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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36095 del 31 ottobre 2006
«Non integra il delitto di ingiuria (art. 594, comma secondo, c.p.) la condotta di colui che pronuncia, a mezzo telefono, espressioni offensive nei confronti di una terza persona, senza dare all'interlocutore l'incarico di riferirle al destinatario.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9844 del 8 marzo 2007
«Non integra l'ipotesi di reato di cui all'art. 650 c.p. la condotta di colui che esegue immediatamente la prestazione finale senza eseguire la prescrizione strumentale intermedia imposta dall'autorità amministrativa. (Fattispecie in cui l'ordine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34900 del 8 settembre 2008
«Integra il delitto di tentata estorsione continuata la condotta che si risolva nella reiterazione di minacce rivolte a far desistere il destinatario dall'azione giudiziaria iniziata con la proposizione di una richiesta di sequestro conservativo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37105 del 23 settembre 2009
«Non integra il reato di ingiuria l'espressione "pedofilo" usata in senso scherzoso (in quanto riferita, nel caso di specie, all'atteggiamento mantenuto dal destinatario nei confronti di altra persona più giovane, ma comunque adulta) e pronunciata,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36924 del 13 ottobre 2011
«È legittimato, in quanto persona offesa, alla proposizione della querela per il reato di false comunicazioni sociali il socio, sia pure di minoranza, che è destinatario delle comunicazioni medesime, avendo il diritto di ricevere un'informazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9362 del 26 febbraio 2014
«E' configurabile il tentativo del delitto di minaccia, quando il reato può essere commesso mediante un processo esecutivo frazionabile (Fattispecie in cui la lettera minatoria, contenente un proiettile, è stata intercettata prima di giungere al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32251 del 22 luglio 2015
«L'avviso di fissazione dell'udienza camerale nel giudizio di appello non deve obbligatoriamente essere tradotto nella lingua del destinatario quando questi sia uno straniero che non conosce la lingua italiana, non contenendo il suddetto avviso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 51576 del 2 dicembre 2016
«Il delitto di rapina impropria concorre con quello di resistenza a pubblico ufficiale, qualora la violenza è strumentale al conseguimento dell'impunità e la qualità del destinatario della violenza è nota al soggetto agente. (Fattispecie in cui gli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51613 del 2 dicembre 2016
«Ai fini della configurabilità del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, quale ora previsto dall'art. 341 bis c.p., per un verso, l'obiettiva capacità offensiva di determinate espressioni verbali non può dirsi elisa dalla facilità e dalla...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 1406 del 7 marzo 2013
«Il ritardo nell'emanazione di un atto amministrativo è elemento sufficiente per configurare un danno ingiusto, con conseguente obbligo di risarcimento, nel caso di procedimento amministrativo lesivo di un interesse pretensivo dell'amministrato,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2457 del 25 maggio 2017
«L'obbligo di motivazione dei provvedimenti amministrativi è inteso dalla consolidata giurisprudenza di questo Consiglio di Stato secondo una concezione sostanziale/funzionale, nel senso che esso è da intendersi rispettato quando l'atto reca...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3235 del 11 giugno 2013
«L'onere motivazionale che grava in capo alla P.A. rinviene la sua giusta misura nell'esigenza che il destinatario del provvedimento sia messo in grado di percepire quali siano le ragioni che hanno portato al diniego dell'istanza proposta....»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 36 del 10 gennaio 2007
«L'art. 7 della legge sul procedimento è espressione di un principio generale dell'ordinamento giuridico, avente la finalità di assicurare piena visibilità all'azione amministrativa nel momento della sua realizzazione e di garantire nello stesso...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3051 del 17 giugno 2015
«È legittimo l'ordine di sospensione lavori e contestuale demolizione di manufatti abusivi che non sia stato preceduto dalla preventiva comunicazione ai soggetti interessati dell'avvio del procedimento ex artt. 7 e segg. della legge n. 241 del...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4470 del 9 settembre 2013
«In tema di ordine di demolizione di opere edilizie abusive, non occorre la comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 L. 7 agosto 1990 n. 241, trattandosi di atto dovuto e rigorosamente vincolato, con riferimento al quale non...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3151 del 15 maggio 2019
