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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26820 del 20 dicembre 2007
«Nel rito ordinario del giudizio di appello, non sussiste un principio di immutabilità del collegio prima che abbia inizio la fase della discussione, anche nel caso in cui la trattazione della causa si svolga in diverse udienze, atteso che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 23226 del 14 ottobre 2013
«Il potere del giudice d'appello di procedere d'ufficio ad un nuovo regolamento delle spese processuali, quale conseguenza della pronunzia di merito adottata, sussiste in caso di riforma in tutto o in parte della sentenza impugnata, in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24339 del 1 dicembre 2010
«Il potere-dovere del giudice di qualificazione della domanda nei gradi successivi al primo va coordinato con i principi propri del sistema delle impugnazioni, sicché deve ritenersi precluso al giudice dell'appello di mutare d'ufficio - violando il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10965 del 9 giugno 2004
«Poiché i poteri del giudice di appello vanno determinati con esclusivo riferimento alle iniziative delle parti, in assenza di impugnazione incidentale della parte parzialmente vittoriosa, la decisione del giudice d'appello non può essere più...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18618 del 5 dicembre 2003
«L'omessa fissazione, nel giudizio d'appello, dell'udienza di discussione orale, pur ritualmente richiesta dalla parte ai sensi dell'art. 352 c.p.c., non comporta necessariamente la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10933 del 7 novembre 1997
«Il giudice ha l'obbligo di rilevare d'ufficio l'esistenza di una norma di legge idonea ad escludere, alla stregua delle circostanze di fatto già allegate ed acquisite agli atti di causa, il diritto vantato dalla parte, e ciò anche in grado di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13441 del 8 giugno 2007
«Il principio secondo cui la portata precettiva di una sentenza va individuata con riferimento non solo al dispositivo, ma anche alla motivazione, trova applicazione tutte le volte in cui il giudice abbia pronunciato una sentenza di merito (di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12137 del 1 dicembre 1997
«Qualora nel giudizio principale, in cui siasi svolta in appello la fase rescindente a presentazione di querela incidentale di falso, non si verta in un'ipotesi di litisconsorzio necessario (nella specie: domanda di accertamento del vincolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 104 del 9 gennaio 1997
«Ai sensi degli artt. 221 e 355 c.p.c., nel giudizio di appello la querela di falso può essere proposta anche all'udienza collegiale e il giudice dell'appello non è tenuto a interpellare la parte, che lo ha prodotto, sulla sua intenzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1754 del 8 febbraio 2012
«Il mancato esercizio, da parte del giudice di appello, del potere discrezionale di invitare le parti a produrre la documentazione mancante o di ammettere una prova testimoniale non può essere sindacato in sede di legittimità, al pari di tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3267 del 12 febbraio 2008
«Allorquando il giudice di appello sia stato investito della valutazione che il giudice di primo grado ha compiuto delle emergenze di un mezzo di prova e non sia stato in alcun modo sollecitato a disporne la rinnovazione, l'omesso esercizio da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4796 del 13 aprile 2000
«Il mancato esercizio, da parte del giudice d'appello, della facoltà discrezionale di invitare le parti a produrre il documento mancante non è denunciabile in sede di legittimità, integrando esercizio di una facoltà rimessa al potere discrezionale...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7344 del 11 maggio 2012
«In conformità ai principi costituzionali del giusto processo, diretti a rimuovere gli ostacoli alla compiuta realizzazione del diritto di difesa, e quindi a ridurre le ipotesi di inammissibilità, escludendola ogniqualvolta non sia comminata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1902 del 27 gennaio 2011
«a consumazione del potere d'impugnazione, che ai sensi dell'art. 358 c.p.c., consegue alla dichiarazione di inammissibilità od improcedibilità dell'appello, presuppone che l'impugnazione sia stata rivolta contro un provvedimento idoneo a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9265 del 19 aprile 2010
«Il principio di consumazione dell'impugnazione non esclude che, fino a quando non intervenga una declaratoria di inammissibilità, possa essere proposto un secondo atto di appello, immune dai vizi del precedente e destinato a sostituirlo, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9058 del 15 aprile 2010
