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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 128 del 9 gennaio 2003
«Ove il ricorrente abbia compiutamente enunciato nel ricorso introduttivo i fatti costitutivi della domanda volta alla costituzione di rendita unica (preesistente rendita Inail del 78 per cento e inabilità per ipoacusia dell'8 per cento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10803 del 26 maggio 2015
«La disposizione testamentaria che preveda la corresponsione di una rendita ad un soggetto determinato ha natura di legato e non di onere, o "modus", poiché il legato è un'autonoma e diretta attribuzione patrimoniale a favore del legatario, il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19099 del 3 maggio 2013
«È legittima la determinazione del valore economico dei beni immobili da assoggettare a sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente effettuata dal Tribunale del riesame sulla base della rendita catastale, che costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10810 del 26 maggio 2015
«Il valore delle cause relative a beni immobili (fra le quali quella di regolamento di confini) si determina sulla base del reddito dominicale o della rendita catastale della "res", sicché, in loro assenza, il giudice deve attenersi alle risultanze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3577 del 23 febbraio 2004
«Allorchè, in sede di giudizio di appello, venga disposta una nuova (rispetto a quella eseguita in prime cure) consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, per accertare il diritto dell'assicurato ricorrente ad ottenere il ripristino di rendita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22009 del 31 ottobre 2016
«Il contratto atipico di cd. "vitalizio alimentare" differisce da quello, nominato, di rendita vitalizia, ex art. 1872 c.c., per l'accentuata spiritualità delle prestazioni assistenziali che ne costituiscono il contenuto, come tali eseguibili solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8209 del 22 aprile 2016
«È legittimamente configurabile, in base al principio dell'autonomia contrattuale di cui all'art. 1322 c.c., un contratto atipico di "vitalizio alimentare", che si differenzia da quello, nominato, di rendita vitalizia di cui all'art. 1872 c.c., per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 22862 del 9 novembre 2016
«Il calcolo del cd. danno biologico differenziale deve avvenire sottraendo dal credito risarcitorio l'importo dell'indennizzo versato alla vittima dall'INAIL per il medesimo pregiudizio e, qualora tale indennizzo sia costituito "ex lege" da una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20807 del 14 ottobre 2016
«In tema di liquidazione del danno biologico cd. differenziale, di cui il datore di lavoro è chiamato a rispondere nei casi in cui opera la copertura assicurativa INAIL in termini coerenti con la struttura bipolare del danno-conseguenza, va operato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4025 del 1 marzo 2016
«In tema di infortuni sul lavoro, il datore di lavoro risponde dei danni occorsi al lavoratore infortunato nei limiti del cd. danno differenziale che non comprende le componenti del danno biologico coperte dall'assicurazione obbligatoria, sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 843 del 25 gennaio 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il pagamento dell'indennizzo al danneggiato non è opponibile dall'istituto assicuratore per la responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13819 del 31 maggio 2017
«In tema di danno cd. differenziale, il giudice di merito deve procedere d’ufficio allo scomputo, dall’ammontare liquidato a detto titolo, dell’importo della rendita INAIL, anche se l’istituto assicuratore non abbia, in concreto, provveduto...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 13232 del 25 maggio 2017
«L’accordo mediante il quale le parti stabiliscono la cessione di quote di piena o nuda proprietà di un bene immobile verso un corrispettivo, in parte rappresentato dalla prestazione mensile di una somma di danaro, ed in parte dalla prestazione di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 13406 del 26 maggio 2017
«Sebbene dettata in tema di prescrizione estintiva, la regola di cui all’art. 2963, comma 2, c.c. - che esclude la computabilità del giorno nel corso del quale cade il momento iniziale del termine e stabilisce che la prescrizione si verifica con lo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6619 del 16 marzo 2018
«La liquidazione del danno patrimoniale da lucro cessante, patito dalla moglie e dal figlio di persona deceduta per colpa altrui, e consistente nella perdita delle elargizioni erogate loro dal defunto, se avviene in forma di capitale e non di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12566 del 22 maggio 2018
