-
Corte costituzionale, sentenza n. 406 del 7 aprile 1988
«è illegittimo, per violazione dell'art. 42 cost., l'art. 1 l. 14 giugno 1974, n. 270, nella parte in cui non prevede che il valore di riferimento da esso prescelto per la determinazione del canone enfiteutico, e quindi del capitale di...»
-
Corte costituzionale, sentenza n. 160 del 20 maggio 2008
«L'acquisto della proprietà di costruzioni anteriori al 1941 mediante affrancazione dovrà essere effettuato ad un prezzo adeguato alla realtà economica. La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli artt. 5 e 6 della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 10169 del 27 aprile 2018
«Ai fini della costituzione convenzionale di una servitù prediale non si richiede l'uso di formule sacramentali o di espressioni formali particolari, essendo sufficiente che dall'atto scritto si desuma la volontà delle parti di costituire un...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 5061 del 25 febbraio 2020
«In tema di condominio negli edifici, il sindacato dell'autorità giudiziaria sulle delibere assembleari è limitato ad un riscontro di legittimità della decisione, avuto riguardo all'osservanza delle norme di legge o del regolamento condominiale...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 1034 del 19 gennaio 2005
«In tema di IRPEF, l'art. 4, lett. a), secondo periodo, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (periodo aggiunto dall'art. 26 del D.L. 2 marzo 1989, n. 69, convertito nella legge 27 aprile 1989, n. 154), stabilisce chiaramente che tra i redditi...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3866 del 24 febbraio 2005
«In tema di IRPEF, i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge vanno imputati, per l'intero ammontare, al coniuge percipiente, ai sensi dell'art. 26 del D.L. 2 marzo 1989, n. 69 (convertito nella legge 27 aprile 1989, n. 154), il cui comma...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9393 del 6 maggio 2005
«Con riguardo ad un edificio in condominio ed all'installazione d'apparecchi per la ricezione di programmi radiotelevisivi, il diritto di collocare nell'altrui proprietà antenne televisive, riconosciuto dagli artt. 1 e 3 legge 6 maggio 1940, n. 554...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8099 del 22 maggio 2003
«In tema di determinazione del reddito d'impresa e con riguardo a debiti in valuta estera, in virtù dell'applicazione retroattiva - ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. 4 febbraio 1988, n. 42 - delle disposizioni dettate dal D .P.R. 22 dicembre 1986,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3904 del 11 gennaio 1995
«L'amministrazione delle finanze che rettifichi il reddito del contribuente, recuperando a tassazione somme indicate dallo stesso tra gli oneri deducibili, non è tenuta a fornire la prova delle circostanze di fatto, sulle quali si basa il nuovo...»
-
Corte costituzionale, ordinanza n. 178 del 27 maggio 1996
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 10, comma 1, lettera c), del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, censurato, in riferimento agli artt. [[n3ost]] e [[[n53cost]] Cost., nella parte in cui non prevede, ai...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20784 del 14 ottobre 2016
«In tema d'IRPEF, il contributo integrativo di cui all'art. 8, comma 3, del D.Lgs. n. 103 del 1996 a favore delle casse o enti di previdenza competenti (nella specie, a favore dell'ente gestore della previdenza obbligatoria degli attuari, chimici,...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7390 del 15 marzo 2019
«La decorrenza del termine di decadenza di cui all'art. 38 del D.P.R. n. 602 del 1973 per l'esercizio del diritto al rimborso delle imposte sui redditi dal momento del versamento opera anche qualora l'imposta sia pagata sulla base di una norma in...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6911 del 7 maggio 2003
«In tema di determinazione del reddito dei fabbricati, l'art. 35 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 597 (ora art. 35 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), là dove stabilisce che "il reddito lordo effettivo è costituito dai canoni di locazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 28763 del 30 novembre 2017
«La partecipazione ad un'assemblea condominiale di un soggetto estraneo ovvero privo di legittimazione non si riflette sulla validità della sua costituzione e delle decisioni in tale sede assunte, sempre che tale partecipazione non abbia influito...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6735 del 10 marzo 2020
«Per l'atto di approvazione delle tabelle millesimali e per quello di revisione delle stesse, è sufficiente la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136, comma 2, c.c., ogni qual volta l'approvazione o la revisione avvengano con funzione...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 10847 del 8 giugno 2020
