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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9675 del 6 novembre 1996
«Il patto di opzione previsto dall'art. 1331 codice civile impone nella compravendita ad una delle parti l'obbligo incondizionato ed irrevocabile di vendere o di comprare, attribuendo contestualmente all'altra parte il diritto di conseguire la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8399 del 23 settembre 1996
«Per ritenere sussistente, secondo l'art. 1335 codice civile, la presunzione di conoscenza, da parte del destinatario, della dichiarazione a questo diretta, occorre la prova, il cui onere incombe al dichiarante, che la dichiarazione sia pervenuta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4307 del 9 aprile 1993
«L'adozione generalizzata, da parte dei lavoratori, di un certo tipo di abbigliamento, coincidente con quello normalmente suggerito dal costume o dalle regole del vivere civile e della buona educazione non determina il sorgere di un uso aziendale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3225 del 20 marzo 1995
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il responsabile del danno che a norma dell'art. 23, legge 24 dicembre 1969, n. 990 deve essere chiamato in causa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5243 del 5 giugno 1996
«La norma dell'art. 1359 codice civile secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa trova applicazione nella sola ipotesi di condizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7377 del 9 agosto 1996
«In tema di negozio condizionato, ove, ai sensi dell'art. 1359 codice civile, si debba ritenere verificata la condizione mancata per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento di essa, deve aversi riguardo, al fine...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1101 del 4 febbraio 1988
«...ovvero di anticipato parziale pagamento per l'ipotesi di adempimento. Pertanto il versamento di essa, costituendo principio di esecuzione del contratto, impedisce l'esercizio del diritto di recesso ai sensi dell'art. 1373 del codice civile.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10050 del 16 novembre 1996
«Quando la nullità investe singole clausole di un contratto collettivo (al quale è applicabile la disciplina della nullità parziale di cui all'art. 1419 codice civile), per il principio della conservazione del contratto, che costituisce la regola...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5675 del 26 giugno 1987
«Peraltro, quando la nullità investe singole clausole per il principio di conservazione del contratto ( utile per inutile non vitiatur ), che costituisce la regola nel sistema del codice civile, l'estensione all'intero contratto degli effetti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2176 del 27 maggio 1977
«...negoziale e, per il principio dispositivo che regola la materia negoziale e il processo civile, il giudice non può procedere d'ufficio a tale indagine, qualora essa richieda accertamenti di fatto sulla reale volontà delle parti contraenti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2104 del 12 febbraio 2003
«...riconosciuto invalido, che aveva reso noto all'inizio della procedura di assunzione di essere stato esonerato dal servizio militare per un incidente, tacendo di aver presentato una domanda per il riconoscimento di invalidità civile).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1955 del 11 marzo 1996
«A norma dell'art. 1439 codice civile, il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati siano stati tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe prestato il proprio consenso per la conclusione del contratto, ossia, quando,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16937 del 25 luglio 2006
«Il principio della cumulabilità, nel nostro ordinamento, dei due tipi di responsabilità (contrattuale ed extracontrattuale) da illecito civile è legittimamente invocabile quando uno stesso fatto autonomamente generatore di danno integri gli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2842 del 28 marzo 1996
«...12 della legge n. 865 del 1971), non preceduta dalla delibera del consiglio comunale, ne comporta l'annullabilità, rilevabile esclusivamente da parte dell'amministrazione, e la possibilità di convalida ai sensi dell'art. 1444 codice civile.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7398 del 9 agosto 1996
«Nel contratto in favore di terzi (art. 1411 codice civile) le parti stipulanti assumono reciprocamente degli obblighi in favore di un terzo il quale assume la veste di creditore della prestazione promessa senza essere parte del contratto, né in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3019 del 2 aprile 1996
«Ai fini dell'applicabilità della regola contenuta nella seconda parte del primo comma dell'art. 1458 codice civile — secondo cui gli effetti retroattivi della risoluzione non operano, nei contratti ad esecuzione continuata o periodica, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2575 del 12 aprile 1983
«...come in quella di buona fede del compratore contemplata nell'art. 1479 codice civile, trova la sua giustificazione nell'inadempimento del venditore all'obbligo di trasferire subito il diritto, come effetto immediato del puro e semplice consenso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8567 del 28 settembre 1996
«Il committente convenuto per il pagamento può opporre all'appaltatore le difformità ed i vizi dell'opera da lui tempestivamente denunciati, avvalendosi del principio inadimplenti non est adimplendum al quale si ricollega la più specifica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 993 del 28 gennaio 2002
«Nel codice civile tra le norme sulla locazione e quelle sull'affitto, compreso l'affitto di azienda, corre il rapporto tipico tra norme generali e norme speciali, per cui se la fattispecie non è regolata da una norma specificamente prevista per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 1 marzo 2000
«Nel codice civile tra le norme sulla locazione e quelle sull'affitto, compreso l'affitto d'azienda, corre il rapporto tipico tra norme generali e norme speciali, per cui se la fattispecie non è regolata da una norma specificamente prevista per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10934 del 18 maggio 2011
«In tema di cessazione del rapporto di agenzia, il recesso senza preavviso dell'impresa preponente - secondo la disciplina del codice civile prima delle modifiche introdotte, in attuazione della direttiva comunitaria 86/653/CE del 18 dicembre 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3437 del 8 marzo 2002
«Posto che né il codice civile né la legge speciale 3 febbraio 1989, n. 39 prevedono l'incompatibilità di una pluralità di mediatori rispetto al medesimo affare, l'affidamento successivo del medesimo incarico ad altro mediatore non concreta un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5107 del 26 maggio 1999
«L'art. 1759, comma primo, codice civile, laddove impone al mediatore di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e sicurezza dell'affare, che possono influire sulla sua conclusione, deve essere letto in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10158 del 28 novembre 1994
«Il contratto di albergo non può in sé considerarsi un contratto tipico, non trovando alcuna specifica regolamentazione nel codice civile (il quale agli artt. 1783 e 1785 disciplina solo il deposito delle cose portate in albergo o consegnate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9640 del 10 settembre 1999
«Nel nostro ordinamento processuale civile la valutazione preventiva dell'attendibilità del teste è riservata al legislatore (come emerge dagli artt. 246 e 247 c.p.c.) ed è quindi inibita al giudice, che può valutare, secondo il suo prudente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2742 del 10 marzo 2000
«I cosiddetti «benefondi», ossia l'uso interbancario di richiedere e dare, a mezzo del telefono o con altri strumenti di comunicazione, conferma dell'esistenza di una sufficiente provvista in relazione al pagamento di assegni di conto corrente, può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8825 del 9 ottobre 1996
«Il contratto con il quale una parte si obbliga, in corrispettivo (del trasferimento di un bene o) della cessione di un capitale, a fornire all'altra prestazioni alimentari o assistenziali per tutta la durata della vita (cosiddetto vitalizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23313 del 8 novembre 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli, qualora l'esistenza del rapporto assicurativo venga contestata da parte dell'assicuratore, il danneggiato è tenuto a fornire la prova della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9715 del 7 novembre 1996
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il mancato pagamento del premio da parte dell'assicurato, una vola decorso il termine di cui all'art. 1901 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3544 del 23 febbraio 2004
«In tema di responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nell'ipotesi di coesistenza di più contratti di assicurazione di un medesimo interesse e contro un medesimo rischio, stipulati presso diversi...»