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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4604 del 7 maggio 1999
«Con la sentenza di risoluzione di un contratto e di condanna alla restituzione del bene che ne aveva costituito oggetto, il giudice non può fissare un termine per la consegna del bene in quanto una tale previsione si traduce nell'illegittimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5771 del 10 marzo 2010
«La sentenza che pronuncia la risoluzione per inadempimento di un contratto ad esecuzione continuata o periodica, sebbene costitutiva, ha efficacia retroattiva ex art. 1458 c.c. solo dal momento dell'inadempimento (non estendendo i propri effetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3019 del 2 aprile 1996
«Ai fini dell'applicabilità della regola contenuta nella seconda parte del primo comma dell'art. 1458 codice civile — secondo cui gli effetti retroattivi della risoluzione non operano, nei contratti ad esecuzione continuata o periodica, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2070 del 20 febbraio 1993
«La sentenza di accertamento della risoluzione di un contratto ad esecuzione continuata, quale quello di locazione, per recesso unilaterale di una parte, ai sensi dell'art. 1373 c.c., o per diniego di rinnovazione alla prima scadenza, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3072 del 18 maggio 1982
«Le norme degli artt. 1461 e 1481 c.c. sono applicabili anche al contratto preliminare, essendo dirette a garantire in tutti i contratti con prestazioni corrispettive il sinallagma funzionale tra le contrapposte prestazioni. Pertanto il promissario...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1032 del 28 gennaio 1995
«Il beneficio previsto dall'art. 1461 c.c. — a norma del quale ciascun contraente può sospendere l'esecuzione della prestazione da lui dovuta se le condizioni patrimoniali dell'altro sono divenute tali da porre in evidente pericolo il conseguimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15344 del 1 dicembre 2000
«L'approvazione dei contratti di diritto privato ad evidenza pubblica stipulati dalla P.A. con i privati costituisce una condicio iuris sospensiva dell'efficacia di un negozio già perfetto. Ne consegue che, nei contratti ad evidenza pubblica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7225 del 25 marzo 2009
«L'atipicità della causa di un contratto di compravendita immobiliare determinata dall'assunzione della garanzia di redditività del bene venduto non esclude la corrispettività tra le prestazioni a carico delle parti e la conseguente operatività,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7876 del 4 agosto 1990
«Nella vendita con effetto reale in cui sia convenuto il differimento della consegna del bene o del pagamento del prezzo, il venditore non può esperire l'azione di risoluzione per eccessiva onerosità ove tra la data della stipulazione e quella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8857 del 8 settembre 1998
«Con riguardo ai contratti con prestazioni corrispettive ad esecuzione continuata o periodica, ovvero ad esecuzione differita, in cui la prestazione di una delle parti sia divenuta eccessivamente onerosa, il contenuto dell'offerta per riportare il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10 del 16 luglio 1993
«Nel procedimento speciale di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice non può, alterando i dati della concorde richiesta, subordinare il beneficio della sospensione condizionale dell'esecuzione della pena all'adempimento di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4180 del 12 novembre 1976
«Nel contratto di compravendita stipulato, come compratore, da una persona nella dichiarata qualità di unico titolare di una ditta che, in realtà, si riferisce ad un'impresa collettiva con soci occulti, l'espressione secondo cui la vendita del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11256 del 8 ottobre 1999
«Qualora le parti della vendita di un bene mobile stabiliscano di sostituire al prezzo una cosa da dare in solutum , il relativo accordo deve intendersi non come una risoluzione consensuale del precedente rapporto, ma come una datio in solutum...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2961 del 7 maggio 1981
«La situazione di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale per lite pendente, a norma dell'art. 15, n. 6 del D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, in relazione al conflitto di interessi derivante dal fatto che il candidato, in epoca in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20998 del 30 settembre 2009
