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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6190 del 26 maggio 1994
«È legittima la condanna generica, in sede penale, al risarcimento del danno ambientale, ai sensi dell'art. 18, L. 18 luglio 1986, n. 349, recante «Istituzione del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale», in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8962 del 3 ottobre 1997
«L'omesso esame di una prova può essere dedotto in cassazione soltanto nei limiti di cui all'art. 606 lett. e) c.p.p. È, cioè, necessario che la prova sia enunciata nella decisione, ma trascurata nello sviluppo delle argomentazioni. Anche in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2070 del 23 febbraio 2000
«Il termine per proporre l'impugnazione nei confronti dell'imputato contumace decorre dalla scadenza del termine stabilito dalla legge per il deposito della sentenza, ove la notifica dell'estratto contumaciale sia avvenuta in data anteriore. Ciò...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6737 del 8 giugno 1995
«Il necessario contenuto dell'«avviso di deposito con l'estratto della sentenza» che, ai sensi dell'art. 548, comma terzo, c.p.p. deve essere notificato all'imputato contumace, è sufficientemente integrato con l'indicazione delle generalità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10305 del 3 dicembre 1996
«Nell'ipotesi in cui la parte civile ottenga una pronuncia di merito per lei pregiudizievole, al fine di ottenere nel successivo grado di giudizio una modifica favorevole della suddetta decisione, non può avvalersi del gravame proposto dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7942 del 23 agosto 1993
«L'art. 577 c.p.p., il quale consente alla persona offesa costituitasi parte civile di proporre impugnazione, anche agli effetti penali, contro le sentenze di condanna e di proscioglimento per i reati di inguria e diffamazione, manifestamente non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22038 del 20 maggio 2003
«In tema di confisca obbligatoria di opere d'arte ai sensi dell'art. 127, ultimo comma, del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, la clausola di esclusione relativa alle «cose appartenenti a persone estranee al reato» non copre i diritti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«Il delitto di disastro colposo innominato (art. 434 c.p.) è un delitto di danno essendo compreso tra i delitti colposi di danno previsti dall'art. 449 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5466 del 11 febbraio 2004
«Nel procedimento che si svolge davanti alla Corte di cassazione nelle forme della camera di consiglio ai sensi degli artt. 610 e 611 c.p.p., già devoluto all'apposita sezione istituita dal comma 1 dell'art. 610 (modificato dall'art. 6 della legge...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5207 del 22 aprile 1999
«In tema di sanzione pecuniaria da applicare in caso di inammissibilità del ricorso per cassazione, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 616 c.p.p. sollevata in riferimento agli artt. 111 e 24 Cost. sulla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 30 marzo 1998
«Dall'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto al procedimento penale discende che giudice della inconciliabilità dei fatti posti a fondamento del provvedimento di applicazione della misura con quelli stabiliti in una sentenza penale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 624 del 25 giugno 1997
«L'interesse ad impugnare — che deve tendere a un risultato pratico in rapporto alle situazioni e alle facoltà tutelate dall'ordinamento — assume un contenuto di concretezza tutte le volte in cui dalla modifica del provvedimento impugnato — da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3597 del 30 ottobre 1995
«In materia di estradizione per l'estero, nel procedimento davanti alla corte di appello, (art. 704 c.p.p.), il mancato rispetto del termine a comparire configura una nullità di ordine generale ai sensi dell'art. 178 lett. c) c.p.p., che deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5054 del 9 febbraio 2010
«Può essere concessa l'estradizione di un imputato minorenne all'epoca del fatto, in presenza di una legislazione dello Stato richiedente che assicuri, sul piano processuale e sostanziale, un trattamento giuridico differenziato e più mite rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19148 del 7 maggio 2009
«In tema di estradizione per l'estero, non sussistono le condizioni per l'accoglimento della domanda quando la persona richiesta sia madre di prole di età inferiore a tre anni con lei convivente, dovendosi ritenere che il divieto di consegna...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26900 del 15 giugno 2004
