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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7144 del 15 giugno 1998
«La tenuità della posta non esclude il fine di lucro necessario per la configurabilità del gioco d'azzardo ai sensi dell'art. 721 c.p., anche se il detto fine deve necessariamente essere interpretato come fine di trarre un guadagno economicamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5082 del 10 maggio 1995
«L'intervento iussu iudicis, rispondendo ad un interesse di ordine pubblico che trascende quello delle stesse parti originarie o dei terzi, e cioè all'interesse superiore della giustizia ad attuare l'economia dei giudizi e ad evitare i rischi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3494 del 13 aprile 1996
«Il mancato esame di un'istanza istruttoria può dar luogo al vizio di omessa o insufficiente motivazione solo quando l'istanza attenga a circostanze che, con giudizio di certezza e non di mera probabilità avrebbero potuto indurre ad una decisione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2071 del 9 settembre 1996
«L'indizio proveniente dalla chiamata indiretta, non riscontrata a norma dell'art. 195 c.p.p., pur ammissibile in sede di applicazione dell'art. 273 c.p.p. ha valenza diversa e minore di quella proveniente dalla chiamata diretta che, alla luce...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7468 del 31 marzo 2011
«Il contratto concluso per effetto di truffa, penalmente accertata, di uno dei contraenti in danno dell'altro è non già radicalmente nullo (ex art. 1418 c.c., in correlazione all'art. 640 c.p.), sebbene annullabile ai sensi dell'art. 1439 c.c.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3277 del 29 marzo 1996
«La volontà dolosa, a seconda dei vari livelli di intensità dai quali può essere caratterizzata, può dar luogo alla configurabilità del dolo intenzionale (allorché si persegue l'evento come scopo finale della condotta o come mezzo necessario per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7406 del 25 febbraio 2002
«Le sommarie trascrizioni, effettuate a norma dell'art. 268, comma 2, c.p.p., delle conversazioni intercettate nei verbali redatti dalla polizia giudiziaria, possono essere utilizzate, in sede cautelare, come fonte dei gravi indizi di colpevolezza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3033 del 8 febbraio 2013
«Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d'appello non può più dirsi, come un tempo, un riesame pieno nel merito della decisione impugnata ("novum judicium"), ma ha assunto le caratteristiche di una impugnazione a critica vincolata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7881 del 22 agosto 1997
«Nel rito del lavoro, la mancanza di documenti o la loro idoneità a rappresentare i fatti allegati può indurre il giudice ad ammettere d'ufficio in qualsiasi momento ogni altro mezzo di prova ai sensi dell'art. 421 c.p.c., ma tale ammissione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8118 del 27 luglio 1999
«Nel procedimento monitorio la competenza del giudice va riscontrata con riferimento alla data del deposito del ricorso introduttivo, anche ai fini della norma transitoria di cui all'art. 43 della legge 21 novembre 1991, n. 374, essendo soltanto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12345 del 25 novembre 1998
«Poiché il concorso apparente di norme coesistenti postula che una determinata norma incriminatrice speciale presenti in sè tutti gli elementi costitutivi di un'altra generale oltre che un elemento ulteriore cosiddetto specializzante, non può...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32931 del 29 luglio 2004
«In tema di circolazione stradale e di responsabilità del conducente di autoveicolo, il malore del guidatore repentinamente ed improvvisamente insorto è pur sempre una infermità, ovvero uno stato morboso, ancorché transitorio, ascrivibile alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11890 del 18 dicembre 1997
«Può parlarsi di reato impossibile solo quando l'evento risulta impossibile in ragione della inidoneità dell'azione o della inesistenza dell'oggetto mentre in ogni altro caso in cui barriere o ostacoli di tipo materiale o giuridico impediscono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25608 del 27 giugno 2011
«In tema di legittima difesa (art. 52 c.p.), è regola di esperienza che colui che è reiteratamente aggredito reagisce come può, secondo la concitazione del momento, e non è tenuto a calibrare l'intensità della reazione, finalizzata ad indurre la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 49349 del 17 novembre 2009
«Lo stato di tossicodipendenza non può indurre, di per sé, la sospensione di una misura di sicurezza personale, quantunque detentiva (nella specie, colonia agricola).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2645 del 1 marzo 2000