«In tema di impugnazione delle delibere condominiali, la sostituzione della delibera impugnata con altra adottata dall'assemblea in conformità della legge, facendo venir meno la specifica situazione di contrasto fra le parti, determina la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2127 del 29 gennaio 2021
«L'efficacia preclusiva e precettiva del giudicato di annullamento di una delibera condominiale è meramente negativa, in quanto essa pone soltanto un limite all'esercizio dell'attività di gestione dell'assemblea, impedendole di riapprovare un atto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 4839 del 19 febbraio 2019
«Ai sensi dell'art. 35 c. nav., la sdemanializzazione dei beni del demanio marittimo non può avvenire "per facta concludentia", ma solo per legge o mediante l'adozione, ad opera dell'autorità competente, di un formale provvedimento che ha efficacia...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5087 del 5 marzo 2014
«Ai fini della disciplina del possesso e dell'usucapione, l'azienda, quale complesso dei beni organizzati per l'esercizio dell'impresa, deve essere considerata come un bene distinto dai singoli componenti, suscettibile di essere unitariamente...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 6029 del 28 febbraio 2019
«In tema di possesso "ad usucapionem", con il rinvio fatto dall'art. 1165 c.c. all'art. 2943 c.c. la legge elenca tassativamente gli atti interruttivi, sicché non è consentito attribuire tale efficacia ad atti diversi da quelli stabiliti dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25292 del 16 dicembre 2015
«La responsabilità per fatto lecito dannoso non ha carattere eccezionale poiché l'espressione «ordinamento giuridico» che accompagna, nell'art. 1173 c.c., il riferimento alla terza specie di fonti delle obbligazioni, ossia quelle che derivano «da...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 29711 del 29 dicembre 2020
«La cosiddetta responsabilità "da contatto sociale", soggetta alle regole della responsabilità contrattuale, pur in assenza d'un vincolo negoziale tra danneggiante e danneggiato, è configurabile non in ogni ipotesi in cui taluno, nell'eseguire un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 33428 del 17 dicembre 2019
«In base alla regola di correttezza posta dall'art. 1175 c.c., l'obbligazione del debitore si estingue a seguito della mancata tempestiva presentazione all'incasso dell'assegno bancario da parte del creditore, che in tal modo, viene meno al suo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3694 del 13 febbraio 2020
«La buona fede oggettiva, in funzione integrativa del contenuto del contratto, impone alle parti di porre in essere comportamenti comunque rientranti, secondo la legge, gli usi e l'equità, nello spettro complessivo della prestazione pattuita. Ne...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 410 del 27 gennaio 1977
«L'art. 8, comma 1, legge 1 dicembre 1970 n. 898, sulla disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, il quale consente al giudice di imporre idonea garanzia, reale o personale, a carico del coniuge tenuto agli adempimenti patrimoniali di cui...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 26957 del 15 novembre 2017
«In materia di danno ambientale, a vantaggio del cessionario del fondo inquinato - il quale esegue le opere di bonifica (essendo altrimenti tenuto a rispondere del danno cagionato dalla propria dante causa ex art. 14 d.lgs. n. 22 del 1997) e così...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11203 del 24 aprile 2019
«Nel caso di occupazione illegittima di un immobile il danno subito dal proprietario non può ritenersi sussistente "in re ipsa", atteso che tale concetto giunge ad identificare il danno con l'evento dannoso ed a configurare un vero e proprio danno...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14268 del 25 maggio 2021
«Nel caso di occupazione illegittima di un immobile il danno subito dal proprietario non può ritenersi sussistente "in re ipsa", atteso che tale concetto giunge ad identificare il danno con l'evento dannoso ed a configurare un vero e proprio danno...»
-
Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 5574 del 8 marzo 2018
«La retrocessione dei beni espropriati attua, nel concorso delle condizioni previste dalla legge, un nuovo trasferimento di proprietà, con efficacia "ex nunc" del bene espropriato e non utilizzato dall'espropriante, in conseguenza dell'esercizio...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15408 del 6 luglio 2006
«Ai sensi dell'art. 66 della legge cambiaria e dell'art. 58 della legge assegno, l'emissione o la trasmissione del titolo di credito non fa venir meno i diritti e le azioni derivanti dal rapporto causale sottostante, salvo che si dimostri che vi...»