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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3299 del 17 settembre 1999
«Anche per il provvedimento di convalida dell'arresto o del fermo vale la regola generale, desumibile dall'art. 128 c.p.p., per cui può esservi un distacco temporale fra il momento della deliberazione e quello del deposito dell'ordinanza,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1356 del 21 maggio 1998
«Quando la richiesta di una misura coercitiva venga formulata nei confronti di una persona arrestata in flagranza di reato, la relativa decisione non può essere presa prima dell'udienza di convalida, atteso che l'art. 391 c.p.p. consente al P.M. di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2216 del 19 luglio 1996
«L'ordinanza di convalida dell'arresto emessa da Gip incompetente costituisce un provvedimento nullo nei confronti del quale non trova applicazione il principio della limitata protrazione temporale previsto dall'art. 27 c.p.p. solo per le misure...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13171 del 30 marzo 2007
«In tema di convalida dell'arresto o del fermo, l'articolo 391, comma 7, del c.p.p., nella parte in cui prevede che «l'arresto o il fermo cessa di avere efficacia se l'ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata nelle quarantotto ore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4336 del 15 febbraio 1995
«Non è abnorme, ma è viziata da nullità per violazione del principio di disponibilità delle prove e di quello contraddittorio, l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari il quale, in sede di udienza di convalida dell'arresto, anziché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 285 del 9 aprile 1998
«Il giudice dell'esecuzione al quale sia chiesto di estendere all'imputato nei cui confronti si è formato il giudicato gli effetti favorevoli di altra successiva sentenza pronunciata nei confronti di un coimputato, non può limitarsi a compiere una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8849 del 9 maggio 2001
«L'ordinanza di convalida del fermo ha valore circoscritto al controllo di legittimità dell'operato della polizia giudiziaria, con esclusivo riferimento alle condizioni che disciplinano il fermo, e non costituisce titolo di detenzione essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2542 del 5 giugno 2000
«In tema di convalida dell'arresto, il giudice deve pronunciarsi sulla sussistenza dei presupposti che hanno giustificato il provvedimento restrittivo indipendentemente dalle diverse conclusioni prese dal rappresentante del P.M. in udienza. Invero,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2221 del 27 maggio 1994
«Ai fini della convalida del fermo il Gip deve limitarsi a verificare la sussistenza delle condizioni legittimanti la misura nel momento in cui la stessa venne adottata dal P.M., restando indifferenti gli eventi successivi e dovendo in ogni caso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1534 del 18 luglio 1990
«Al P.M., nella sua qualità di «parte», l'art. 391, quarto comma, c.p.p. dà la legittimazione a proporre impugnazione contro l'ordinanza che decide sulla convalida, come pure è dato all'arrestato o al fermato, ed è solo in tale sede che può far...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12823 del 2 aprile 2010
«Nell'ipotesi in cui la misura cautelare sia stata disposta dal giudice della convalida ex art. 391, comma quinto, c.p.p., e il luogo dell'arresto o del fermo sia diverso da quello di commissione del reato, solo la formale dichiarazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1532 del 15 luglio 2000
«Il giudice per le indagini preliminari che, all'esito del giudizio di convalida del fermo, applichi una misura coercitiva dichiarando contestualmente la propria incompetenza per territorio, non è tenuto a motivare circa l'urgenza di soddisfare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20780 del 9 ottobre 1999
«L'art. 390, comma 1, c.p.p., prevede per la convalida dell'arresto o del fermo un'ipotesi di competenza del giudice per le indagini preliminari, in relazione al luogo in cui l'arresto o il fermo sia stato eseguito, assolutamente inderogabile. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36212 del 11 ottobre 2010
«Il difensore dell'arrestato o del fermato ha diritto, nel procedimento di convalida, di esaminare ed estrarre copia degli atti su cui si fonda la richiesta di convalida e di applicazione della misura cautelare; il denegato accesso a tali atti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3056 del 4 maggio 1999
«Pur essendo l'ordinanza di convalida dell'arresto e quella impositiva di misura coercitiva provvedimenti distinti, ciascuno soggetto a diverso mezzo di impugnazione ed aventi presupposti e finalità diverse, nulla osta a che, in concreto, vengano...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 778 del 21 aprile 1995