«Per la configurazione del reato di millantato credito è indispensabile che il comportamento del soggetto attivo si concreti in una “vanteria”, cioè in un'ostentazione della possibilità di influire sul pubblico ufficiale che venga fatto apparire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1425 del 8 febbraio 1994
«Ai fini della configurabilità del delitto di frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.), non è necessario un comportamento fraudolento mediante l'uso di raggiri, essendo sufficiente la semplice mala fede nell'esecuzione del contratto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51780 del 27 dicembre 2013
«Nel reato di omissione di referto, l'obbligo di riferire si configura per la semplice possibilità che il fatto presenti i caratteri di un delitto perseguibile di ufficio, secondo un giudizio riferito al momento della prestazione sanitaria in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13645 del 23 dicembre 1998
«In tema di frode processuale, prevista dall'art. 374 c.p., l'immutazione dei luoghi non integra il reato solo quando sia talmente grossolana e così agevolmente percepibile a prima vista da non essere idonea a indurre in errore nessuno, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2713 del 21 marzo 1997
«Il delitto di subornazione (art. 377 c.p.) mira a tutelare la genuinità processuale di quanti sono chiamati a riferire sui fatti di causa davanti all'autorità giudiziaria, posizione che potrebbe venire inevitabilmente ed indebitamente condizionata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 403 del 22 febbraio 1974
«Qualora la falsa deposizione sia intervenuta in una causa civile, il colpevole non è punibile se ritratta il falso e manifesta il vero, prima che sulla domanda giudiziale sia pronunziata sentenza definitiva, anche se non irrevocabile. Per sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10641 del 22 novembre 1997
«Affinché possa ravvisarsi la materialità del delitto di istigazione a delinquere di cui all'art. 414 c.p., occorre che sia posta in essere pubblicamente la propalazione di propositi aventi ad oggetto comportamenti rientranti in specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 882 del 21 luglio 1993
«In tema di patteggiamento è consentita la confisca soltanto delle cose costituenti il prezzo del reato o di quelle intrinsecamente criminose. Al riguardo per «prezzo del reato» deve intendersi il compenso per commettere il reato ovverosia il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11895 del 18 marzo 2009
«Integra il reato di riciclaggio lo spostamento in territorio estero extracomunitario, a fine di successiva vendita e reimmatricolazione, di un autoveicolo di provenienza furtiva qualora l'agente ponga in essere altre attività idonee ad ostacolare...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8758 del 8 luglio 1999
«Il reato di falso punito dall'articolo 473 c.p. è applicabile anche alla contraffazione o alterazione dei c.d. modelli ornamentali disciplinati dall'articolo 2593 c.c., che sono indicativi della provenienza del prodotto dall'impresa che l'ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41205 del 10 dicembre 2002
«Non sussiste il tentativo di falsità ideologica del pubblico ufficiale (artt. 56, 48 e 480 c.p.) allorché quest'ultimo non si sia determinato, in conseguenza delle false dichiarazioni rese dal privato, a porre in essere una condotta qualificabile...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5117 del 1 febbraio 2008
«In tema di colpa, la prevedibilità dell'evento può riconnettersi anche solo alla possibilità che lo stesso si verifichi, purché tale possibilità riveli in maniera comunque concreta le potenzialità dannose della condotta dell'agente. In tal senso,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8148 del 22 luglio 1992
«In tema di ipotesi attenuata prevista dall'art. 56, terzo comma, c.p., si ha recesso volontario dall'azione delittuosa quando la prevalenza dei motivi di desistenza su quelli di persistenza nella condotta criminosa si sia verificata al di fuori di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6894 del 20 febbraio 2001
«In tema di concorso nel reato proprio di falso in bilancio, è corretto desumere la sussistenza dell'elemento soggettivo da una condotta inequivocabilmente finalizzata — attraverso l'intervento degli autori materiali del fatto — ad indurre in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43929 del 7 ottobre 2015
«Ai fini della configurabilità del reato contravvenzionale di cui all'art. 712, comma primo cod. pen., non è necessario che l'acquirente abbia effettivamente nutrito dubbi sulla provenienza della merce, dovendo, invece, ritenersi sussistente il...»