«La vendita di cosa futura non consiste in un contratto a formazione progressiva non ancora completo di tutti i suoi elementi, i cui effetti siano destinati a prodursi in un momento successivo a quello in cui la cosa venga ad esistenza, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1623 del 25 gennaio 2007
«Nel contratto preliminare di vendita di cosa da costruire, il venditore che assuma anche l'obbligazione di realizzazione del bene è tenuto a prestare la relativa, necessaria attività e risponde di inadempimento contrattuale nel caso in cui non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4772 del 10 novembre 1989
«A differenza della vendita di cosa futura, la quale ha per oggetto beni prodotti dalla natura, come i frutti di un fondo, i parti degli animali o altre cose la cui venuta ad esistenza è considerata dai contraenti come incerta e non dipendente in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5405 del 24 ottobre 1984
«Con riguardo ad un contratto, preliminare o definitivo, di compravendita, avente ad oggetto cioè il trasferimento di un bene dietro corrispettivo di un prezzo, la circostanza che il prezzo medesimo sia stato regolato, anziché con versamento della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3851 del 15 febbraio 2008
«In tema di compravendita immobiliare, la mancata consegna al compratore del certificato di abitabilità, non determina, in via automatica, la risoluzione del contratto per inadempimento del venditore, dovendo essere verificata in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24786 del 22 novembre 2006
«Nella vendita di immobili destinati ad abitazione, la mancata consegna della licenza di abitabilità impone una indagine tendente ad accertare la causa effettiva di tale situazione, posto che il suo omesso rilascio può dipendere da molteplici...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8880 del 3 luglio 2000
«Il venditore di un bene immobile destinato ad abitazione, in assenza di patti contrari, ha l'obbligo di dotare tale bene della licenza di abitabilità senza della quale esso non acquista la normale attitudine a realizzare la sua funzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21588 del 15 ottobre 2007
«In tema di compravendita, l'acquirente di un qualsiasi bene ha diritto in qualità di proprietario, ad una completa utilizzazione di esso secondo la sua destinazione contrattuale e, quindi, anche a quelle modalità di uso soltanto potenziali, posto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9207 del 14 maggio 2004
«In tema di compravendita di autoveicoli, tra gli obblighi del venditore rientra, giusto quanto disposto dall'art. 1477 c.c., anche quello della consegna dei documenti relativi all'uso della cosa venduta, tra cui il «foglio complementare» qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1960 del 22 febbraio 2000
«In caso di vendite successive dello stesso bene, qualora uno dei venditori venga meno al proprio obbligo primario, nascente dalla disposizione dell'art. 1477 c.c., di consegnare i titoli e i documenti relativi alla proprietà ed all'uso della cosa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14751 del 26 giugno 2006
«Nel caso di vendita di cosa altrui, l'obbligo posto a carico del venditore di procurare al compratore l'acquisto della proprietà della cosa può essere adempiuto sia mediante l'acquisto della proprietà della cosa da parte sua, con l'automatico...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11624 del 18 maggio 2006
«In tema di contratto preliminare di vendita, il promittente venditore di una cosa che non gli appartiene, anche nel caso di buona fede dell'altra parte, può adempiere la propria obbligazione procurando l'acquisto del promissario direttamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11572 del 22 giugno 2004
«Nel caso in cui il bene promesso in vendita appartenga a terzi, l'acquisto della relativa proprietà da parte del promittente venditore costituisce condizione dell'azione di esecuzione in forma specifica ex art. 2932 c.c., ed è sufficiente che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12410 del 11 ottobre 2001
«Nella vendita o nella promessa di vendita di cosa altrui, la quale non integra una promessa del fatto del terzo, in quanto con essa il venditore (o il promittente venditore) assume in proprio l'obbligazione del trasferimento del bene, il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12953 del 29 settembre 2000
«Il diritto di chiedere la risoluzione del contratto non è precluso all'acquirente consapevole dell'alienità (o parziale alienità) della cosa al momento della conclusione del contratto, essendo tale diritto riconducibile alla mancata attuazione...»