-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13062 del 5 giugno 2007
«Il principio processuale della consumazione dell'impugnazione — in base al quale la parte rimasta in tutto o in parte soccombente esercitando il potere di impugnazione consuma la facoltà di critica della decisione che la pregiudica e non può...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8396 del 7 aprile 2009
«A seguito della riserva di ricorso per cassazione differito avverso sentenza d'appello non definitiva, l'impugnazione della sentenza pronunziata in sede di revocazione non rende attuale l'onere di proporre contestualmente anche l'impugnazione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17870 del 24 novembre 2003
«Al fine dell'ammissibilità del ricorso per cassazione, i documenti che dimostrano il regolare conferimento dello jus postulandi devono essere inseriti formalmente tra gli atti del giudizio, mediante la loro espressa indicazione nel contesto del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11963 del 8 giugno 2005
«In tema di procedimento di revocazione delle sentenze della S.C., deve ritenersi che gli avvocati delle parti hanno la facoltà di essere sentiti se compaiono, in quanto l'art. 391 bis c.p.c., mentre fissa direttamente la forma della decisione in...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6737 del 10 maggio 2002
«L'accertamento dell'avvenuta scadenza dei termini per la proposizione dell'appello, ai fini della verifica di susistenza della condizione di ammissibilità dell'istanza di revocazione straordinaria ex art. 396, primo comma, c.p.c., riguarda...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2308 del 2 settembre 1966
«Il giudice è tenuto ad accertare d'ufficio se le domande di revocazione per dolo, o per rinvenimento di documenti decisivi, siano state proposte nel termine stabilito dalla legge a pena di inammissibilità, a meno che l'indagine si appalesi...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 1462 del 14 giugno 1949
«Se i fatti previsti come motivo di revocazione ai sensi dell'art. 395, nn. 1, 2, 3 e 6 (scoperta del dolo di una delle parti in danno dell'altra, scoperta della falsità di prove in base alle quali la sentenza è stata emessa, ricupero di documenti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4780 del 2 maggio 1991
«L'audizione del P.M., richiesta dall'art. 32 della L. 4 maggio 1983, n. 184 per la dichiarazione di efficacia nello Stato, a titolo di affidamento preadottivo, della sentenza di adozione di un minore emessa da un'autorità straniera, è prevista a...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2993 del 9 novembre 1960
«Per la proponibilità della revocazione da parte del pubblico ministero non è necessaria la circostanza di uno dei motivi per i quali la revocazione è consentita alle parti; è necessario e sufficiente, invece, che il pubblico ministero non sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3691 del 15 febbraio 2011
«Nel giudizio di revocazione, l'art. 399 c.p.c. stabilisce, a pena di improcedibilità, l'onere per la parte, tra l'altro, di depositare l'atto di citazione in cancelleria entro venti giorni dalla notifica; a tal fine, in assenza di un'espressa...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3742 del 15 marzo 2001
«È improcedibile l'appello avverso la sentenza emessa a conclusione di una domanda di revocazione se l'appellante non ottempera all'obbligo di depositare la sentenza di cui ha chiesto al primo giudice la revocazione, ossia la prima sentenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 705 del 21 gennaio 1993
«Il procedimento di revocazione di sentenze pronunziate dalla Corte di cassazione si svolge nelle forme proprie del giudizio di legittimità, con la conseguenza che la costituzione dell'intimato resta regolata dall'art. 370 c.p.c. (notificazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2691 del 29 maggio 1978
«Nel giudizio di revocazione, l'art. 399 secondo comma c.p.c., ove fissa per la costituzione del convenuto lo stesso termine previsto per quella dell'attore (venti giorni dalla notificazione dell'atto introduttivo), non comporta alcuna deroga al...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 2266 del 31 luglio 1951
«La sanzione di improcedibilità stabilita dall'art. 399 c.p.c. a carico dell'attore in revocazione che nei venti giorni dalla notificazione dell'istanza non si costituisca nella cancelleria del giudice adito, opera anche nel caso in cui, nel...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14680 del 28 agosto 2012
«Il provvedimento pronunciato ai sensi dell'art. 401 c.p.c., sull'istanza di sospensione dell'esecuzione della sentenza impugnata per revocazione, ha natura ordinatoria, poiché non contiene alcuna decisione in senso tecnico, né pregiudica in alcun...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 381 del 26 gennaio 1985
«A seguito dell'accoglimento dell'impugnazione per revocazione di una sentenza non definitiva emessa in secondo grado, il giudice della revocazione, definendo l'intero giudizio in qualità di giudice d'appello, ha il potere-dovere di regolare le...»
