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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3888 del 28 aprile 1983
«Per la sussistenza del delitto di omicidio preterintenzionale non è necessario che la serie causale che ha provocato la morte rappresenti lo sviluppo dello stesso evento di percosse o di lesioni volute dal colpevole, ma è sufficiente che esista un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2460 del 23 febbraio 1991
«In tema di estorsione, il profitto deve ritenersi ingiusto allorché sia fondato su una pretesa non tutelata dall'ordinamento giuridico né in via diretta — quando, cioè, si riconosce al suo titolare il potere di farla valere in giudizio — né in via...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1329 del 10 febbraio 1995
«Nell'omicidio preterintenzionale, sotto il profilo soggettivo concorrono un dato positivo ed uno negativo: la volontà di offendere (con percosse o lesioni) e la mancanza dell'intenzione di uccidere; mentre invece l'elemento psicologico che connota...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3354 del 28 marzo 1995
«Sussiste ipotesi di concorso formale, ex art. 81, comma 1, c.p., fra il reato di resistenza a P.U., di cui all'art. 337 c.p. ed il reato di tentato omicidio, stante la diversità dei beni giuridici tutelati da tali norme, e le differenze...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3349 del 5 aprile 1996
«L'ipotesi prevista dal comma 2 dell'art. 116 c.p. non è applicabile all'omicidio preterintenzionale, in quanto trattasi di una forma attenuata di concorso configurabile solo nell'ipotesi in cui il concorrente che si vuole anomalo abbia voluto un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4057 del 30 marzo 2000
«Nell'ipotesi in cui venga sottratta una cosa mobile alla presenza del possessore e subito dopo che questi abbia subito un tentativo di estorsione e percosse, l'estremo della minaccia come modalità dell'azione della sottrazione ed elemento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17264 del 14 aprile 2004
«In tema di rapina impropria, sussiste l'ipotesi del tentativo, e non il diverso reato di tentato furto seguito da minacce o percosse, allorché l'agente tiene a fini d'impunità una condotta minacciosa o violenta immediatamente dopo l'azione diretta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44292 del 5 dicembre 2005
«Il delitto di estorsione si caratterizza rispetto a quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone per il fatto che la violenza o minaccia sono esercitate, nel secondo caso soltanto, per far valere un diritto già...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6376 del 8 febbraio 2008
«Il delitto di danneggiamento aggravato dall'essere il fatto commesso con violenza alla persona assorbe, quale reato complesso, il solo delitto di percosse, non anche quello di lesioni personali che conserva la sua autonomia in quanto determina il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1215 del 13 gennaio 2015
«L'elemento oggettivo del delitto di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare od omettere una condotta determinata, poiché in assenza di tale determinatezza,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23606 del 25 maggio 2018
«Il delitto previsto dall'art. 586 cod. pen., (morte come conseguenza di altro delitto) si differenzia dall'omicidio preterintenzionale perché nel primo reato l'attività del colpevole è diretta a realizzare un delitto doloso diverso dalle percosse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26022 del 19 aprile 2018
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 608 cod. pen. non è sufficiente l'impiego della violenza nei confronti della persona in custodia, pur potendo atti di violenza fisica (quali percosse, lesioni e simili) riconducibili ad altre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6126 del 7 febbraio 2019
«Ai fini della configurabilità del reato abituale di maltrattamenti in famiglia, è richiesto il compimento di atti che non siano sporadici e manifestazione di un atteggiamento di contingente aggressività, occorrendo una persistente azione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9727 del 5 marzo 2019
«È configurabile il concorso formale tra il reato di violenza privata e quello di lesioni personali volontarie, non sussistendo tra le due fattispecie un rapporto di specialità ex art. 15 cod. pen. (In motivazione la Corte ha, altresì, richiamato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17427 del 23 aprile 2019
«La condotta di violenza, la quale, cumulativamente od alternativamente con quella di minaccia, costituisce il nucleo essenziale del delitto di estorsione, è in esso interamente assorbita quando non provoca alcuna lesione personale (come nel caso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28847 del 2 luglio 2019
«Il delitto di danneggiamento con violenza alla persona, come riformulato dall'art. 2, comma 1, lett. l), del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, assorbe quello di cui all'art. 581 cod. pen., in quanto le percosse, consistendo in atti di violenza che non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23672 del 19 aprile 2021
«In tema di falso in atto pubblico non può essere invocata la scriminante di cui all'art. 51 cod. pen., nella forma del principio "nemo tenetur se detegere", per aver il pubblico ufficiale estensore dell'atto attestato il falso in ordine a quanto...»
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Cassazione penale, Sez. VII, ordinanza n. 37216 del 24 settembre 2020
«Il delitto di omicidio preterintenzionale, in quanto caratterizzato dal verificarsi di un evento non voluto (omicidio) più grave di quello cui gli atti erano diretti (percosse o lesioni), è strutturalmente incompatibile con il tentativo, che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31665 del 6 maggio 2021
«Il riconoscimento della diversa qualificazione giuridica del fatto da parte del giudice del dibattimento non legittima l'imputato a proporre tardivamente la richiesta di messa alla prova, in quanto l'inesatta contestazione del reato non preclude...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13708 del 3 marzo 2020
«In tema di successione di leggi nel tempo, il trasferimento della competenza per materia dal giudice di pace al tribunale monocratico comporta una modifica "in peius" del trattamento sanzionatorio, ove determini l'applicazione delle sanzioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22534 del 21 febbraio 2019
«I reati di percosse e di lesioni personali volontarie hanno in comune l'elemento soggettivo, che consiste nella volontà di colpire taluno con violenza fisica, mentre differiscono nelle conseguenze della condotta, atteso che le lesioni superano la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4715 del 15 ottobre 2019
«In tema di concorso di persone nel reato di omicidio preterintenzionale, quando le aggressioni siano multiple e contestuali, nel tempo e nello spazio, ai danni di più vittime (una soltanto delle quali deceda per effetto delle percosse e/o lesioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37068 del 24 maggio 2022
«Il delitto di percosse richiede il dolo generico, consistente nella coscienza e volontà di tenere una condotta violenta, tale da cagionare una sensazione dolorosa al soggetto passivo, mentre sono irrilevanti gli antecedenti psichici della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5733 del 13 dicembre 2021
«Integra il delitto di riduzione in schiavitù e non quello di estorsione la condotta dell'agente che, con continue minacce e percosse, costringa la vittima, allontanata dai figli minori, privata di qualsiasi contatto con la famiglia di origine e...»