«In tema di estradizione per l'estero, il divieto di pronuncia favorevole che l'art. 705, comma secondo, lett. c), c.p.p. stabilisce per i casi in cui vi sia motivo di ritenere che l'estradando verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3702 del 19 gennaio 1999
«In tema di estradizione per l'estero, il divieto di pronuncia favorevole che l'art. 705, comma 2, lett. c), c.p.p. stabilisce per i casi in cui vi sia motivo di ritenere che l'estradando verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori ovvero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1379 del 14 gennaio 2003
«È esclusa l'operatività delle norme che disciplinano l'estradizione, e quindi anche del principio di specialità, in tema di misure di prevenzione, le quali sono applicabili in base a un giudizio di pericolosità attuale del soggetto e sono...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1784 del 17 giugno 1994
«L'art. 721 c.p.p. stabilisce il divieto di restrizione della libertà personale per fatti anteriori alla consegna diversi da quelli per i quali l'estradizione sia stata concessa, con esclusivo riferimento all'esecuzione di pene o di misure di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 873 del 5 febbraio 1997
«A norma dell'art. 6 c.p., che è diretto ad affermare il principio di territorialità del diritto penale ed a privilegiare la giurisdizione italiana, è sufficiente, perché il reato si consideri commesso nel territorio dello Stato, che quivi si sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43534 del 9 novembre 2012
«In materia di rogatoria internazionale, l'atto istruttorio assunto all'estero è inutilizzabile solo quando venga prospettata l'assenza nell'ordinamento dello Stato richiesto di una normativa a tutela delle garanzie difensive, non anche quando si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6490 del 8 gennaio 1998
«In tema di riconoscimento delle sentenze penali straniere, la norma di cui all'art. 730, terzo comma, c.p.p., impone, per la richiesta del procuratore generale, il requisito indispensabile della specificazione degli effetti per i quali il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36778 del 25 settembre 2003
«In tema di riconoscimento della sentenza straniera, il disposto di cui alla lettera c) dell'art. 733 c.p.p. — il quale prevede tra i presupposti che al condannato sia stato assicurato il diritto ad essere interrogato in una lingua per lui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 833 del 23 gennaio 2012
«A norma dell'art. 13 del d.l.vo 18 agosto 2000, n. 267, spettano ai Comuni tutte le funzioni amministrative che riguardano la popolazione e il territorio comunale, fra l'altro nei settori dei servizi alla persona e alla comunità. Nell'ambito di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 121 del 21 marzo 2001
«Le questioni inerenti all'esistenza nell'ordinamento di norme o principi che astrattamente contemplino o tutelino la posizione soggettiva fatta valere in giudizio attengono al fondamento nel merito della domanda e non alla giurisdizione, spettando...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15712 del 12 dicembre 2001
«In tema di radiodiffusione sonora, la cognizione della controversia possessoria promossa, anteriormente alla entrata in vigore della legge 6 agosto 1990, n. 223, a tutela del preuso di una determinata frequenza, spetta alla cognizione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3046 del 13 febbraio 2007
«Il principio sancito dall'art. 5 c.p.c., secondo cui i mutamenti di legge intervenuti nel corso del giudizio non assumono rilevanza ai fini della giurisdizione, la quale si determina con riguardo alla legge vigente al momento della proposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15344 del 6 luglio 2006
«La norma transitoria prevista dall'art. 69, comma settimo, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165, rappresenta certamente una deroga al disposto dell'art. 5 c.p.c., ma solo nel senso che non è sufficiente instaurare una controversia in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1732 del 27 gennaio 2006
«In materia di integrazione salariale, le posizioni di diritto soggettivo nascenti, a favore dei privati, dal provvedimento di ammissione dell'impresa alla cassa integrazione guadagni degradano, di nuovo, a posizioni di interesse legittimo — con...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2415 del 19 febbraio 2002
«L'irrilevanza, ai fini della giurisdizione, dei mutamenti legislativi successivi alla proposizione della domanda, sancita dall'art. 5 c.p.c., opera nel caso in cui il sopravvenuto mutamento dello stato di diritto privi il giudice della...»