«In caso di arresto o di fermo, l'ordinanza che dispone la custodia cautelare, essendo pronunciata all'esito dell'udienza di convalida e trascritta nel verbale di udienza, non costituisce un documento autonomo rispetto a questo, sicché per la parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35706 del 1 ottobre 2001
«In tema di convalida dell'arresto o del fermo, l'art. 391, comma 7, c.p.p., nella parte in cui prevede che «l'arresto o il fermo cessa di avere efficacia se l'ordinanza di convalida non è pronunciata o depositata nelle quarantotto ore successive...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 774 del 20 febbraio 1996
«Il pubblico ministero è legittimato a proporre ricorso avverso il provvedimento di mancata convalida dell'arresto, sia per far valere l'illegittimità della situazione derivante dall'ordinanza che incide sulla libertà personale dell'indagato, sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1064 del 1 aprile 1994
«La nullità dell'udienza e dell'ordinanza di convalida dell'arresto non travolge la misura cautelare contestualmente applicata dal Gip; la misura cautelare può essere disposta, invero, indipendentemente dalla convalida dell'arresto non travolge la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 753 del 1 aprile 1994
«La convalida dell'arresto o del fermo e l'ordinanza con cui, in sede di convalida, il Gip disponga una misura cautelare costituiscono due provvedimenti indipendenti e autonomi, soggetti, ciascuno, a distinti mezzi di impugnazione con diversi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 839 del 16 marzo 2000
«Contro l'ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa all'esito di udienza di convalida dell'arresto o del fermo, non possono essere dedotti vizi in procedendo afferenti alla regolarità della udienza; ciò in quanto l'udienza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1811 del 25 giugno 1993
«Con la sentenza emessa a norma dell'art. 444 c.p.p., la misura di sicurezza patrimoniale della confisca può essere ordinata non in ogni ipotesi in cui la confisca sia prevista come obbligatoria da una qualche norma, ma solo nei casi previsti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 556 del 26 marzo 1992
«Attesa la finalità del giudizio di convalida dell'arresto, che è soltanto quella di verificare la legittimità dell'operato della polizia giudiziaria e non già quella di costituire titolo per il protrarsi della detenzione (dovendosi a tale ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13552 del 30 gennaio 2002
«Gli elementi di prova raccolti dal difensore ai sensi dell'art. 391 bis c.p.p. sono equiparabili, quanto ad utilizzabilità e forza probatoria, a quelli raccolti dal pubblico ministero e, pertanto, il giudice al quale essi siano stati direttamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1801 del 30 maggio 1994
«Il rispetto del termine di quarantotto ore successive al momento in cui l'arrestato (o il fermato) è posto a disposizione del giudice è previsto dall'art. 391, comma 7, c.p.p. soltanto per la convalida dell'arresto (o del fermo) e non anche per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 748 del 19 febbraio 1998
«In sede di esecuzione non sono deducibili questioni concernenti la fase della cognizione che in essa avrebbero dovuto essere denunziate con i mezzi di gravame disposti dalla legge. (Fattispecie relativa a eccepita nullità del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41411 del 24 ottobre 2012
«Non è nulla l'ordinanza ammissiva dell'incidente probatorio che non contenga l'avvertimento ai destinatari che nei due giorni precedenti l'udienza possono prendere cognizione ed estrarre copia delle dichiarazioni già rese dalla persona da esaminare.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3955 del 22 gennaio 2000
«L'ordinanza del Gip che, disattendendo l'istanza di partecipazione personale, dispone la partecipazione a distanza dell'indagato all'udienza fissata per l'espletamento di incidente probatorio non può considerarsi abnorme, atteso che, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3191 del 7 giugno 2000
«I termini indicati dagli artt. 405 e 407 c.p.p. (rispettivamente per l'esercizio dell'azione penale e per la durata delle indagini preliminari) attengono soltanto al compimento delle indagini autonomamente svolte dal pubblico ministero e non anche...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 532 del 28 aprile 1993
«In materia edilizia, la presentazione dell'istanza di concessione in sanatoria non determina la sospensione delle indagini preliminari, poiché l'art. 22 L. n. 47 del 1985, nel prevedere detta sospensione, si riferisce all'azione penale....»