-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7575 del 3 agosto 1993
«Allorché da una sola azione realizzata dal reo derivano diverse violazioni della legge penale, una delle quali risulta non essere punibile per la sussistenza di causa di giustificazione, non ne deriva necessariamente ed automaticamente la non...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7704 del 18 agosto 1993
«Risponde di furto consumato e non semplicemente tentato chi, dopo essersi impossessato della refurtiva, non si sia ancora allontanato dal luogo della sottrazione e abbia esercitato sulla cosa un potere del tutto momentaneo, essendo stato costretto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9093 del 6 ottobre 1993
«In virtù della nuova formula adottata nel codice del 1988 in tema di vizio di motivazione, alla Corte di cassazione, quando venga prospettata questa lamentela, è assolutamente inibito il riesame dell'incartamento processuale, L'indagine, anche con...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9096 del 6 ottobre 1993
«Anche in presenza di una abolitio criminis il giudice, prima di prosciogliere con la corrispondente formula, deve verificare se sussistano le condizioni per l'applicazione di una formula più favorevole, e, quindi, se vi sia la prova che il fatto...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1201 del 28 novembre 1994
«Il regime della ridotta utilizzabilità in dibattimento delle dichiarazioni rese spontaneamente dall'indagato alla polizia giudiziaria senza l'assistenza del difensore — fissato dall'art. 350, settimo comma, c.p.p. — risponde alla specifica...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1311 del 4 febbraio 1994
«Le norme di comportamento dettate dal codice stradale tutelano in generale oltre che il traffico in atto, la possibilità di utilizzo della rete viaria da parte di tutti i cittadini, e così anche dei singoli proprietari frontisti, che,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 163 del 12 gennaio 1994
«Salvo che per il parcheggio non vi sia una tariffa determinata con provvedimento dell'autorità comunale, il posteggiatore, pur se autorizzato dall'autorità di pubblica sicurezza a svolgere tale mestiere, non ha alcun diritto a pretendere un...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1722 del 22 aprile 1994
«La persona offesa dal reato, in quanto tale, qualora non rivesta anche la qualità di persona che potrebbe avere diritto alla restituzione delle cose sequestrate, non è legittimata né a proporre richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1974 del 1 giugno 1994
«In caso di compravendita, sino a quando il bene non sia stato consegnato al compratore, il venditore ne conserva la detenzione nomine alieno, anche dopo la consegna del bene allo spedizioniere; quest'ultimo, infatti, ai sensi dell'art. 1737 c.c. è...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2599 del 22 agosto 1994
«Sussiste la legittimazione ad impugnare la mancata concessione del sequestro preventivo, richiesto dal P.M., da parte della persona che avrebbe diritto alla restituzione delle cose passibili di sequestro, trattandosi di soggetto astrattamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2775 del 5 marzo 1994
«In tema di impugnazioni, il divieto della reformatio in peius sancito dall'art. 515, terzo comma, c.p.p. 1930 e dall'art. 597, terzo comma, c.p.p., pur essendo specificamente previsto in materia di appello, costituisce un principio generale, come...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2923 del 8 settembre 1994
«In caso di sequestro preventivo di bene immobile, sito in luogo ove vige il sistema tavolare, già appartenente a società incorporata in altra, quest'ultima subentrando colla fusione in tutti i rapporti facenti capo alla prima, ivi comprese le...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3695 del 20 settembre 1994
«Nel nuovo ordinamento processuale, l'indagine di legittimità sulla struttura razionale della motivazione e, cioè, sul modo di costruire il discorso giustificativo della decisione, deve essere orientata entro un orizzonte circoscritto. Il sindacato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3819 del 31 marzo 1994
«Il criterio distintivo tra omicidio volontario e omicidio preterintenzionale consiste nell'elemento psicologico nel senso che nell'ipotesi della preterintenzione la volontà dell'agente è diretta a percuotere o a ferire la vittima con esclusione...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4230 del 13 aprile 1994
«La condotta tipica del reato di invasione di terreni consiste nell'introduzione dall'esterno in un fondo altrui di cui non si abbia il possesso o la detenzione: la norma di cui all'art. 633 c.p. infatti non è posta a tutela di un diritto ma di una...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4559 del 21 aprile 1994
