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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6647 del 12 giugno 1991
«In tema di prescrizione delle servita (art. 1073 c.c.), la ripartizione dell'onere della prova va risolta applicando il generale principio secondo cui, essendo quella di prescrizione una eccezione in senso proprio (art. 2938 c.c.), la prova dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8527 del 27 settembre 1996
«Colui che agisce in confessoria servitutis (art. 1079 c.c.) ha l'onere di fornire la prova dell'esistenza di tale diritto — presumendosi il fondo preteso servente libero da pesi e limitazioni — mediante uno dei modi di costituzione o di acquisto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2108 del 24 maggio 1975
«...conseguente inversione del medesimo. E salva, peraltro, la possibilità per il giudice di avvalersi degli elementi scaturenti dalle ammissioni del convenuto, nella valutazione delle risultanze della prova offerta dall'attore in actio confessoria.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1367 del 18 febbraio 1999
«In tema di compossesso, il godimento esclusivo della cosa comune da parte di uno dei compossessori non è, di per sé, idoneo a far ritenere lo stato di fatto così determinatosi funzionale all'esercizio dei possesso ad usucapionem, e non anche,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5889 del 20 aprile 2001
«In materia di gestione condominiale il ricorso all'autorità giudiziaria ex art. 1105 c.c. presuppone ipotesi tutte riconducibili ad una situazione di assoluta inerzia in ordine alla concreta amministrazione della cosa comune per mancata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10738 del 3 agosto 2001
«...partecipanti o l'amministratore. Solo, pertanto, in caso di inattività di questi ultimi, egli può procedere agli esborsi e pretenderne il rimborso, ed incomberà su di lui l'onere della prova sia della trascuranza che della necessità dei lavori.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17928 del 23 agosto 2007
«Da ciò consegue che chi voglia vincere tale presunzione ha l'onere di fornire la prova della proprietà esclusiva, non potendo essere determinanti, a questo proposito, né le risultanze dell'eventuale regolamento di condominio, né l'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3862 del 7 giugno 1988
«La presunzione legale di proprietà comune di alcune parti dell'edificio in condominio, che si sostanzia sia nella destinazione all'uso comune del manufatto, sia nell'attitudine oggettiva al godimento collettivo, dispensa il condominio dalla prova...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10371 del 22 ottobre 1997
«Il locale autorimessa, anche se situato entro il perimetro dell'edificio condominiale (nella specie, nel seminterrato), non può ritenersi incluso tra le «parti comuni dell'edificio» indicate dall'art. 1117 c.c., neppure sotto l'aspetto di «parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15702 del 12 agosto 2004
«Il materiale raccolto dal verbalizzante deve, quindi, essere liberamente apprezzato dal giudice, il quale può valutarne l'importanza ai fini della prova, ma non può attribuirgli il valore di vero e proprio accertamento addossando all'opponente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1544 del 28 gennaio 2004
«In tema di approvazione del bilancio da parte dell'assemblea condominiale, benché l'amministratore del condominio non abbia l'obbligo di depositare la documentazione giustificativa del bilancio negli edifici, egli è tuttavia tenuto a permettere ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13164 del 25 ottobre 2001
«In tema di condominio di edifici, colui che agisce in giudizio in nome del condominio deve dare la prova, in caso di contestazione, della veste di amministratore e, quando la causa esorbita dai limiti di attribuzione stabiliti dall'art. 1130 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2837 del 25 marzo 1999
«...stati tempestivamente convocati fa carico al condominio. Tale prova non può essere offerta con la dimostrazione della consegna dell'avviso a soggetti ai quali non è stato conferito uno stabile potere di rappresentanza nei confronti del condominio.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 697 del 22 gennaio 2000
«In mancanza di una norma che disponga il contrario, non esistono limiti di orario alla convocazione di un'assemblea condominiale; né la fissazione dell'assemblea in ora notturna può ritenersi completamente preclusiva della possibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 810 del 29 gennaio 1999
«Tale individuazione è, infatti, indispensabile per la verifica della esistenza della maggioranza prescritta dall'art. 1136, secondo, terzo e quarto comma, c.c., ai fini della validità dell'approvazione delle deliberazioni con riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8135 del 28 aprile 2004
