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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6262 del 7 febbraio 2003
«Ove una organizzazione criminale di tipo mafioso richieda ai partecipi la loro definitiva adesione, fino a quando non abiurino o vengano a morte, la perdurante appartenenza al gruppo di persona della quale sia provata l'affiliazione può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14541 del 25 marzo 2004
«In tema di reato di associazione di tipo mafioso, la condotta di concorso cosiddetto «esterno» nel reato consiste in un apporto, apprezzabile per concretezza, specificità e rilevanza, di rafforzamento o di consolidamento dell'associazione o di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48444 del 16 dicembre 2004
«Anche per il concorso esterno in associazione di stampo mafioso scatta la presunzione di pericolosità prevista, dall'art. 275, comma terzo c.p.p., in ordine alle esigenze cautelari, in quanto integra pur sempre una partecipazione nel reato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 552 del 12 gennaio 2004
«L'appartenenza ad un organismo di vertice di un'organizzazione criminale che ha la competenza a deliberare sugli omicidi eccellenti, costituisce un indizio che assume il requisito della gravità nel momento in cui viene dimostrata l'effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6101 del 16 febbraio 2004
«In tema di associazione di stampo mafioso, la permanente «disponibilità» al servizio dell'organizzazione mafiosa a porre in essere attività delittuose, anche se di bassa manovalanza (tagli di alberi, incendi ecc.) ma pur sempre necessarie per il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12238 del 30 marzo 2005
«Il giudice investito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero, anche nel caso in cui ritenga sussistere una causa di non punibilità rilevante ai sensi dell'articolo 129 del c.p.p., non può emettere de plano sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1751 del 21 gennaio 2005
«È configurabile il concorso di persone nell'omicidio preterintenzionale quando vi è la partecipazione materiale o morale di più soggetti attivi nell'attività diretta a percuotere o ledere una persona senza la volontà di ucciderla e vi sia un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45283 del 14 dicembre 2005
«Ai fini della perseguibilità di ufficio di un delitto contro la libertà sessuale, l'operatività della connessione, richiesta dall'art. 609 septies, comma terzo, c.p. tra il reato sessuale e due o più fatti costituenti reato che siano procedibili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46552 del 20 dicembre 2005
«In materia di partecipazione ad associazione di stampo mafioso è ragionevole considerare «imprenditore colluso» quello che è entrato in rapporto sinallagmatico con la cosca tale da produrre vantaggi per entrambi i contraenti, consistenti per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24994 del 19 luglio 2006
«Il delitto di partecipazione ad un'associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico, di cui all'art. 270 bis c.p., è integrato, in presenza di una struttura organizzata sia pure in modo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40643 del 12 dicembre 2006
«L'adesione ad un sodalizio criminoso, che si è formato e ha operato in Italia, integra la partecipazione a un reato commesso nel territorio dello Stato anche qualora l'associato rimanga materialmente sempre all'estero, ove la sua condotta di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26405 del 9 luglio 2007
«È legittima l'ordinanza con cui il Gup rigetta la richiesta presentata dalla parte civile volta ad ottenere l'autorizzazione alla citazione del responsabile civile all'udienza fissata per il patteggiamento, atteso che tale procedimento speciale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34415 del 28 agosto 2008
«Ai fini dell'accertamento del reato di corruzione propria, nelle ipotesi nelle quali la dazione di denaro o di altra utilità in favore del pubblico ufficiale risulti contabilizzata e documentata, è necessaria la prova del pactum sceleris...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10068 del 6 marzo 2009
«In tema di pornografia minorile, la partecipazione di un minore come mero spettatore di esibizioni pornografiche poste in essere in luogo pubblico o aperto al pubblico, integra il delitto di cui all'art. 600 ter, comma primo, c.p., in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29770 del 24 marzo 2009
«In tema di associazione di tipo mafioso, le condotte di partecipazione e di direzione o di organizzazione, se consumate in tempi diversi ma in relazione al medesimo sodalizio criminoso, non integrano due distinti reati in continuazione tra loro,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8738 del 26 febbraio 2009