«In tema di impugnazione del difensore avverso una sentenza contumaciale, non vi è coincidenza tra la procura speciale (art. 122 c.p.p.) che deve essere rilasciata per atto pubblico o scrittura privata autenticata e lo specifico mandato di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4853 del 29 aprile 1994
«Ai fini della delimitazione dei confini tra il reato di furto e quello di appropriazione indebita, possono rientrare nella nozione di possesso vari casi di detenzione, ma deve comunque trattarsi di detenzione nomine proprio e non in nomine alieno,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 550 del 8 giugno 1994
«L'emissione del provvedimento di dissequestro del bene non comporta la cessazione automatica dell'ufficio di custode giudiziario, indipendentemente da qualsiasi comunicazione al depositario. Pertanto, è da escludere che, in difetto di siffatta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 592 del 21 gennaio 1994
«Il provvedimento che ammette la costituzione di parte civile è inoppugnabile e preclude ogni contestazione in ordine alla legitimatio ad processum, restando solo la possibilità di esaminare la legitimatio ad causam e, in particolare, la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 673 del 29 marzo 1994
«In tema di procedimento di sorveglianza, nel caso in cui l'avviso per la data dell'udienza sia stato dato senza il rispetto del termine di dieci giorni liberi previsto dall'art. 666, terzo comma, richiamato dall'art. 678 c.p.p., deve ritenersi...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7463 del 1 luglio 1994
«Le ordinanze che ammettono (o escludono) la costituzione della parte civile, sia che si contesti la titolarità del diritto, sia che si contesti la rappresentanza dell'avente diritto o le finalità stesse della costituzione, non sono impugnabili...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8470 del 29 luglio 1994
«L'estinzione del reato per prescrizione deve essere dichiarata anche nell'ipotesi in cui il relativo termine sia maturato nel periodo intercorrente tra l'emissione del decreto di citazione e la notifica all'imputato: il decreto di citazione a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9767 del 9 settembre 1994
«In tema di reato di cui all'art. 633 c.p. — invasione di terreni o edifici — l'errore sull'altruità dell'immobile da parte dell'agente, fondato sull'erronea conoscenza della legge civile, non esclude la punibilità ex art. 47 c.p. e quindi non...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10077 del 3 ottobre 1995
«Colui il quale ha interesse al riconoscimento del vincolo della continuazione ha l'onere della specifica allegazione degli elementi certamente induttivi della preesistenza di quella preventiva deliberazione che include, nelle loro linee...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10138 del 5 ottobre 1995
«Non esiste rapporto di specialità fra la norma incriminatrice di cui all'art. 633 c.p. (invasione di terreni o edifici) e l'illecito amministrativo previsto dall'art. 26, comma 4, L. 8 agosto 1977, n. 513, che sanziona l'occupazione di un alloggio...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11981 del 5 dicembre 1995
«La mancata applicazione dell'indulto, quando in sede di giudizio non sia negato al prevenuto il diritto a goderne e non ci sia omissione dell'interessato, non determina alcuna nullità né alcuna conseguenza negativa per il condannato, in quanto il...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 368 del 24 maggio 1995
«Poiché il delitto di cui agli artt. 633, primo comma, e 639 bis c.p. (invasione di terreni o edifici) non è configurabile quando l'agente, che sia entrato in un edificio come legittimo abitatore, si limiti a rimanervi contro la volontà dell'avente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3955 del 3 agosto 1995
«L'avviso al difensore per la partecipazione all'udienza, per cui vi è diritto di assistenza difensiva, è dovuto a chi riveste la qualità di difensore nel momento in cui l'udienza è stabilita dall'ufficio giudiziario, e non anche a chi tale qualità...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6061 del 21 febbraio 1995
«Non è ammissibile l'impugnazione proposta avverso il solo dispositivo, letto in udienza (lettura, peraltro, non prevista dalla legge), di ordinanza adottata all'esito di procedura camerale, ai sensi dell'art. 127 c.p.p. (nella specie trattavasi di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8542 del 27 luglio 1995
«La violazione da parte del giudice del termine per il deposito della sentenza, stabilito dall'art. 544 c.p.p., può avere conseguenze di altro genere, ma non determina la nullità del provvedimento, né tanto meno la sua inutilizzabilità o...»