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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3236 del 18 marzo 1994
«Ne consegue che la permanenza di conseguenza dannose o pericolose del reato, eliminabili dal contravventore, viene in evidenza ed ha efficacia ostativa al ricorso — ed all'ammissione — all'oblazione soltanto quando si verte nelle ipotesi previste...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3851 del 3 aprile 1992
«Se la riproposizione della domanda di oblazione, ai sensi del quinto comma dell'art. 162 bis c.p. (introdotto dall'art. 126, L. 24 novembre 1981, n. 689), si basa sul mutamento (successivo all'apertura del dibattimento) dei dati di fatto iniziali,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1427 del 5 maggio 1997
«...il venire meno del beneficio. Qualora l'imputato abbia presentato ricorso per cassazione, il passaggio in giudicato avviene nel giorno in cui la Corte decide sull'impugnazione medesima, non essendo prevista alcuna notifica di questo provvedimento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4946 del 28 maggio 1984
«Ai fini della configurabilità del reato di falso per soppressione non si richiede la materiale distruzione dell'atto, essendo sufficiente che all'azione criminosa consegua una immutazione del vero nel senso che risulti falsamente inesistente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12373 del 19 marzo 2009
«In tema di falso documentale, le comunicazioni ai clienti di una banca - redatte, su stampa in uso all'istituto di credito, dal funzionario all'uopo preposto - concernenti il rendimento dei titoli affidati in gestione al settore "borsa e titoli"...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16221 del 31 luglio 2015
«È manifestamente infondata l'eccezione di illegittimità costituzionale, per contrarietà all'art. 2 Cost., dell'art. 123 c.c. nella parte in cui stabilisce che il matrimonio simulato non può essere impugnato decorso un anno dalla celebrazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26205 del 22 novembre 2013
«L'obbligo dei genitori di educare e mantenere i figli (artt. 147 e 148 cod. civ.) è eziologicamente connesso esclusivamente alla procreazione, prescindendo dalla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità, così determinandosi un automatismo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12182 del 30 maggio 2014
«In tema di separazione giudiziale, non può costituire motivo di addebito della separazione la commissione, dopo il deposito del ricorso per separazione personale e nelle more dell'udienza presidenziale, di un grave reato in danno del coniuge...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 18194 del 16 settembre 2015
«Ne consegue che i decreti emessi dalla corte d'appello avverso i provvedimenti adottati ai sensi dell'art. 317 bis c.c. relativi ai figli nati fuori dal matrimonio ed alle conseguenti statuizioni economiche, ivi compresa l'assegnazione della casa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17557 del 1 agosto 2014
«In tema di condominio negli edifici, salva diversa convenzione, la ripartizione delle spese della bolletta dell'acqua, in mancanza di contatori di sottrazione installati in ogni singola unità immobiliare, deve essere effettuata, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12253 del 12 giugno 2015
«In caso di demansionamento è configurabile a carico del lavoratore un danno, costituito da un impoverimento delle sue capacità per il mancato esercizio quotidiano del diritto di elevare la professionalità lavorando, sicché per la liquidazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19778 del 19 settembre 2014
«In tema di dequalificazione professionale, il giudice del merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente motivato, può desumere l'esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22699 del 4 ottobre 2013
«Per i termini mensili o annuali, fra i quali è compreso quello di decadenza dall'impugnazione ex art. 327 c.p.c., si osserva, a norma degli artt. 155, secondo comma, c.p.c. e 2963, quarto comma, c.c., il sistema della computazione civile, non "ex...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 43786 del 13 dicembre 2010
«In tema di delitti colposi contro la persona per violazione della normativa antinfortunistica (nella specie, omicidio colposo, conseguente all'insorgere di un mesotelioma pleurico, in danno di un lavoratore reiteratamente esposto, nel corso della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37606 del 12 ottobre 2007
«In tema di colpa specifica, nell'ipotesi della violazione di una norma cautelare c.d. «elastica» - che indica, cioè, un comportamento determinabile in base a circostanze contingenti - è comunque necessario che l'imputazione soggettiva dell'evento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4903 del 23 maggio 1997
