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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5166 del 9 marzo 2005
«La validità delle clausole cosiddette omnibus dei contratti di fideiussione bancaria relativi ad apertura di credito, nonché della relativa deroga alla clausola di cui all'art. 1956 c.c., trova la sua ratio nel principio che deve presiedere al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11772 del 6 agosto 2002
«Con riguardo a una fideiussione omnibus, prestata in favore di una banca anche in riferimento ad operazioni future con un determinato cliente, la validità della clausola con cui il fideiussore dispensa la banca dall'onere di richiedergli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4801 del 13 aprile 2000
«La fideiussione omnibus, nella sua forma standard, adottata in modo vincolante da tutte le banche, non costituisce il frutto di una intesa limitatrice della concorrenza e di un abuso di posizione dominante, in contrasto con gli artt. 85 e 86 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11875 del 16 novembre 1995
«Alla fideiussione prestata per tutte le obbligazioni che il garantito assumerà verso un istituto di credito (cosiddetta fideiussione omnibus ) si applica il principio della accessorietà espresso dall'art. 1941 c.c., secondo il quale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2747 del 9 marzo 1995
«In tema di fideiussione, qualora il fideiubente nell'assumere l'impegno di garantire l'adempimento di ogni obbligazione del debitore dipendente anche da operazioni bancarie già consentite, abbia manifestato all'istituto bancario la volontà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 103 del 16 gennaio 1985
«Allorquando la fidejussione di un debito e di relativi accessori sia oggettivamente limitata ad un ammontare determinato (ex art. 1941, comma secondo, c.c.) l'obbligazione fideiussoria cessa non appena il tetto massimo della garanzia sia stato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 365 del 17 gennaio 1996
«L' obbligazione principale e quella fideiussoria, per quanto tra loro collegate, essendo quella garantita presupposto dell'obbligazione di garanzia e questa servendo allo scopo di quella, mantengono una propria individualità non soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1648 del 8 aprile 1978
«Il fideiussore non può liberarsi dal proprio obbligo di garanzia con il versare al debitore garantito la somma necessaria all'adempimento dell'obbligazione, poiché è suo obbligo eseguire direttamente la prestazione nei confronti del creditore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4830 del 1 marzo 2010
«Il fideiussore non può esercitare, nei confronti del creditore a favore del quale ha prestato garanzia, un diritto facente capo al debitore garantito, trattandosi di un diritto del tutto estraneo alla propria sfera giuridica. (In applicazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14469 del 30 maggio 2008
«Il fideiussore, sebbene sia terzo rispetto al contratto stipulato tra creditore garantito e debitore principale, può nondimeno opporre al primo tutte le eccezioni spettanti al secondo (ad eccezione di quelle derivanti dall'incapacità). Egli,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3552 del 6 aprile 1998
«Al contratto cosiddetto di assicurazione fideiussoria (o cauzione fideiussoria o assicurazione cauzionale), caratterizzato dall'assunzione di un impegno, da parte di una banca o di una compagnia di assicurazioni, di pagare un determinato importo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2747 del 5 febbraio 2008
«In caso di fideiussione rilasciata da più fideiussori, qualora in un medesimo procedimento uno di essi proponga domanda di regresso nei confronti dell'altro per la ripetizione dei versamenti già effettuati dal primo per conto del debitore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6808 del 13 maggio 2002
«Ai fini della configurabilità della responsabilità processuale aggravata ex art. 96, secondo comma, c.p.c. non è necessaria la sussistenza della mala fede o della colpa grave, ma è sufficiente l'aver agito senza la normale prudenza, che si ha...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6613 del 22 maggio 2000
«La fideiussione del fideiussore costituisce una particolare modalità della fideiussione tipica nella quale il «secondo» fideiussore garantisce l'adempimento dell'obbligazione del «primo» fideiussore e non l'adempimento dell'obbligato principale....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6929 del 25 novembre 1986
«Il fideiussore, che abbia soddisfatto il creditore garantito, può agire in via surrogatoria contro il debitore nei limiti in cui ciò era consentito al creditore stesso, e non anche, pertanto, quando risulti la nullità dell'obbligazione principale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16078 del 18 agosto 2004