«L'espressa adesione alla partecipazione ad un "processo camorristico", nel quale sia previsto l'uso di armi da sparo per l'esecuzione della eventuale condanna degli accusati, implica il consenso preventivo all'uso cruento e illimitato delle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24194 del 23 giugno 2010
«La prova della partecipazione all'associazione, stante l'autonomia del reato associativo rispetto ai reati "fine", può essere data con mezzi e modi diversi dalla prova in ordine alla commissione dei predetti, sicché non rileva, a tal fine, il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9091 del 8 marzo 2010
«Rispondono del reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso i soggetti che abbiano assunto il ruolo di "avvicinati", e cioè che, pur non compartecipando ancora al patrimonio di conoscenze dell'organizzazione e non disponendo di potere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15086 del 13 aprile 2011
«La circostanza attenuante della minima partecipazione al fatto non è compatibile con i reati associativi. (Fattispecie relativa al reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16606 del 29 aprile 2011
«Ai fini della configurabilità del reato di partecipazione ad associazione per delinquere (comune o di tipo mafioso), non è sempre necessario che il vincolo si instauri nella prospettiva di una permanenza a tempo indeterminato, e per fini di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46588 del 15 dicembre 2011
«La circostanza attenuante della riparazione del danno non può essere riconosciuta nel caso in cui il rapinatore si sia limitato ad offrire il risarcimento del danno ma non anche la restituzione della refurtiva, recuperata invece dalla polizia.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18797 del 16 maggio 2012
«Nei rapporti tra partecipazione ad associazione mafiosa e mero concorso esterno, la differenza tra il soggetto "intraneus" ed il concorrente esterno risiede nel fatto che quest'ultimo, sotto il profilo oggettivo, non è inserito nella struttura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19943 del 25 maggio 2012
«Il concetto di "appartenenza" ad una associazione mafiosa, richiesto ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione, va distinto da quello di "partecipazione", necessario ai fini dell'integrazione del corrispondente reato: quest'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13506 del 22 marzo 2013
«Integra il delitto di partecipazione ad una associazione mafiosa la condotta di colui che assolve il compito di far circolare ordini ed informazioni tra accoliti detenuti ed accoliti in libertà. (Fattispecie relativa alla moglie del capo di una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18491 del 24 aprile 2013
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, deve escludersi che la semplice esistenza di relazioni di parentela con un esponente dell'associazione costituisca di per sé prova o solo indizio della appartenenza di un soggetto alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28336 del 28 giugno 2013
«L'omissione dell'informazione di garanzia prima dell'adozione del decreto di sequestro preventivo (nella specie funzionale alla confisca per equivalente), ovvero la mancata indicazione degli elementi di essa nello stesso decreto, in caso di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35100 del 14 agosto 2013
«La fattispecie del concorso esterno in associazione di tipo mafioso si atteggia come reato permanente, al pari di quella di partecipazione alla medesima associazione da parte del soggetto organicamente inserito nel sodalizio, fermo restando che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43901 del 25 ottobre 2013
«La prova della partecipazione di un imprenditore ad una associazione per delinquere di stampo mafioso non può essere desunta dal solo fatto che egli si sia reso disponibile a fungere da formale intestatario di una impresa, o di sue quote, a favore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43963 del 28 ottobre 2013
«In tema di associazione per delinquere, la parziale sovrapposizione di soggetti, tempi, territori e oggetto dell'attività criminale organizzata impone al giudice, per affermare la configurabilità di diversi ed autonomi sodalizi, di fornire...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2242 del 20 gennaio 2014
«In tema di misure cautelari, il reato di concorso esterno in associazione mafiosa è assimilabile, ai fini della presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere di cui all'art. 275, comma terzo, c.p.p. alla partecipazione ad...»