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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 831 del 23 settembre 1995
«La proroga di diritto del termine, stabilito a giorni, che scada in giorno festivo, prevista dall'art. 172, comma 3, c.p.p., non si applica ai termini dilatori computabili a giorni liberi come, quello di cui all'art. 309, comma 8, stesso codice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4903 del 4 febbraio 2010
«Il termine di dieci giorni per la decisione, a pena di inefficacia della misura coercitiva, sulla richiesta di riesame, decorre, nel caso in cui il "dies a quo" ricada in periodo di sospensione feriale, dal primo giorno utile successivo alla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 524 del 13 aprile 1993
«Il termine per il deposito della sentenza dibattimentale è comprensivo anche del giorno iniziale. La decorrenza cioè non è diversa - malgrado la dizione lievemente differente dell'art. 544 c.p.p. - dalla regola generale fissata dall'art. 172 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 301 del 7 aprile 1993
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari, con l'espressione «almeno tre giorni prima», di cui all'art. 309, comma ottavo, c.p.p., non può intendersi che i giorni che compongono il termine devono essere interi e liberi. Trattandosi di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3966 del 28 marzo 2000
«Poiché al giudice, in virtù del disposto del terzo comma dell'art. 544 c.p.p., è consentito indicare nel dispositivo un termine per il deposito della sentenza più lungo di quello ordinario, non eccedente il limite massimo ivi prescritto ma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 511 del 7 marzo 2000
«Il termine di “almeno tre giorni prima” di cui all'art. 309, comma ottavo, c.p.p. — nel quale deve essere notificato all'imputato e al suo difensore l'avviso della data fissata per l'udienza del procedimento di riesame — si deve intendere di “tre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 158 del 11 febbraio 1999
«Il compimento dei 18 anni di età, ai fini del raggiungimento della piena imputabilità penale, va fissato secondo le regole stabilite dall'art. 14, comma secondo, c.p. e dall'art. 172, comma quarto, c.p.p. e, quindi, trattandosi di termine da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3559 del 12 luglio 1996
«In materia di termini, la regola di cui all'art. 172, comma 5, c.p.p., secondo la quale, «quando è stabilito soltanto il momento finale, le unità di tempo stabilite per il termine si computano intere e libere», implica soltanto che vanno esclusi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4047 del 15 dicembre 1992
«In materia di riesame di misure cautelari, la violazione della disposizione di cui all'art. 309, comma ottavo, c.p.p., per mancato rispetto del termine dilatorio di tre giorni liberi e interi (art. 172, comma quinto, c.p.p.) previsto per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1116 del 7 aprile 1992
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, il termine di tre giorni fissato dall'art. 309, ottavo comma, c.p.p., al pari di quello stabilito dall'art. 127 e dalle altre disposizioni che stabiliscono il termine finale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6849 del 18 febbraio 2004
«È intempestivo, e perciò inammissibile, il gravame presentato oltre l'orario di apertura al pubblico dell'ufficio giudiziario nel giorno di scadenza del termine per impugnare, a nulla rilevando la presenza, nell'ufficio medesimo, al momento della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1712 del 18 giugno 1998
«In tema di rispetto del termine per la presentazione della richiesta di convalida dell'arresto, poiché tale formalità non rientra in alcuno degli adempimenti previsti dall'art. 172, comma sesto, c.p.p., caratterizzati dal comune presupposto di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7112 del 26 marzo 1998
«Ai sensi dell'art. 172, comma sesto, c.p.p., deve distinguersi tra l'orario di servizio, che riguarda il personale degli uffici giudiziari, la cui durata è regolata contrattualmente e che non ha rilevanza esterna, dall'orario in cui l'ufficio è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4591 del 12 dicembre 1994
«Il deposito della richiesta di proroga delle indagini da parte del P.M. nella cancelleria del Gip effettuato oltre l'orario di ufficio, ma comunque prima della scadenza del termine, non costituisce ragione di nullità, per il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1217 del 27 maggio 1993
«Il dettato dell'art. 172, sesto comma, c.p.p., secondo cui «il termine per fare dichiarazioni, depositare documenti e compiere altri atti in un ufficio giudiziario si considera scaduto nel momento in cui, secondo i regolamenti, l'ufficio viene...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2090 del 7 luglio 1992
