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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 13078 del 23 giugno 2016
«Nel procedimento di falso, l'idoneità di una scrittura privata alla funzione di comparazione richiede non già il dato negativo della mancanza di un formale disconoscimento nei tempi e nei modi di cui agli artt. 214 e 215 cod. proc. civ., bensì...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 12254 del 23 giugno 2020
«L'obbligatorietà dell'intervento del pubblico ministero, nel caso del giudizio di falso ai sensi dell'art. 221, ultimo comma, c.p.c., impone la comunicazione della pendenza della causa, per metterlo in grado d'intervenire, mentre la concreta...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 988 del 20 gennaio 2021
«In tema di querela di falso, benché la norma affidi all'istruttore il giudizio sulla rilevanza processuale dell'atto inciso dalla querela e sull'ammissibilità della proposizione della stessa, non è precluso al collegio il riesame dei presupposti...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15703 del 4 giugno 2021
«Nell'ambito di un sub-procedimento sostanzialmente deformalizzato qual è quello con cui si propone querela di falso in via incidentale, non è configurabile una preclusione alla possibilità di articolare mezzi di prova sia perché non è applicabile...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 38626 del 6 dicembre 2021
«L'interrogatorio formale reso in un processo con pluralità di parti, essendo volto a provocare la confessione giudiziale di fatti sfavorevoli alla parte confitente e favorevoli al soggetto che si trova, rispetto ad essa, in posizione antitetica e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30529 del 19 dicembre 2017
«In assenza di confessione l'efficacia probatoria delle dichiarazioni rese dalla parte in sede di interrogatorio formale è soggetta al libero apprezzamento del giudice, il quale ben può ponderarne la consistenza alla luce e nel necessario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8804 del 10 aprile 2018
«In tema di prova della simulazione di contratti di compravendita di immobili, che esigono la forma scritta "ad substantiam", è ammissibile l'interrogatorio formale tra le parti, in quanto sia diretto a provocare la confessione del soggetto cui è...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 9436 del 18 aprile 2018
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 10157 del 27 aprile 2018
«Il principio secondo cui il provvedimento di rinvio d'ufficio di un'udienza istruttoria non deve essere notificato alla parte contumace, non prevedendolo l'art. 292 c.p.c. né l'art. 82, comma 3, disp. att. c.p.c., trova applicazione anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 19264 del 19 luglio 2018
«In tema di giuramento decisorio, non comportano nullità la mancata verbalizzazione della formula e l'omessa pronuncia della parola "giuro", atteso che detta nullità, ipotizzabile solo nei casi tipizzati dalla legge a norma dell'art. 156 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 17981 del 28 agosto 2020
«In sede di assunzione della prova testimoniale, il giudice del merito non è un mero registratore passivo di quanto dichiarato dal testimone, ma un soggetto attivo partecipe dell'escussione, al quale l'ordinamento attribuisce il potere-dovere, non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3144 del 11 febbraio 2020
«L'integrazione "ex officio" delle prove testimoniali, ai sensi dell'art. 257, comma 1, c.p.c., è espressione di una facoltà discrezionale, esercitabile dal giudice quando ritenga che, dalla escussione di altre persone, non indicate dalle parti, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 30506 del 22 novembre 2019
«Nel giudizio di rendiconto promosso nei confronti del soggetto obbligato alla presentazione del conto al fine di ottenere il pagamento del saldo di gestione, tale soggetto è tenuto, a prescindere dalla sua formale funzione di convenuto, a fornire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19991 del 14 novembre 2012
«In tema di rendimento dei conti, la disposizione dell'art. 264 cod. proc. civ., secondo la quale la parte che impugna il conto deve specificare le partite che intende contestare, è applicabile solo nel caso in cui il conto sia reso nella forma e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21090 del 3 novembre 2004
«Nel giudizio di rendiconto promosso nei confronti del soggetto obbligato alla presentazione del conto al fine di ottenere il pagamento del saldo di gestione, tale soggetto è tenuto, a prescindere dalla sua formale funzione di convenuto, a fornire...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1551 del 26 gennaio 2006
