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Corte costituzionale, sentenza n. 126 del 1 giugno 2016
«Non è fondata la questione di legittimità costituzionale - sollevata in riferimento agli artt. 2, 3, 9, 24 e 32 della Costituzione, nonché al principio di ragionevolezza - dell'art. 311, comma 1, del decreto legislativo 3...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19253 del 9 settembre 2010
«Il legislatore, nell'attribuire alla giurisdizione amministrativa esclusiva le controversie attinenti alla complessiva azione di gestione dei rifiuti, ha, innanzitutto, individuato una particolare materia, rappresentata dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 29082 del 11 novembre 2019
«Non è configurabile l'eccesso di potere giurisdizionale da parte del giudice speciale, censurabile in Cassazione, quando sia contestato un "error in procedendo", per avere il Consiglio di Stato revocato una sentenza in totale assenza dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13230 del 6 giugno 2007
«Le controversie relative all’impugnazione del provvedimento con cui l’ente proprietario della strada ordina, ai sensi dell’art. 23, comma 13-quater, d.lgs. n. 285 del 1992 (nuovo codice della strada), introdotto dall’art. 30 della legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9493 del 19 luglio 2000
«La confisca amministrativa del veicolo, prevista dall’art. 3, comma settimo, del c.d.s. per l’ipotesi di circolazione di esso prima del rilascio della relativa carta di circolazione, è dal legislatore collegata ad una violazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4650 del 10 aprile 1976
«Il legislatore non ha posto limiti di tempo o di luogo per le esercitazioni di guida, che possono avvenire in qualunque ora ed in qualunque luogo, anche diverso e lontano da quello di residenza dell’allievo conducente e della persona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12399 del 25 maggio 2006
«L’art. 126, comma 7, cod. strad., nel testo modificato dall'art. 19, comma terzo, del d.lgs. n. 507 del 1999, dopo aver stabilito la sanzione pecuniaria per chi guida con patente la cui validità sia scaduta, dispone che alla violazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3936 del 13 marzo 2012
«Nelle sanzioni amministrative conseguenti a violazioni del codice della strada, che comportino la previsione dell’applicazione accessoria della decurtazione dei punti, ex art. 126-bis c.d.s. — che deve essere necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21267 del 8 ottobre 2014
«In tema di sanzioni amministrative conseguenti alla violazione dei limiti di velocità previsti dall’art. 142 del codice della strada, il legislatore non ha previsto alcuna decadenza dell’omologazione rilasciata per l’apparecchiatura di controllo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 860 del 12 aprile 1994
«Poiché la rilevazione, a mezzo di strumenti elettronici (cosiddetti «clip»), della presenza di apparecchiature, in funzione, di misurazione della velocità dei veicoli non è condotta inquadrabile in alcuna ipotesi di reato, non ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 376 del 10 gennaio 2008
«Il disposto del comma 1 dell’art. 4 del d.l. n. 121 del 2002, convertito, con modificazioni, nella legge n. 168 del 2002, integrato con la previsione del comma 2 dello stesso art. 4 — che indica, per le strade extraurbane secondarie...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 168 del 11 gennaio 2012
«L’utilizzo degli autoveicoli per il trasporto delle persone invalide, in possesso dello specifico contrassegno, non esime dal rispetto dei divieti imposti dall’art. 158 codice della strada (nella specie, il divieto di fermata e sosta su...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1272 del 22 gennaio 2008
«Anche coloro che utilizzano gli autoveicoli per il trasporto delle persone invalide, in possesso dello specifico contrassegno, devono rispettare i divieti imposti dall’art. 158 d.lgs. (nella specie il divieto di fermata e sosta su...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18617 del 28 agosto 2006
«Alla condotta contemplata dall'art. 186 del codice della strada, consistente nella guida di autoveicolo in stato di ebbrezza, che costituisce fatto penalmente rilevante, può conseguire, ai sensi della stessa disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6382 del 19 marzo 2007
«In materia di violazioni al codice della strada, il cd. «pagamento in misura ridotta» di cui all’art. 202 c.d.s., corrispondente al minimo della sanzione comminata dalla legge, da parte di colui che è indicato nel processo verbale di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11006 del 3 novembre 1994