«I termini stabiliti a pena di decadenza possono essere prorogati o sospesi nei casi e modi stabiliti dalla legge (art. 173, secondo comma, c.p.p.). Tra tali casi è ricompreso anche quello sul procedimento incidentale di costituzionalità e dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4987 del 9 febbraio 2012
«L'effettiva conoscenza del procedimento, ai fini della richiesta di restituzione nel termine per l'impugnazione della condanna contumaciale, non può farsi coincidere con quella di un atto posto in essere di iniziativa dalla polizia giudiziaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2226 del 21 gennaio 2011
«Il condannato contumaciale che non abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento ha diritto alla restituzione nel termine per l'impugnazione benché la sentenza di condanna, a suo tempo emessa, sia stata impugnata dal difensore di fiducia e sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7080 del 22 febbraio 2010
«Il rigetto della richiesta di restituzione nel termine per impugnare la sentenza contumaciale, non può essere fondato sul solo fatto che la sentenza sia stata notificata al difensore d'ufficio presso cui egli aveva in precedenza eletto domicilio e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4695 del 3 febbraio 2010
«Deve essere restituito nel termine per impugnare la sentenza contumaciale l'imputato che non abbia avuto conoscenza effettiva del processo a suo carico, nonostante il suo difensore abbia tempestivamente presentato appello avverso la medesima...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36517 del 21 settembre 2009
«Anche in presenza delle modifiche dell'art. 175 c.p.p. introdotte dalla legge n. 60 del 2005, rimane valido il principio secondo cui, ove si deducano vizi determinanti nullità della notifica dell'estratto contumaciale, non può essere avanzata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1461 del 16 gennaio 2009
«In tema di turbative nello svolgimento di manifestazioni sportive, ove l'ordinanza di convalida del provvedimento del Questore venga annullata dalla Corte di cassazione per inosservanza del termine di quarantotto ore, decorrente dalla notifica del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 837 del 13 gennaio 2009
«In tema di restituzione in termine, condizione ostativa alla restituzione è la coesistenza di tutte le condizioni previste dalla legge, ovvero la conoscenza del procedimento, la rinuncia volontaria a comparire e la rinuncia volontaria ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38306 del 7 ottobre 2008
«In tema di restituzione nel termine per l'impugnazione della sentenza contumaciale ai sensi dell'art. 175, comma secondo, c.p.p., non sussiste preclusione alla presentazione della relativa istanza da parte dell'imputato, quando una precedente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16002 del 10 maggio 2006
«Con la novella legislativa entrata in vigore il 24 aprile 2005, oltre a introdurre un'esigenza di “conoscenza effettiva” ai fini dell'articolo 175, comma 2, Codice di procedura penale, ha scelto di privilegiare il ruolo del difensore di fiducia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4445 del 3 febbraio 2006
«La competenza a provvedere sulla richiesta di restituzione nel termine per l'opposizione al decreto penale di condanna spetta al Giudice per le indagini preliminari e non al Giudice del dibattimento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25041 del 8 luglio 2005
«Per «effettiva conoscenza» del provvedimento, ai fini della decorrenza del termine per la richiesta, da parte dell'imputato giudicato in contumacia, di restituzione in termine per la proposizione di impugnazione, deve intendersi la sicura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2547 del 24 gennaio 2004
«La notifica della sentenza contumaciale effettuata mediante consegna al difensore presuppone l'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato e richiede, ai fini della restituzione nel termine, la dimostrazione che il contumace non si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18652 del 17 aprile 2003
«In tema di restituzione in termini, qualora la sentenza contumaciale sia stata ritualmente notificata, il richiedente ha l'onere di provare le ragioni che gli hanno impedito di conoscere il provvedimento da impugnare e la diversa epoca in cui ne è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9088 del 26 febbraio 2003
«Costituisce forza maggiore, ai fini della remissione in termini di cui all'art. 175, comma 1 c.p.p., l'impossibilità di conoscere l'avvenuto deposito della sentenza nel termine previsto dall'art. 544, comma 2, c.p.p. per un'erronea informazione...»