-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12111 del 3 dicembre 1987
«La figura del concorso anomalo di cui all'art. 116 c.p. non è compatibile con il delitto di omicidio preterintenzionale, posto che in esso l'evento morte non è voluto, in ipotesi, da nessuno dei concorrenti.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6419 del 11 febbraio 2008
«In tema di getto pericoloso di cose, poiché è configurabile il concorso formale tra il reato di cui all'art. 674 c.p. e le norme speciali in materia ambientale, non sussiste rapporto di specialità tra la predetta fattispecie penale e la norma di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13456 del 2 aprile 2007
«Nel caso in cui la sospensione condizionale della pena sia stata subordinata al risarcimento del danno o alla eliminazione delle conseguenze del reato, il termine per la esecuzione decorre dal passaggio in giudicato della sentenza, atteso che non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18791 del 29 aprile 2013
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, riconoscendo la continuazione o il concorso formale tra più reati giudicati, determina la pena da eseguire incide sul trattamento sanzionatorio, ma non sulla decorrenza della prescrizione delle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 24 giugno 1997
«L'art. 172, comma sesto, c.p. dispone che nel caso di concorso di reati si ha riguardo, per l'estinzione della pena, a ciascuno di essi, anche se le pene sono state inflitte con la medesima sentenza. Ne consegue che, in caso di reato continuato,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5397 del 10 febbraio 2010
«L'efficacia estintiva dell'indulto, in caso di concorso di reati, alcuni dei quali sono d'ostacolo alla concessione della detenzione domiciliare, va riferita in primo luogo, proprio al fine della concessione della detenzione domiciliare, alle pene...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12709 del 25 marzo 2008
«In tema di indulto, la regola stabilita nell'art. 174, comma secondo, c.p., secondo la quale, nel concorso di reati, l'indulto si applica una volta sola, dopo cumulate le pene, secondo le norme concernenti il concorso di reati, opera solo alla...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19339 del 5 giugno 2006
«La regola di cui all'art. 174, comma terzo c.p. — che stabilisce che in caso di concorso di reati l'indulto si applica una sola volta dopo aver cumulato le pene — opera solo alla condizione che tutte le pene siano condonabili, giacchè nessuna...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2425 del 3 agosto 1992
«La disposizione dell'art. 174, secondo comma, c.p. ha lo scopo di impedire, in caso di concorso di reati, il superamento dei limiti di legge mediante reiterazione o moltiplicazione del condono e si riferisce soltanto al cumulo delle pene...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1123 del 19 marzo 1996
«Il disposto del secondo comma dell'art. 174 c.p., che stabilisce che il condono si applica, nel concorso di più reati, una sola volta dopo cumulate le pene (cumulo materiale, non giuridico), va inteso con riferimento alle pene condonabili, non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5470 del 27 febbraio 1999
«In sede di pronuncia su una domanda di riabilitazione, la personalità dell'istante va verificata alla luce di tutto quanto accaduto nel periodo intermedio fra quello del fatto per il quale è pronuncia negativa (sia essa di condanna o di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32352 del 22 luglio 2014
«Ai fini della sussistenza del reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale non è necessaria l'esistenza di un nesso causale tra i fatti di distrazione ed il successivo fallimento.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 390 del 4 settembre 1996
«In tema di concorso fra misure di sicurezza e misure di prevenzione, mentre l'art. 10 L. 27 dicembre 1956, n. 1423, disciplina i rapporti fra la sorveglianza speciale «semplice» e la misura di sicurezza della libertà vigilata, accordando la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5580 del 15 novembre 1995
«Ai fini dell'applicazione dell'ultimo comma dell'art. 240 c.p. — in base al quale la confisca obbligatoria prevista dal comma 2 della medesima disposizione non si applica a quelle cose che appartengono a persona estranea al reato quando la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3792 del 31 gennaio 2001
«In tema di confisca del mezzo di trasporto utilizzato per i reati di agevolazione dell'immigrazione clandestina, la mancata riproduzione, nel testo dell'art. 2 comma 1, D.L.vo n. 113 del 1999 — il quale ha sostituito l'art. 12, comma 4, D.L.vo n....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3118 del 31 luglio 1991