-
Cassazione civile, sentenza n. 586 del 27 febbraio 1959
«Nell'ipotesi in cui l'azione di revocazione sia esercitata contro una sentenza su cui si è già pronunciata in sede di legittimità la Corte Suprema, il giudice della revocazione — chiamato a rivedere la sussistenza dei presupposti di fatto, sui...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16861 del 5 luglio 2013
«In tema di estinzione delle servitù prediali, i termini stabiliti dagli artt. 1073 e 1074 c.c. concernono quantità omogenee, tra loro cumulabili, sicché il non uso per volontaria inerzia del proprietario del fondo dominante può sommarsi, ai fini...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7584 del 20 aprile 2004
«Ai sensi dell'art. 403, comma 1, c.p.c., la sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione (nella specie, resa in sede di Cassazione) non è assoggettabile ad ulteriore impugnazione per revocazione, contro di essa essendo, viceversa, ammissibili...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3557 del 23 febbraio 2004
«Nel ricorso per cassazione proposto avverso la sentenza emessa nel giudizio di revocazione non sono deducibili censure diverse da quelle previste dall'art. 360 c.p.c., e, in particolare, non sono denunciabili ipotesi di revocazione ex art. 395...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3111 del 1 aprile 1999
«Poiché l'art. 324 c.p.c. definisce assistita dall'autorità della cosa giudicata in senso formale la sentenza che non è più soggetta né a regolamento di competenza (inteso come mezzo di impugnazione), né ad appello, né a ricorso per cassazione e né...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 516 del 4 giugno 1998
«La subordinazione del ricorso per cassazione al giudizio di revocazione comporta che qualora siano state proposte impugnazioni contro la sentenza di merito e la sentenza emessa nel giudizio di revocazione, debba essere esaminato per primo il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1814 del 2 febbraio 2004
«Poichè la decisione del ricorso per cassazione è subordinata all'esito del giudizio di revocazione pendente contro la medesima sentenza, qualora siano contemporaneamente pendenti il ricorso per cassazione avverso la sentenza già impugnata per...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11517 del 4 novembre 1995
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 431 c.p.c. nel testo modificato dalla L. 11 agosto 1973, n. 533, la quale riconosce al lavoratore la facoltà di procedere ad esecuzione «con la sola copia del dispositivo in pendenza del termine...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9326 del 18 settembre 1998
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto con un unico atto sia contro la sentenza d'appello che contro quella emessa nel giudizio di revocazione; tuttavia, poiché il nuovo testo dell'art. 398 c.p.c. non prevede che la proposizione del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1079 del 23 febbraio 1981
«La pronuncia resa sull'impugnazione per revocazione di una sentenza di secondo grado, ai sensi dell'art. 403 secondo comma c.p.c., è impugnabile esclusivamente con il ricorso per cassazione, e non anche, pertanto, con l'appello.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4451 del 5 ottobre 1978
«La sentenza con la quale il giudice della revocazione limiti la sua decisione alla pronuncia rescindente, omettendo quella rescissoria, non è impugnabile ulteriormente per revocazione, ma solo per cassazione, a norma dell'art. 403 c.p.c.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1975 del 27 aprile 1978
«La sopravvenuta revocazione, ai sensi dell'art. 395 c.p.c., della sentenza impugnata con ricorso per cassazione elide l'interesse delle parti a conseguire una pronuncia sul ricorso medesimo, e, pertanto, comporta cessazione della materia del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 400 del 6 febbraio 1969
«Il giudice adito col ricorso per l'emissione di decreto ingiuntivo può rilevare d'ufficio, a sensi dell'art. 38 c.p.c., la propria incompetenza per materia, per valore e per territorio quando questa sia inderogabile mentre quando si tratta di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13443 del 29 ottobre 2001
«L'improcedibilità dell'opposizione fa acquistare al decreto ingiuntivo, indipendentemente dal decreto di esecutività, l'efficacia di cosa giudicata sostanziale in relazione al diritto in esso riconosciuto. L'autorità di cosa giudicata sostanziale...»