«La guida di veicolo con patente materialmente ritirata perché scaduta di validità è stata espressamente prevista come reato solo a seguito della modifica che il d.lgs. 10 settembre 1993, n. 360 ha apportato all’art. 216, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3435 del 15 aprile 1997
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 218 e 224 cod. strad., sollevata con riferimento al criterio di ragionevolezza contenuto nell’art. 3 Cost., nella parte in cui non prevedono — a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 57202 del 21 dicembre 2017
«In tema di circolazione stradale con la sentenza di patteggiamento il giudice deve disporre la sospensione della patente di guida, trattandosi di sanzione amministrativa accessoria e non di pena accessoria, e non potendosi fare...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14504 del 8 aprile 2016
«La diminuzione fino ad un terzo della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, prevista dall’art. 222, comma secondo-bis, cod. strada, deve ritenersi limitata alla sola ipotesi di patteggiamento per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34712 del 10 agosto 2015
«In caso di incidente stradale con danno alle persone, la polizia giudiziaria può procedere all’arresto facoltativo fuori flagranza del conducente che non ha ottemperato all’obbligo di fermarsi, in relazione al reato previsto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7629 del 14 agosto 1997
«La pensione di invalidità e gli assegni ad essa connessi, inclusa la indennità di accompagno e di superinvalidità, avendo natura di reddito imponibile vanno compresi nel reddito utile per la determinazione dell'importo dell'assegno di divorzio,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3153 del 30 marzo 1994
«L'indicizzazione dell'assegno di divorzio è stata specificamente prevista dal legislatore (art. 5, settimo comma, L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo modificato dall'art. 10, L. 6 marzo 1987, n. 74) ed il giudice deve provvedere al riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 2736 del 24 febbraio 2001
«In tema di imposte sui redditi, i redditi di partecipazione societaria di un coniuge, rientrando tra i frutti civili di "beni" oggetto di comunione legale, vanno imputati, in applicazione dell'art. 4 D.P.R. 29 settembre 1973 n. 597, a ciascuno dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21002 del 1 agosto 2008
«In tema di divorzio, la formula usata dal legislatore nell'art. 12 bis, aggiunto alla legge 1 dicembre 1970, n. 898 dall'art. 16 della legge 6 marzo 1987, n. 74, per attribuire al coniuge il diritto ad una percentuale dell'indennità di fine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4867 del 7 marzo 2006
«Ai fini della determinazione della quota dell'indennità di fine rapporto spettante, ai sensi dell'art. 12 bis della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (introdotto dall'art. 16 della legge 6 marzo 1987, n. 74), all'ex coniuge, il legislatore si è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5720 del 11 aprile 2003
«La quota “dell'indennità di fine rapporto” spettante, ai sensi dell'art. 12 bis della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (introdotto dall'art. 16 della L. 6 marzo 1987, n. 74), al coniuge titolare dell'assegno divorzile e non passato a nuove nozze ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1819 del 1 marzo 1997
«Il termine triennale di ininterrotta separazione fissato, dall'art. 3, n. 2, lett. b) della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (così come modificato dall'art. 4 della legge 6 marzo 1987, n. 74), per la proponibilità della domanda di scioglimento o di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8287 del 21 agosto 1998
«In tema di impugnazione della sentenza di scioglimento del matrimonio, l'art. 4 dodicesimo comma L. n. 898 del 1970 (come modificato dall'art. 8 L. n. 74 del 1987), secondo il quale l'appello è deciso in camera di consiglio, va interpretato nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14022 del 25 ottobre 2000
«Il rito adottato dal legislatore, con l'art. 9 della legge sul divorzio, ai fini della modificazione dell'assegno divorzile, risulta regolato, in via generale, dagli artt. 737 ss., c.p.c., e, quanto alle forme, in parte risulta disciplinato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12528 del 21 maggio 2018
«La disciplina dello scioglimento delle associazioni riconosciute si differenza da quella delle associazioni non riconosciute per il procedimento liquidatorio che ha inizio (secondo la normativa applicabile "ratione temporis" antecedente il d.P.R....»