensi dell'art. 194, primo comma, c.p.c., assumere informazioni da terzi e procedere all'accertamento dei fatti accessori costituenti presupposti necessari...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5345 del 29 maggio 1998
«Il potere del consulente tecnico di assumere informazioni da terzi e di accertare ogni circostanza necessaria per rispondere ai quesiti del giudice è circoscritto agli elementi accessori rientranti nell'ambito strettamente tecnico della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11133 del 26 ottobre 1995
«La consulenza tecnica non può essere un mezzo di prova, né di ricerca dei fatti che debbono essere invece provati dalla parte, ma deve essere soltanto uno strumento di valutazione dei fatti già dimostrati, attraverso l'ausilio di persone dotate di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3553 del 29 maggio 1980
«La consulenza tecnica non è soltanto strumento di valutazione tecnica, ma anche di accertamento e di ricostruzione storica dei fatti, prospettati dalle parti, secondo il prudente criterio valutativo del giudice del merito e senza che costituisca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5908 del 9 novembre 1981
«Il principio secondo cui la nullità della consulenza tecnica derivante dalla mancata comunicazione dell'inizio delle operazioni peritali ha carattere relativo e deve, pertanto, essere eccepita sotto pena di decadenza nella prima istanza o difesa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1744 del 24 gennaio 2013
«La nullità della consulenza tecnica d'ufficio, derivante dalla mancata comunicazione alle parti della data di inizio delle operazioni peritali o attinente alla loro partecipazione alla prosecuzione delle operazioni stesse, avendo carattere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12785 del 27 settembre 2000
«La mancata comunicazione al difensore di una delle parti costituite, da parte del consulente tecnico autorizzato dal giudice a compiere indagini da solo (art. 194 c.p.c.), del tempo e del luogo di inizio delle operazioni (art. 90, primo comma,...»