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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2435 del 14 marzo 1988
«Il potere attribuito al giudice del merito, ai sensi degli artt. 118, 210 e 213 c.p.c., di ordinare, su istanza di parte o d'ufficio, l'acquisizione di prove nel processo, configurando un'eccezione al principio generale dell'incidenza sulle parti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 792 del 27 gennaio 1998
«Le norme che regolano l'evizione totale (art. 1483 c.c.) sono applicabili nel caso di confisca in sede penale della cosa compravenduta, a norma dell'art. 240 c.p., giacché l'anzidetta misura comporta l'acquisto della proprietà della cosa stessa da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5 del 6 gennaio 1982
«Qualora l'appartenenza al venditore della cosa venduta sia oggetto di contesa giudiziaria, a seguito di azione di rivendicazione promossa da un terzo in base ad un precedente trasferimento disposto in suo favore dallo stesso venditore, la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21625 del 12 ottobre 2009
«In caso di evizione parziale, qualora sia accertato il fatto che rende operante la relativa garanzia, all'acquirente, convenuto in giudizio, compete, ai sensi degli artt. 1483, secondo comma, e 1484 c.c., nei confronti del venditore chiamato in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 622 del 26 febbraio 1976
«Nell'ipotesi di evizione parziale, evitata dal compratore mediante il pagamento di una somma di danaro, il venditore ha facoltà a norma dell'art. 1486 c.c., di liberarsi dalle conseguenze della garanzia col rimborso della somma pagata, degli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1332 del 22 febbraio 1983
«In tema di vendita con patto di riscatto, il venditore, che esercita il diritto di riscatto, è tenuto, ai sensi dell'art. 1502 c.c., a rimborsare al compratore le spese che hanno aumentato il valore della cosa riscattata nei limiti dell'aumento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3470 del 19 maggio 1983
«A differenza di quanto è stabilito per l'esercizio del riscatto convenzionale, per il quale è espressamente posto a carico del retraente l'obbligo di corrispondere oltre alle somme liquide dovute per il rimborso del prezzo anche quelle relative...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3963 del 9 giugno 1983
«Il diritto alla differenza di prezzo, previsto dall'art. 1516, secondo comma, c.c. in favore dell'acquirente per la compera in danno, non attiene ad un mero rimborso di spese, così da costituire un titolo distinto dal risarcimento del maggior...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 372 del 15 gennaio 1999
«La vendita con pagamento contro documenti a mezzo di banca, prevista dall'art. 1530 c.c., si conforma al modello della delegazione cumulativa passiva titolata, che configura un vincolo di solidarietà tra delegante e delegato. Ed infatti, in tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 754 del 25 gennaio 1991
«Nell'affitto di fondi rustici le riparazioni straordinarie della casa di abitazione che insiste sul fondo sono a carico del locatore, ai sensi dell'art. 1621 c.c. non abrogato dalla disposizione speciale dell'art. 16 L. n. 11 del 1971, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2091 del 25 marzo 1985
«Qualora un'associazione, con finalità di assistenza morale e materiale in favore di coloro che si trovino in determinate condizioni di bisogno (nella specie, Associazione Cattolica Internazionale al servizio della giovane), conferisca ad una di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4583 del 22 febbraio 2008
«In tema di manutenzione e riparazione della cosa locata, per i contratti di locazione ad uso abitativo stipulati sotto il vigore della legge n. 392 del 1978 deve ritenersi ripristinata la disciplina ordinaria di cui agli artt. 1575 n. 2, 1576 e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16089 del 27 ottobre 2003
«In tema di locazioni di immobili urbani ad uso abitativo, il diritto al rimborso per le riparazioni urgenti effettuate dal conduttore riconosciutogli dalla norma di cui all'art. 1577 c.c. non è escluso in caso di mancato previo avviso al locatore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9465 del 26 settembre 1997
«Il conduttore che, avvalendosi dei poteri sostitutivi e di gestione conferitigli dagli articoli 1577, secondo comma, e 2028 c.c., esegue riparazioni urgenti, ancorché su cosa non locatagli, ma necessarie per l'uso convenuto di quella locatagli, ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1836 del 18 febbraio 2000
«In difetto di esecuzione, nel termine concesso dalla sentenza di condanna, di primo grado, all'appaltatore per eliminare i vizi e le difformità dell'opera, il committente può provvedervi direttamente a sue spese, e ottenerne il rimborso con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1870 del 3 marzo 1997