«...— presente o assente, consenziente o dissenziente che sia stato all'approvazione della delibera impugnata — la quale costituisce requisito essenziale per la configurabilità del suo interesse ad agire per la nullità della delibera medesima.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13921 del 25 settembre 2002
«In tema di usucapione, vige la presunzione, posta dall'art. 1142 c.c., della continuità del possesso e, pertanto, si determina un'inversione dell'onere della prova, non essendo il possessore, sia che agisca come attore o che resista come...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4630 del 29 marzo 2001
«Ne consegue che ove la successio possessionis sia negata da colui nei cui confronti essa sia fatta valere è onere dell'erede dimostrare l'esistenza in capo al de cuius del suddetto rapporto di fatto con il bene in contestazione. (Nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7536 del 30 marzo 2006
«Il principio della presunzione di buona fede (art. 1148 c.c.), non limitato all'istituto del possesso di beni, ha portata generale, rilevando, in ambito contrattuale, nell'adempimento del debitore e nell'accettazione dell'adempimento da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27930 del 19 dicembre 2005
«Colui che assume di essere titolare di una servitù coattiva apparente (nel caso, di scarico) ha l'onere di fornire la prova del relativo acquisto, non essendo al riguardo sufficiente la mera sussistenza di opere visibili e permanenti, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5740 del 21 giugno 1996
«...ziario. Stante la presunzione di legittimità che inerisce all'attività dell'ufficiale giudiziario quale organo del pubblico potere, l'onere della prova dell'arbitrarietà della condotta dello stesso incombe su colui che invoca la tutela...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17567 del 31 agosto 2005
«Il principio della infrazionabilità e contestualità della prova testimoniale tra i vari gradi del giudizio, derivante dall'art. 244 c.p.c., coordinato con il successivo art. 345, secondo comma, nel testo previgente alla riforma del processo del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10477 del 22 ottobre 1998
«Qualora sia stata proposta azione di reintegrazione nel possesso allegandosi dall'attore la propria situazione di detentore qualificato del bene in ordine al quale si assume essere avvenuto il denunziato spoglio, il giudice del merito a fronte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2247 del 13 marzo 1997
«Ai fini della tutela possessoria l'attore ha l'onere di fornire la prova dell'esercizio di fatto del possesso indipendentemente dal titolo, non potendo detta prova desumersi dal regime legale o convenzionale del diritto reale corrispondente.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5952 del 1 luglio 1996
«...accompagnato dal riconoscimento di una prevalente situazione giuridica altrui, e cioè la detenzione e non già il possesso della cosa, ha l'onere non solo di specificare ma anche di provare il titolo in base al quale esercitava il potere sul bene.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2111 del 3 marzo 1994
«Il regime probatorio (e, in particolare, la distribuzione dell'onere della prova tra le parti) nel procedimento possessorio instaurato a tutela della detenzione qualificata è notevolmente diverso da quello a tutela del possesso in senso proprio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5415 del 6 giugno 1990
«Con riguardo al possesso la prova da parte di colui che l'invoca deve avere ad oggetto soltanto l'elemento di fatto (relazione materiale con la cosa) perché sia per il codice civile vigente (art. 1141 ) sia per quello abrogato (art. 687) si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3710 del 16 agosto 1989
«...(in considerazione di rapporti di amicizia, familiarità e buon vicinato) e per un tempo limitato, solo rispetto a questo periodo l'eccezione implica, in difetto della relativa prova, il riconoscimento dell'esercizio del detto potere di fatto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3055 del 18 maggio 1985
«In tema di azione di reintegrazione, l'attore, che abbia fornito la prova del possesso del bene in epoca prossima a quella del lamentato spoglio non è tenuto a dimostrare anche il possesso anteriore o l'inizio di esso, mentre grava sul convenuto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4137 del 16 giugno 1983
«L'ammissione di un dato mezzo di prova (che avviene con ordinanza, e mai con sentenza) non preclude al giudice l'assunzione in seguito di qualsiasi altro mezzo istruttorio, salve le specifiche preclusioni derivanti dall'assunzione delle cosiddette...»