«La confisca, come misura di sicurezza patrimoniale, è applicabile anche nei confronti di soggetti (quali le società) sforniti di capacità penale. L'estraneità al reato esige che la persona cui le cose appartengono non abbia partecipato con...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11382 del 5 novembre 1987
«I reati di assistenza ai partecipi di cospirazione o di banda armata e quello di favoreggiamento personale si differenziano, oltre che per la diversa natura del bene giuridico offeso, anche per la diversità sia dei presupposti, quanto del soggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6169 del 27 maggio 1995
«Il reato di concussione non è escluso dal fatto che il p.u. sia solo un componente di un organo collegiale, poiché anche la partecipazione alle risoluzioni collegiali è esercizio di attività di pubblico ufficiale.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 506 del 9 gennaio 2009
«È configurabile il concorso nel reato di concussione anche nei confronti di chi si ponga come tramite di una proposta concussiva nei confronti della vittima nella piena consapevolezza di tutte le circostanze del fatto.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42795 del 17 novembre 2008
«Risponde del delitto di concorso in concussione l'estraneo, libero professionista, che non si limiti a farsi portavoce presso la vittima, sua cliente, della richiesta di denaro e a rappresentare le possibili conseguenze negative degli...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4437 del 10 aprile 1992
«La vittima della concussione verso cui venga esercitata una mera vis compulsiva è ugualmente responsabile del fatto reato cui venga costretto o determinato, non ricorrendo le ipotesi né del costringimento fisico né dello stato di necessità da cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1252 del 20 gennaio 2004
«Nel caso che il pubblico ufficiale ponga in essere una condotta contraria ai doveri del suo ufficio, dietro consegna o promessa di denaro od altra utilità, e con tale condotta aiuti taluno, dopo che fu commesso un delitto punito con sanzione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38698 del 22 novembre 2006
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 319 bis c.p. (avere conferito pubblici impieghi, stipendi o pensioni o stipulato contratti interessanti la P.A. di appartenenza) si applica anche ai dirigenti di aziende municipalizzate in relazione ai...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3869 del 28 gennaio 2009
«Commette il reato di concussione il primario di un reparto di un pubblico ospedale che, pur non facendo parte della commissione giudicatrice di un concorso bandito per la copertura di posti di organico del reparto stesso, utilizzi illecitamente la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1762 del 29 aprile 1999
«È configurabile, nel medesimo fatto ascritto ad ufficiale della Guardia di Finanza, il concorso formale tra concussione e delitto di collusione con estraneo in frode alla Finanza, in quanto diversi sono i beni protetti dalle rispettive norme...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1843 del 17 gennaio 2012
«È configurabile il concorso tra il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e quello di bancarotta fraudolenta per distrazione. (Fattispecie relativa al delitto previsto dall'art. 11 D.L.vo n. 74 del 2000 nella formulazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3669 del 22 marzo 2000
«Integra gli estremi del rato di rivelazione di segreto di ufficio la comunicazione, da parte di un membro della commissione esaminatrice di un pubblico concorso, di elementi diretti a far conoscere anticipatamente, a uno o più concorrenti, con...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51691 del 11 dicembre 2014
«Integra gli estremi del reato di rivelazione di segreto di ufficio la comunicazione, da parte di un membro della commissione esaminatrice di un pubblico concorso, di elementi diretti a far conoscere anticipatamente, a uno o più concorrenti, con...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30968 del 30 luglio 2007
«In tema di rivelazione di segreti d'ufficio, risponde del reato a titolo di concorso con l'autore principale il direttore responsabile di un sito internet ove sia stata effettuata la pubblicazione di un atto amministrativo a carattere riservato....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11877 del 13 marzo 2003
«L'art. 328 c.p. disciplina due distinte ipotesi di reato: nella prima il delitto si perfeziona con la semplice omissione del provvedimento di cui si sollecita la tempestiva adozione, incidente su beni di valore primario (giustizia, sicurezza...»