«La cauzione provvisoria è prevista dall'art. 93 D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e consiste in una garanzia per gli obblighi assunti dagli operatori economici in relazione ad una partecipazione ad una gara di appalto, ivi compresi, naturalmente, la...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1468 del 9 marzo 2011
«Con riferimento alla forma, in disparte quanto previsto dal comma 3, si è detto che ove non sia possibile la comunicazione diretta in mani del destinatario dell'avviso di avvio del procedimento, l'amministrazione può avvalersi del servizio postale...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3861 del 16 giugno 2009
«Il soggetto nei cui confronti il provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo sia destinato a produrre effetti diretti, infatti, non solo deve essere destinatario della comunicazione di avvio del procedimento, ma ha pieno diritto di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 29 luglio 2011
«La principale caratteristica della d.i.a. risiede nella sostituzione dei tradizionali modelli provvedimentali autorizzatori con un nuovo schema ispirato alla liberalizzazione delle attività economiche private consentite dalla legge in presenza dei...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1622 del 11 marzo 2019
«Un atto non provvedimentale adottato dall'ANAC ai sensi dell'art. 211 del D.Lgs. n. 50 del 2016, pur non essendo idoneo ex se ad arrecare un vulnus diretto ed immediato nella sfera del destinatario, lo diviene se e nella misura in cui integri la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1978 del 2 maggio 2017
«I provvedimenti con effetti limitativi, per i quali l'art. 21 bis L. n. 241 del 1990 prevede la c.d. ricettizietà, sono solo quelli in cui la limitazione della sfera giuridica del privato è il risultato immediato dell'effetto diretto prodotto dal...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5582 del 2 novembre 2012
«Ai sensi dell'art. 21 bis L. 7 agosto 1990 n. 241, il quale prevede che i provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati acquistano efficacia nei confronti di ciascun destinatario con la comunicazione del pubblico dipendente, è...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 2644 del 16 settembre 2010
«Il provvedimento di accettazione delle dimissioni, così come tutti gli atti con effetti negativi sul destinatario, ha natura recettizia, che non impedisce la revoca della domanda di collocamento a riposo se antecedente alla comunicazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5539 del 6 novembre 2008
«Il testo unico espropriazioni (D.P.R. n. 327 del 2001) prevede che, ai sensi dell'art. 13 e ai fini del rispetto del termine apposto per impedire l'inefficacia della dichiarazione di pubblica utilità, è richiesta la sola emanazione o adozione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4860 del 21 agosto 2006
«La notificazione di un atto amministrativo al suo destinatario non incide sull'esistenza o sulla validità dello stesso, con la conseguenza che un atto non è nullo o illegittimo per il solo fatto della mancata comunicazione integrale da parte...»
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Commissione Tributaria Regionale Per Il Lazio, sentenza n. 1064 del 20 febbraio 2018
«Il lavoratore dipendente sostituito per il quale il datore di lavoro, in qualità di sostituto d’imposta, ha omesso il versamento delle ritenute IRPEF operate sul suo reddito di lavoro dipendente non può essere destinatario, neppure quale obbligato...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4534 del 13 luglio 2010
«Le fattispecie di "revoca-sanzione" o "revoca-decadenza", mediante le quali l'amministrazione può disporre, nei casi previsti dal legislatore, il ritiro di un provvedimento favorevole come specifica conseguenza della condotta del destinatario,...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 416 del 1 febbraio 2007
«La carenza di legittimazione del soggetto che effettua la convocazione di un organo collegiale non comporta l'inesistenza dell'atto prodromico volto alla manifestazione della volontà dell'organo stesso, essendo in tal caso comunque configurabile...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3431 del 21 giugno 2007
«L'omessa comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'invalidità del relativo provvedimento ove il contributo partecipativo del privato non sarebbe stato comunque idoneo a determinare un esito diverso.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2789 del 9 giugno 2017
«Il concetto di ragionevole termine entro il quale, a mente dell' art. 21 nonies L. n. 241 del 1990, la Pubblica Amministrazione può agire in via di autotutela, non può connotarsi che in relazione alla natura dei provvedimenti oggetto del potere di...»