«Il fideiussore che ha pagato il debito dopo il fallimento del debitore principale non può concorrere, nel fallimento, per gli interessi (e la rivalutazione monetaria) maturati dopo la dichiarazione del fallimento stesso, ancorché li abbia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5669 del 18 aprile 2001
«In materia di appalto di opere pubbliche, quando l'appalto è aggiudicato ad una associazione temporanea di imprese, la fideiussione garantisce l'adempimento delle obbligazioni che gravano sulle imprese riunite, le quali — ai sensi dell'art. 21...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3168 del 5 aprile 1996
«Una volta non impugnata la sentenza d'appello nella parte in cui la domanda di regresso del garante — proposta in via riconvenzionale e condizionatamente al rigetto della domanda del debitore principale di accertamento, nei confronti anche del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2141 del 25 febbraio 2000
«La posizione del fideiussore è strettamente collegata al rapporto che intercorre tra il debitore principale e il creditore, trattandosi del soggetto che ha il compito di garantire il puntuale adempimento dell'obbligazione garantita. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 729 del 15 gennaio 2005
«Il risarcimento del danno non patrimoniale non richiede che la responsabilità dell'autore del fatto illecito sia stata accertata in un procedimento penale, in quanto l'interpretazione conforme a Costituzione dell'art. 2059 c.c. (Corte cost.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3181 del 14 febbraio 2006
«L'acquisizione del fascicolo d'ufficio di primo grado ha una funzione meramente sussidiaria sicché la sua mancata acquisizione non vizia nè il procedimento di secondo grado, nè la relativa sentenza. Tuttavia, detta mancanza può costituire motivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14551 del 22 giugno 2009
«Il danno non patrimoniale, alla stregua di un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 2059 c.c., costituisce una categoria ampia, comprensiva non solo del cosiddetto danno morale, ovverosia della sofferenza contingente e del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7980 del 27 aprile 2004
«La lesione del diritto alla salute e di ogni altro valore inerente alla persona costituzionalmente garantito costituisce un evento immanente, ovvero interno, al fatto illecito, e ne comporta pertanto il relativo risarcimento, indipendentemente dai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6966 del 1 agosto 1996
«Nel caso di scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio — in cui, ai sensi dell'art. 2289, comma terzo, c.c., il socio uscente o i suoi eredi partecipano agli utili o alle perdite inerenti alle operazioni in corso — il socio di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25123 del 13 dicembre 2010
«In tema di società in nome collettivo, nell'ipotesi di cessione di quota, il cedente che non abbia garantito gli acquirenti di quest'ultima dell'inesistenza dei debiti sociali risponde delle obbligazioni sorte anteriormente alla cessione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4259 del 14 maggio 1997
«La struttura e la base contrattuale delle società cooperative comportano, di regola, e salvo specifiche norme di eccezione, l'insussistenza in capo all'aspirante socio, in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge o dall'atto costitutivo, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5722 del 23 marzo 2004
«In tema di esclusione del socio da una società cooperativa, il termine di trenta giorni, stabilito dall'art. 2527 c.c. per l'opposizione avverso la relativa delibera, è frutto di una scelta del legislatore; e, non risultando quel termine...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6597 del 23 marzo 2011
«La domanda giudiziale volta ad ottenere l'accertamento dell'esistenza di un patto di prelazione in caso di vendita di un bene immobile, in assenza di una specifica previsione normativa al riguardo, non è suscettibile di essere trascritta; il patto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19088 del 11 settembre 2007
«In tema di presunzioni semplici, gli elementi assunti a fonte di prova non debbono essere necessariamente più d'uno, potendo il convincimento del giudice fondarsi anche su di un solo elemento purché grave e preciso, dovendosi il requisito della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4061 del 5 aprile 1993
«Il credito, nei confronti del committente, di colui che abbia in buona fede eseguito prestazioni o sostenuto spese per la conservazione o il miglioramento di una cosa (nella specie, di autovettura oggetto di locazione finanziaria e consegnata dal...»