(massima n. 1)
La situazione di ineleggibilità alla carica di consigliere comunale per lite pendente, a norma dell'art. 15, n. 6 del D.P.R. 16 maggio 1960, n. 570, in relazione al conflitto di interessi derivante dal fatto che il candidato, in epoca in cui esercitava le funzioni di sindaco, abbia acquistato un immobile del comune in violazione dell'art. 1471 c.c., può essere esclusa, alla stregua dell'intervenuto trasferimento del bene medesimo ad un terzo, solo qualora risulti la ricorrenza di tutti i requisiti necessari a che tale ulteriore acquisto resti insensibile ad un'eventuale azione di nullità del comune, secondo la previsione dell'art. 2652, n. 6 c.c., ivi compresa la prova della buona fede di detto terzo.