«Deve essere esclusa la sussistenza della causa di giustificazione dello stato di necessità quando il soggetto possa sottrarsi alla costrizione a violare la legge facendo ricorso all'autorità, cui va chiesta tutela. (Nell'affermare il principio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4323 del 10 maggio 1997
«La Corte Suprema, in applicazione del principio di cui in massima, ed in accoglimento del ricorso proposto dal Procuratore generale territorialmente competente, ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte d'appello, ritenendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24551 del 10 giugno 2015
«Nei reati di danno a forma libera la desistenza può aver luogo solo nella fase del tentativo incompiuto e non è configurabile una volta che siano posti in essere gli atti da cui origina il meccanismo causale capace di produrre l'evento, rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7442 del 24 giugno 1998
«In tema di concorso di persone nel reato, stante la struttura unitaria del reato concorsuale, allorché si viene a realizzare quell'associazione di diverse volontà finalizzate alla produzione dello stesso evento, ciascun compartecipe è chiamato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9490 del 8 settembre 1995
«La mancanza del previo concerto non condiziona la configurabilità del concorso di persona nel reato, essendo sufficiente l'intesa anche spontanea intervenuta nel corso dell'esecuzione del fatto criminoso. (Fattispecie relativa a riconoscimento di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1801 del 10 febbraio 1990
«I delitti associativi si distinguono dal concorso di persone per il fatto che, mentre in quest'ultimo gli accordi tra gli imputati sono diretti alla commissione di uno o più reati determinati con la cui consumazione l'intesa si esaurisce,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14188 del 15 dicembre 1999
«In tema di concorso di persone nel reato, la desistenza di uno dei concorrenti deve instaurare, perché si riverberi favorevolmente sulla posizione degli altri compartecipi, un processo causale che arresti l'azione di questi ultimi e impedisca...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6619 del 27 maggio 1999
«Nel caso di concorso di persone nel reato, il semplice abbandono o l'interruzione dell'azione criminosa da parte di uno dei compartecipi non è sufficiente a integrare la desistenza, ma è necessario un quid pluris che consiste nell'annullamento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10061 del 30 settembre 1995
«In tema di lottizzazione abusiva, la formulazione letterale dell'art. 19 L. 28 febbraio 1985, n. 47 — tenuto conto della differente terminologia usata dal legislatore rispetto alla demolizione prevista dall'art. 7, ultimo comma, stessa legge —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46301 del 20 novembre 2013
«Il giudice può legittimamente negare le circostanze attenuanti generiche all'imputato al quale abbia invece riconosciuto l'attenuante del contributo di minima importanza al reato commesso in concorso, atteso che le due circostanze hanno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40156 del 5 dicembre 2006
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità del compartecipe in relazione al reato diverso va affermata nel caso in cui, pur non avendo previsto la commissione del diverso reato da parte dei concorrenti, avrebbe potuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5188 del 25 maggio 1996
«In tema di concorso di persone nel reato, la responsabilità del compartecipe ai sensi dell'art. 116 c.p. (concorso «anomalo») richiede, anzitutto, l'adesione di tutti ad un reato concorsualmente voluto ad un evento diverso che costituisce un altro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25446 del 10 giugno 2013
«Non configura il concorso cosiddetto "anomalo" di cui all'art. 116 c.p., ma rientra nella comune disciplina del concorso di persone l'ipotesi in cui vengano commessi reati ulteriori rispetto a quello programmato, sia pure ad esso collegati....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3167 del 23 gennaio 2014
«Ne consegue che, se la cosa è di grande valore in sé, a nulla rileva che sia stata sottratta soltanto per brevi momenti: il danno è obiettivamente grave per il solo fatto dello spossessamento, sia pure limitato nel tempo. Al contrario, nel caso di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3921 del 11 aprile 1995
«Non sussiste compatibilità tra l'aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p., che ha natura soggettiva e concerne i motivi soggettivi dell'agire, e non già l'elemento materiale del fatto reato cui inerisce, il concorso ex art....»