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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2974 del 7 novembre 1996
«In tema di persona condannata per errore di nome, qualora il processo si sia svolto nei confronti di persona diversa da quella contro cui si sarebbe dovuto procedere, non può applicarsi la procedura di cui all'art. 130 c.p.p., non potendosi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24443 del 14 luglio 2006
«Gli adempimenti conseguenti all'ordine di ripristinazione degli atti dichiarati falsi, seppure impartito già dal giudice della cognizione, rientrano nelle attribuzioni del giudice dell'esecuzione, che procede con anticipazione delle spese a carico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1354 del 19 maggio 1998
«Esula dai poteri della Cassazione, relativamente al controllo della motivazione del provvedimento impugnato, quello di una nuova e diversa valutazione degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione, giacché tale attività è riservata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 585 del 21 marzo 2000
«In tema di estradizione per l'estero, l'arresto provvisorio è legittimamente eseguito, a parte gli altri presupposti, se ricorre una situazione di urgenza. Ne discende che il presidente della Corte di appello, nel convalidare l'arresto, non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6864 del 18 febbraio 2004
«Non è di ostacolo alla estradizione richiesta dallo Stato albanese, per violazione dei diritti fondamentali, il fatto che nei confronti del soggetto da estradare sia stata pronunciata sentenza di condanna utilizzando, per l'accertamento della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1223 del 26 aprile 1995
«Il potere coercitivo nei confronti della persona della quale è domandata l'estradizione da parte di uno Stato estero non può essere esercitato d'ufficio: gli artt. 714 e 715 c.p.p. hanno espressamente previsto come necessaria la richiesta del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2442 del 20 gennaio 2012
«In tema di riconoscimento delle sentenze penali straniere, l'ambito del controllo sul requisito della non contrarietà ai principi fondamentali dell'ordinamento giuridico dello Stato non riguarda solo il dispositivo, ma deve investire anche la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13775 del 20 settembre 2002
«Con riferimento al canone per l'erogazione dell'acqua potabile ad uso domestico, il corrispondente credito del Comune non trova titolo nella potestà impositiva, benché sia esercitabile con gli strumenti propri delle entrate tributarie (ruolo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4242 del 24 marzo 2003
«Il giudice non può procedere alla liquidazione del danno biologico secondo i principi di cui all'art. 4 del D.L. n. 857 del 1976, conv. nella legge n. 37 del 1977, che si riferisce, nell'ambito dell'azione diretta contro l'assicuratore, al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1872 del 26 febbraio 1993
«Perché il possesso di valori possa ritenersi giustificato e non ricorra, quindi, la contravvenzione di cui all'art. 708 c.p. non occorre che l'imputato fornisca la piena prova della liceità del possesso delle cose di sospetta provenienza, ma si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8614 del 5 ottobre 1982
«Salvo ragioni contrarie che però devono essere, sia pure succintamente indicate, una rilevante riduzione in appello della misura dell'apporto causale del comportamento colposo dell'imputato, ritenuto in primo grado responsabile esclusivo del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10484 del 1 agosto 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli o dei natanti, incombe sul danneggiato che promuova richiesta di risarcimento dei danni nei confronti del Fondo di garanzia ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5914 del 20 aprile 2001
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore o dei natanti, la disposizione di cui all'art. 8 del decreto legge 26 settembre 1978, n. 576 (conv. in legge 24 novembre 1978, n....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24883 del 9 ottobre 2008
«L'interpretazione dell'art. 37 c.p.c., secondo cui il difetto di giurisdizione «è rilevato, anche d'ufficio, in qualunque stato e grado del processo» deve tenere conto dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26086 del 13 dicembre 2007
«L'art. 69, comma 7, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165 (già art. 45, comma 17, del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80), che trasferisce al giudice ordinario le controversie in materie di pubblico impiego privatizzato, fissa il discrimine temporale per il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5725 del 7 marzo 2013
