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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3861 del 25 ottobre 1976
«Qualora il giudice dell'esecuzione assegni, al creditore procedente, una somma che il debitore aveva versato, a titolo di cauzione, in controversia contro di lui instaurata da un terzo (nella specie, con denuncia di nuova opera), l'azione promossa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7508 del 31 marzo 2011
«In tema di espropriazione presso terzi. l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, opera il trasferimento coattivo ed immediato del credito stesso al creditore pignorante, alla stregua di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26036 del 29 novembre 2005
«L'ordinanza di assegnazione del credito pignorato, emanata a seguito della positiva dichiarazione del terzo, rappresenta, per la sua natura liquidativa e satisfattiva, l'atto finale e conclusivo del procedimento di espropriazione verso terzi, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3531 del 13 febbraio 2009
«In materia di vendita e assegnazione di beni assoggettati ad esecuzione forzata, l'art. 2929 cod. civ tutela l'acquirente nel caso in cui le questioni relative all'accertamento delle ragioni dell'esecutato siano dedotte nel processo in una fase...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5111 del 9 marzo 2006
«Va dichiarata inammissibile, senza necessità di un esame sul merito, l'opposizione agli atti esecutivi con cui il debitore denunzi un vizio formale verificatosi prima della vendita — nella specie, per essere stata disposta la delega delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3970 del 27 febbraio 2004
«Nel processo di espropriazione forzata così come nel fallimento (entrambi articolati in una pluralità di fasi, ciascuna delle quali si chiude con un atto esecutivo, rispetto al quale gli atti precedenti della medesima fase hanno funzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1258 del 30 gennaio 2001
«La disposizione di cui all'art. 2929 c.c. (secondo la quale la nullità degli atti esecutivi precedenti alla vendita non ha effetto riguardo all'aggiudicatario, salvo il caso di collusione con il creditore precedente), è operante solo quando la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5228 del 29 maggio 1999
«Nel preliminare di vendita immobiliare, l'inadempienza del promittente all'obbligo di provvedere alla cancellazione di pregresse ipoteche, ovvero la sopravvenienza di iscrizioni o trascrizioni implicanti pericolo di evizione non osta a che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8196 del 19 agosto 1998
«Per l'operatività del principio di diritto, secondo il quale la domanda di cui all'art. 2932 c.c. deve essere accolta se il proponente abbia offertola sua prestazione nei modi di legge — tra i quali vi è l'invito del promissario-acquirente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4907 del 28 febbraio 2011
«La sentenza di esecuzione in forma coattiva dell'obbligo di contrarre, ex art. 2932 c.c., produce gli effetti del contratto definitivo, che è destinata a surrogare, solo col passaggio in giudicato. Pertanto, prima di tale momento, il creditore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 690 del 16 gennaio 2006
«In tema di contratto preliminare, le sentenze emesse ai sensi dell'art. 2932 c.c. producono dal momento del passaggio in giudicato gli effetti del negozio comportando. nel caso di vendita, il trasferimento della proprietà del bene e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14345 del 19 giugno 2009
«La prescrizione del credito decorre anche quando il relativo diritto non sia ancora esigibile per la mancata fissazione del tempo dell'adempimento, da stabilirsi per accordo delle parti, potendo in tal caso il creditore comunque ricorrere al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3824 del 1 aprile 1995
«Quando il termine per l'adempimento della obbligazione sia previsto a favore del creditore, che ha così facoltà di esigere la prestazione anche prima della scadenza, la prescrizione decorre solo dalla data di scadenza del termine, in pendenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4779 del 24 luglio 1981
«La proponibilità in via surrogatoria dell'eccezione di prescrizione di un diritto azionato verso il proprio debitore da parte del creditore, in luogo del predetto debitore che sia rimasto inerte o abbia rinunciato a proporla, mira ad assicurare al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 567 del 20 febbraio 1976
«L'art. 2939 c.c. configura due ipotesi di legittimazione all'azione di prescrizione da parte di persona diversa dal debitore: a) quella dei creditori della parte, i quali possono, surrogandosi alla parte medesima, opporre al terzo creditore la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9113 del 17 aprile 2007