«Il principio di consumazione dell'impugnazione non esclude che, fino a quando non intervenga una declaratoria di inammissibilità, possa essere proposto un secondo atto di appello, immune dai vizi del precedente e destinato a sostituirlo, sempre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13062 del 5 giugno 2007
«Il principio processuale della consumazione dell'impugnazione — in base al quale la parte rimasta in tutto o in parte soccombente esercitando il potere di impugnazione consuma la facoltà di critica della decisione che la pregiudica e non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 1 dicembre 1977
«Per effetto del rinvio alle norme relative al procedimento davanti al tribunale, contenuto nell'art. 359 c.p.c., è consentito proporre un unico appello contro due distinte sentenze, sempreché tra le cause d'appello sussista quel rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23363 del 18 dicembre 2012
«Il ricorso per cassazione proposto sia contro la sentenza definitiva, pubblicata in data successiva al 2 marzo 2006, che contro la sentenza non definitiva, pubblicata anteriormente a tale data, in virtù della riserva di gravame di cui all'art. 361...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8396 del 7 aprile 2009
«A seguito della riserva di ricorso per cassazione differito avverso sentenza d'appello non definitiva, l'impugnazione della sentenza pronunziata in sede di revocazione non rende attuale l'onere di proporre contestualmente anche l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25837 del 11 dicembre 2007
«Posto che, al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di sentenza o di ordinanza, è decisiva non già la forma adottata ma il suo contenuto (cosiddetto principio della prevalenza della sostanza sulla forma), al provvedimento del giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9387 del 11 giugno 2003
«L'impugnazione immediata di una sentenza non definitiva di cui la parte si sia riservata l'impugnazione differita è inammissibile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1916 del 4 marzo 1997
«L'impugnazione immediata di una sentenza non definitiva, di cui la parte si sia riservata, ai sensi dell'art. 361 c.p.c., l'impugnazione differita, è inammissibile, ma non preclude, dopo la sentenza definitiva, l'esercizio del potere di impugnare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13332 del 1 giugno 2010
«La richiesta di enunciazione del principio di diritto nell'interesse della legge, rivolta alla Corte di cassazione dal P.G. ai sensi dell'art. 363 c.p.c., come novellato dal d.l.vo 2 febbraio 2006, n. 40, si configura non già come mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15478 del 11 giugno 2008
«Il ricorso per cassazione è validamente sottoscritto anche da uno soltanto dei due o più difensori muniti di procura, quando il ministero difensivo sia loro affidato dalla parte senza l'espressa volontà di esigere l'espletamento congiunto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21473 del 12 ottobre 2007
«La circostanza che la sottoscrizione del ricorso per cassazione, proposto all'Avvocatura dello Stato, sia illeggibile, né siano altrimenti indicate le generalità del sottoscrittore, non rende inammissibile il ricorso stesso, a meno che il...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21663 del 9 ottobre 2006
«Nel caso in cui l'Avvocatura dello Stato si avvalga dei mezzi di telecomunicazione, ai sensi dell'art. 7 della legge 15 ottobre 1986, n. 664, per la trasmissione a distanza degli atti relativi agli affari contenziosi, l'illeggibilità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15490 del 11 agosto 2004
«È rituale, e non affetto da inammissibilità, il ricorso per cassazione proposto dall'Avvocatura dello Stato, nel caso in cui la stessa, avvalendosi della facoltà di teletrasmissione degli atti, anche contenziosi, prevista dall'art. 7, terzo e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13395 del 29 ottobre 2001
«È nulla la notificazione della citazione per opposizione del terzo all'esecuzione forzata e di quella dell'esecutato per impignorabilità dei beni, eseguita nelle forme previste dall'art. 480 c.p.c., in quanto il testuale riferimento, in esso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 547 del 1 giugno 2000
«In tema di disciplina dell'immigrazione e sulla condizione dello straniero, il ricorso per Cassazione previsto dall'art. 12 legge n. 40 del 1998 (riprodotto con qualche modifica nell'art. 14 D.L.vo n. 286 del 1998) avverso il decreto pretorile di...»