«È illegittima l'autoriduzione del canone di locazione prima della instaurazione del giudizio per la sua determinazione, ferma la necessità di valutare con particolare riguardo all'interesse del locatore a riceverlo mensilmente, fino alla moratoria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4707 del 5 novembre 1977
«In tema di appalto, i principi dettati dall'art. 1673 c.c., con riguardo alla ripartizione dei rischi per il caso di perimento o deterioramento dell'opera prima dell'accettazione, postulano che detti eventi siano dovuti a causa non imputabile ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1994 del 6 marzo 1997
«Per determinare se le parti abbiano inteso concludere un contratto di spedizione ovvero un contratto di trasporto, nel caso di dubbio, e in particolare quando il soggetto incaricato dal committente ai fini del trasporto di determinate merci a sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5117 del 3 maggio 1993
«I1 mandatario che chiede il compenso per l'attività svolta non ha l'onere di specificare se ed in quale misura il suo credito eccede l'importo della somma riscossa per l'esecuzione del mandato, perché tale credito, trattandosi di un diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3596 del 28 aprile 1990
«Nell'ipotesi di mandato oneroso il diritto del mandatario al compenso e al rimborso delle anticipazioni e spese sostenute è condizionato alla presentazione al mandante del rendiconto del proprio operato, che deve necessariamente comprendere la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10052 del 16 aprile 2008
«Posto che il consigliere comunale è legato all'ente-comune, del quale non sia dipendente, da un rapporto assimilato a quello del funzionario onorario, egli può ottenere, in applicazione analogica dell'art. 1720, secondo comma, c.c., soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1286 del 12 febbraio 1997
«L'amministratore di condominio - nel quale non è ravvisabile unente fornito di autonomia patrimoniale, bensì la gestione collegiale di interessi individuali, con sottrazione o comprensione dell'autonomia individuale - configura un ufficio di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10680 del 14 dicembre 1994
«La norma di cui all'art. 1720, comma 2, c.c., secondo cui il mandante deve risarcire i danni che il mandatario ha subito a causa dell'incarico, è applicabile, in via analogica, anche a favore dell'amministratore di una società di capitali — la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15554 del 11 agosto 2004
«II mandato in rem propriam può essere revocato, qualora la revocabilità sia stata espressamente prevista, ovvero ricorra una giusta causa di revoca, ma il mandante, nel primo caso, è obbligato al rimborso delle spese, al pagamento, del compenso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«Affinché lo spedizioniere, che normalmente è obbligato a concludere con altri in nome proprio e per conto di colui che gli ha conferito l'incarico, il contratto di trasporto, acquisti la veste di spedizioniere-vettore a norma dell'art. 1741 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 58 del 14 gennaio 1985
«In tema di rapporto di agenzia, il fatto che la provvigione sia determinata in misura fissa anche per gli affari non andati a buon fine non esclude l'assunzione da parte dell'agente del rischio del risultato utile della propria attività di lavoro,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5095 del 9 marzo 2006
«Colui che dà incarico ad un mediatore è libero di concludere o meno l'affare, e poiché la provvigione spetta al mediatore solo in caso di conclusione dell'affare stesso, ne deriva che di nulla può dolersi il mediatore se il committente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1991 del 1 febbraio 2005
«Secondo il disposto dell'art. 1 della legge 28 novembre 1984 n. 792, nell'ambito delle attività proprie del broker si distingue quella della collaborazione intellettuale con l'assicurando per la copertura dei rischi e la assistenza alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7630 del 24 maggio 2002
«In tema di mediazione, anche nelle ipotesi di contratto sottoposto a condizione, o d'invalidità o rescindibilità del contratto, previste dall'ari. 1757 c.c. presupposto del diritto del mediatore alla provvigione è la conclusione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6705 del 15 maggio 2001
«La previsione di un compenso in caso di vendita diretta da parte del proprietario preponente entro i termini di efficacia dell'incarico, seppure si colloca al di fuori della mediazione tipica come non integrante la forfettaria determinazione di un...»