«L'importo della rendita per l'inabilità permanente, corrisposta dall'INAIL per l'infortunio "in itinere" occorso al lavoratore, va detratto dall'ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27644 del 11 dicembre 2013
«In tema di assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, la rendita erogata dall'I.N.A.I.L., ex art. 13 del d.l.vo 23 febbraio 2000, n. 38, va considerata di natura previdenziale e non risarcitoria, per la sua natura e per le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20827 del 11 settembre 2013
«Il danno subito dal lavoratore per la perdita della pensione, derivata dall'omessa contribuzione previdenziale da parte del datore di lavoro ex art. 2116 c.c., si verifica al raggiungimento dell'anzianità pensionabile, con la conseguenza che da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21961 del 10 settembre 2018
«L'accoglimento della domanda di surroga proposta dall'INAIL nei confronti del terzo responsabile di un infortunio per gli importi pagati a titolo di incremento della rendita per danno patrimoniale presunto presuppone, diversamente che per le somme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21962 del 10 settembre 2018
«L'azione di ripetizione di indebito proposta dall'INAIL per la restituzione delle somme corrisposte mensilmente a titolo di rendita per un infortunio sul lavoro è soggetta alla ordinaria prescrizione decennale e non a quella quinquennale prevista...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2111 del 23 giugno 1972
«Per quanto attiene alla liquidazione del danno da invalidità permanente, le tabelle di liquidazione del reddito approvate con R.D. n. 1043 del 1922 sono il risultato di un complesso calcolo attuariale, il quale converte il debito per il lucro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2823 del 23 aprile 1983
«Poiché l'obbligo di risarcire il danno da illecito aquiliano costituisce debito di valore, il danno deve essere liquidato con riferimento ai valori del momento della pronuncia del giudice; il quale, se nella liquidazione del danno alla persona...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 170 del 19 gennaio 1985
«Il lavoratore, quando l'imprenditore non ha versato regolarmente i contributi dovuti agli enti previdenziali, può chiedere, senza limitazione temporale, la condanna dell'imprenditore alla reintegrazione in forma specifica, mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6938 del 20 dicembre 1988
«In tema di infortuni sul lavoro il giudizio di accertamento e quantificazione della responsabilità da illecito per il danno subito dal lavoratore o dai superstiti va tenuto distinto — stante la diversità dei titoli su cui si fondano i diritti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1469 del 26 febbraio 1990
«Rispetto alla domanda di risarcimento del danno da omissione contributiva, proposta in primo grado, la pretesa del lavoratore, avanzata per la prima volta in appello, volta a conseguire la quantificazione di tale danno con riferimento alla somma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5121 del 31 maggio 1990
«Il termine di prescrizione di cui all'art. 2953 c.c. (cosiddetto actio iudicati) si riferisce alle sole sentenze di condanna e quindi non è applicabile alle sentenze di risoluzione dei contratti, che sono, invece, dichiarative o costitutive, a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11336 del 10 novembre 1998
«Nel rito del lavoro il principio dell'interpretazione del dispositivo della sentenza mediante la motivazione non può estendersi fino all'interpretazione del contenuto precettivo del primo con statuizioni desunte dalla seconda, attesa la prevalenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10303 del 4 agosto 2000
«In materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, fatto valere in giudizio dall'assicurato il diritto a conseguire una rendita in relazione ad uno specifico infortunio, il medesimo non può chiedere per la prima volta in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10037 del 24 luglio 2001
«Ai sensi dell'art. 384, primo comma c.p.c., l'enunciazione del principio di diritto vincola sia il giudice di rinvio sia la stessa Corte di cassazione, nel senso che, qualora sia nuovamente investita del ricorso avverso la sentenza pronunziata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11198 del 29 luglio 2002
«In rapporto all'originaria domanda di riconoscimento di una rendita per infortunio sul lavoro, per la quale sia stata accertata un'inabilità permanente inferiore alla misura indennizzabile, è inammissibile la richiesta in appello, formulata ex...»