«In caso di eccezione di incompetenza territoriale sollevata con riguardo a persona giuridica, la mancata contestazione in comparsa di risposta - alla quale è da equiparare quella formulata senza motivazione articolata ed esaustiva - della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24903 del 25 novembre 2005
«Nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'attore non ha alcun onere di specificazione del criterio di competenza scelto e delle ragioni per le quali ha ritenuto di incardinare la controversia presso il giudice adito, essendo sufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29580 del 18 dicembre 2008
«In tema di scontro fra veicoli, la relazione fra le controversie che due soggetti, rimasti danneggiati nella qualità di proprietari o trasportati dei veicoli coinvolti, introducano avanti a diversi giudici - ognuno nei confronti degli altri ed...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14670 del 1 ottobre 2003
«Nel quadro della disciplina di cui all'art. 42 c.p.c. — come novellato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353 — non vi è più spazio per una discrezionale, e non sindacabile, facoltà di sospensione del processo, esercitabile dal giudice al di fuori...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 13910 del 23 luglio 2004
«Poiché in sede di regolamento di competenza la Cassazione ha il compito di stabilire il giudice competente indipendentemente dalla motivazione della sentenza impugnata e dalle prospettazioni delle parti, l'omessa motivazione del giudice a quo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15699 del 13 dicembre 2000
«Il solo dispositivo della sentenza con cui il giudice adito in una controversia soggetta al rito del lavoro abbia dichiarato la propria incompetenza è inidonea a far decorrere il termine previsto dall'art. 50, primo comma, c.p.c. per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21704 del 20 ottobre 2011
«Quando la data del deposito di un atto in cancelleria deve risultare dall'annotazione del cancelliere sull'atto medesimo e dal suo inserimento nell'apposito registro cronologico, l'eventuale omissione o assoluta incertezza di tali annotazioni non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14906 del 6 luglio 2011
«La mancanza o l'invalidità della iscrizione nell'albo dei consulenti tecnici non è motivo di nullità della relativa nomina da parte del giudice, la cui scelta è insindacabile in sede di legittimità, così come quella di attenersi, in tutto o in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3487 del 12 febbraio 2009
«Il potere del giudice di merito di riferire alle autorità che esercitano il potere disciplinare sui difensori in caso di violazione del dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità, ovvero di ordinare la cancellazione di espressioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10306 del 4 agosto 2000
«L'articolo 95 c.p.c., nel porre a carico del debitore esecutato le spese sostenute dal creditore procedente e da quelli intervenuti che partecipano utilmente alla distribuzione presuppone che il processo esecutivo si sia concluso e non che si sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2201 del 31 gennaio 2007
«L'art. 810 c.p.c., che disciplina la nomina degli arbitri, non prevede che l'atto con il quale una parte rende noto all'altra l'arbitro o gli arbitri che essa nomina, con invito a procedere alla designazione dei propri, contenga anche la precisa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15086 del 10 settembre 2012
«La decisione della corte d'appello sulla impugnazione del lodo per violazione delle norme di legge in tema d'interpretazione dei contratti può essere censurata con ricorso per cassazione per vizi propri della sentenza medesima e non per vizi del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10264 del 21 novembre 1996
«In sede di ricorso per cassazione avverso la sentenza che ha deciso sull'impugnazione per nullità del lodo arbitrale, la Corte di cassazione non può prendere in esame direttamente il lodo, ma solo la sentenza emessa nel giudizio d'impugnazione....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10924 del 25 luglio 2002
«Il lodo arbitrale costituisce un tutt'uno inscindibile, e nessuna specifica disposizione prescrive che il dispositivo sia formalmente distinto dalla motivazione, e che, a pena di nullità, debba costituire la parte finale della decisione, nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 313 del 15 gennaio 1998
«In tema di requisiti del lodo arbitrale, non sussiste alcuna specifica disposizione normativa che preveda che il dispositivo del lodo sia racchiuso in una parte formalmente distinta dalla motivazione, pertanto, quando il lodo esprima comunque la...»