«L'acquiescenza del soccombente, che costituisce ostacolo alla proposizione dell'impugnazione ex art. 329 cod. proc. civ., ove non risulti da un'accettazione espressa della pronuncia giudiziale o da una formale rinuncia a sottoporla a gravame, può...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 21706 del 26 agosto 2019
«L'opponente a decreto ingiuntivo che intenda chiamare in causa un terzo non può direttamente citarlo per la prima udienza ma deve chiedere al giudice, nell'atto di opposizione, di essere a ciò autorizzato in quanto, per effetto dell'opposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12252 del 25 maggio 2007
«È ammissibile nel giudizio di cassazione la riunione di procedimenti relativi a cause connesse pendenti davanti allo stesso giudice, atteso che il principio posto dall'art 273 cod. proc. civ. ha carattere generale e può valere anche in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28461 del 19 dicembre 2013
«In tema di espropriazione immobiliare, nel caso in cui ad un primo pignoramento invalido ne segua, tra le stesse parti, un altro valido, la riunione tra le due procedure esecutive comporta che l'attività prevista dell'art. 567, secondo comma, cod....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15094 del 31 maggio 2019
«Tra la domanda di concordato preventivo e l'istanza di fallimento ricorre un rapporto di continenza, che impone la riunione dei relativi procedimenti ai sensi dell'art. 273 c.p.c.; tuttavia l'omessa riunione non determina alcuna nullità, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 28467 del 19 dicembre 2013
«Nel caso di cumulo di domande a seguito di riunione di cause, la sentenza che decida solo alcune di esse, disponendo l'ulteriore istruzione in ordine alle altre, ha natura di sentenza non definitiva ove manchi una pronuncia sulle spese o non sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10242 del 19 aprile 2021
«Ai fini dell'individuazione della natura definitiva o non definitiva di una sentenza che abbia deciso su una delle domande cumulativamente proposte dalle parti stesse, deve aversi riguardo agli indici di carattere formale desumibili dal contenuto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13630 del 4 giugno 2010
«In fattispecie regolate dalle norme del codice di rito anteriori alla riforma di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, l'ordinanza collegiale che, per qualsiasi ragione, rimette la causa dinnanzi all'istruttore determina la riapertura della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9322 del 20 aprile 2010
«L'esercizio del potere di disporre la rinnovazione dell'esame dei testimoni previsto dall'art. 257 cod. proc. civ., esercitabile anche nel corso del giudizio di appello in virtù del richiamo contenuto nell'art. 359, involge un giudizio di mera...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4986 del 28 febbraio 2011
«In tema di regolamento di competenza, anche dopo il mutamento della forma della decisione sulla competenza per effetto della l. 18 giugno 2009 n. 69, la decisione affermativa della competenza presuppone sempre la rimessione in decisione della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8693 del 3 maggio 2016
«Nell'esecuzione in forma specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita, l'esecutività provvisoria, ex art. 282 c.p.c., della sentenza costitutiva emessa ai sensi dell'art. 2932 c.c., è limitata ai capi della decisione che sono...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 25541 del 12 novembre 2020
«Nel caso in cui ad un provvedimento integralmente e ritualmente formato risulti, per un mero disguido materiale, affogliato di seguito alla sua ultima pagina la copia del dispositivo riferibile ad una diversa causa, in calce alla quale sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 13854 del 20 maggio 2021
«In sede di procedura di correzione di errore materiale, la modifica della statuizione sulle spese legali quale conseguenza della correzione della decisione principale cui detta statuizione accede è ammissibile, in quanto coerente con i principi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3601 del 20 febbraio 2006
«Il giudice di merito è libero di attingere il proprio convincimento da quelle prove o risultanze di prove che ritenga più attendibili ed idonee alla formazione dello stesso, essendo sufficiente, ai fini della congruità della motivazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 19952 del 23 settembre 2020
«Il mancato esercizio, da parte del Consiglio di Stato, del potere di sospendere il giudizio, ai sensi dell'art. 295 c.p.c. (applicabile al processo amministrativo per il rinvio contenuto nell'art. 79, comma 1, c.p.a.) non integra una violazione...»