«L'operatività della causa di sospensione della prescrizione di cui all'art. 2941 n. 8 c.c. ricorre quando sia posta in essere dal debitore una condotta tale da comportare per il creditore una vera e propria impossibilità di agire, e non una mera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7039 del 8 maggio 2003
«L'atto scritto con cui il debitore induca il creditore in buona fede a non esercitare il diritto di credito non integra un occultamento del debito e, quindi, non è riconducibile alla previsione della sospensione della prescrizione, di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11348 del 11 novembre 1998
«Ai fini della sospensione della prescrizione di un diritto per occultamento doloso della esistenza della obbligazione da parte del debitore, è necessaria la sussistenza di un comportamento fraudolento diretto intenzionalmente a nascondere al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12617 del 28 agosto 2003
«L'atto di costituzione in mora può avere efficacia interruttiva della prescrizione, ai sensi dell'art. 2943, quarto comma, c.c., anche qualora sia indirizzato al rappresentante del debitore, ovvero ad un soggetto che abbia agito in tale qualità,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8711 del 16 agosto 1993
«In tema di atti interruttivi della prescrizione, la circostanza che la costituzione in mora provenga non dal creditore personalmente, ma da soggetto che abbia agito nella dichiarata qualità di rappresentante o mandatario del titolare del diritto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14862 del 24 giugno 2009
«L'effetto interruttivo della prescrizione esige, per la propria produzione, che il debitore abbia conoscenza (legale, non necessariamente effettiva) dell'atto giudiziale o stragiudiziale del creditore; esso, pertanto, in ipotesi di domanda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3371 del 12 febbraio 2010
«In tema di interruzione della prescrizione, un atto, per avere efficacia interruttiva, deve contenere, oltre alla chiara indicazione del soggetto obbligato (elemento soggettivo), l'esplicitazione di una pretesa e l'intimazione o la richiesta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10270 del 4 maggio 2006
«L'atto di costituzione in mora di cui all'art. 1219 c.c., idoneo ad integrare atto interruttivo della prescrizione ai sensi dell'art. 2943, ultimo comma c.c., non è soggetto a rigore di forme, all'infuori della scrittura, e quindi non richiede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4324 del 23 febbraio 2010
«Il riconoscimento del diritto, idoneo ad interrompere il corso della prescrizione, non deve necessariamente concretarsi in uno strumento negoziale. cioè in una dichiarazione di volontà consapevolmente diretta all'intento pratico di riconoscere il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15598 del 12 luglio 2007
«L'atto di riconoscimento di debito, al quale l'art. 2944 c.c. ricollega l'effetto interruttivo, non ha natura negoziale né carattere recettizio, sicché, qualora tale riconoscimento costituisca l'atto dal quale far decorrere la prescrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8248 del 16 giugno 2000
«Il riconoscimento del diritto, al fine della interruzione della prescrizione, ex art. 2944 c.c., è configurabile in presenza dei requisiti della volontarietà, della consapevolezza, della inequivocità, della esternazione e della recettizietà...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11919 del 7 agosto 2003
«La disposizione dettata dal secondo comma dell'art. 2945 c.c., intesa a non far correre la prescrizione nel tempo richiesto per la realizzazione del diritto in via giurisdizionale, non può trovare applicazione quando lo stesso creditore, dopo aver...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11016 del 14 luglio 2003
«In caso di estinzione del processo, di norma solo l'atto introduttivo del giudizio ha efficacia interruttiva istantanea della prescrizione, che ricomincia a decorrere dalla data di tale atto, non avendo efficacia interruttiva le attività...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4108 del 24 giugno 1981
«La notificazione della sentenza di primo grado e la proposizione del gravame, quale strumento d'impulso processuale per insistere in domande già in primo grado avanzate, non rientrano fra gli atti interruttivi della prescrizione contemplati dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10805 del 3 dicembre 1996
«Il creditore di un'obbligazione pecuniaria che chiede inizialmente la condanna del debitore al risarcimento del danno da ritardo nell'adempimento nella misura degli interessi legali e poi nel corso del giudizio chiede anche il maggior danno ai...»