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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43384 del 23 ottobre 2013
«Non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 322, comma secondo, c.p. (istigazione alla corruzione propria) in riferimento all'art. 3 Cost. sotto il duplice profilo della disparità di trattamento di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28225 del 1 luglio 2014
«Integra la fattispecie di concorso esterno in associazione di tipo mafioso la condotta di colui che, pur restando al di fuori del sodalizio criminale, assicura allo stesso, nell'arco di un periodo di tempo pluriennale, la costante consegna di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3247 del 23 gennaio 2014
«In tema di patteggiamento, anche dopo l'estensione dell'applicabilità, per effetto della L. 12 giugno 2003 n. 134, della confisca a tutte le ipotesi previste dall'art. 240 cod. pen., e non più solo a quelle previste dal secondo comma di tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 51688 del 11 dicembre 2014
«Le condotte di colui che, vantando un'influenza effettiva verso il pubblico ufficiale, si fa dare o promettere denaro o altra utilità come prezzo della propria mediazione o col pretesto di dover comprare il favore del pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 52645 del 18 dicembre 2014
«In tema di riciclaggio, ove più siano le condotte consumative del reato, attuate in un medesimo contesto fattuale e con riferimento ad un medesimo oggetto, si configura un unico reato a formazione progressiva, che viene a cessare con l'ultima...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53429 del 22 dicembre 2014
«Integra il delitto di tentata estorsione, e non quello di violenza privata, la condotta di colui che, con minacce, pretenda il versamento di una somma di denaro dal soggetto passivo, quando la coartazione è preordinata a procurare al soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22029 del 26 maggio 2015
«Agli effetti dell'art. 625, n. 7, c.p., devono ritenersi comprese nella nozione di "stabilimento pubblico" anche le parti accessorie degli edifici destinati all'esplicazione di pubbliche attività, come le scale, gli ingressi, i corridoi, i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25230 del 16 giugno 2015
«Nel delitto di truffa, quando il profitto è conseguito mediante accredito su carta di pagamento ricaricabile (nella specie "postepay"), il tempo e il luogo di consumazione del reato sono quelli in cui la persona offesa ha proceduto al versamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32491 del 23 luglio 2015
«Il delitto di riciclaggio si consuma con la realizzazione dell'effetto dissimulatorio conseguente alle condotte tipiche previste dall'art. 648 bis, primo comma, cod. pen. (sostituzione, trasferimento o altre operazioni volte ad ostacolare...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36404 del 9 settembre 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, è sufficiente anche la sola promessa di pagamento di una somma di denaro da parte della vittima, a condizione che tale impegno si ponga in relazione causale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4416 del 30 gennaio 2015
«Il delitto di truffa aggravata ex art. 640 bis cod. pen. non è configurabile qualora le somme, costituenti il profitto del reato, vengano destinate all'ente pubblico di cui il soggetto agente faccia parte, in quanto uno degli elementi costitutivi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4959 del 3 febbraio 2015
«Integra la fattispecie incriminatrice del peculato, e non quelle di truffa o di abuso d'ufficio, la condotta dell'ufficiale giudiziario che, nel corso di una procedura di pignoramento, versa su conti correnti bancari a sé intestati le somme di...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 6 del 29 gennaio 2014
«Va confermato il tradizionale e consolidato indirizzo giurisprudenziale, condiviso sia dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, sia dal Consiglio di Stato, secondo cui il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice...»
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Commissione Tributaria Provinciale Di Cuneo, Sez. I, sentenza n. 95 del 26 febbraio 2018
«I ricavi derivanti dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, realizzati da un imprenditore agricolo, vengono tassati come reddito d’impresa se non sono rispettati i seguenti requisiti:
• la produzione di energia fotovoltaica...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4919 del 2 ottobre 2014
«L'esercizio del potere di autotutela della P.A. (jus poenitendi) incontra un limite nell'esigenza di salvaguardare le situazioni dei soggetti privati che, confidando nella legittimità dell'atto rimosso, hanno acquisito il consolidamento delle...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 581 del 12 febbraio 2007
«Qualsiasi atto amministrativo rivolto ad annullare o a revocare precedenti atti implicanti indebito esborso di denaro è finalizzato a rimuovere un onere economico non giustificato nonché a ripristinare la legalità dell'azione amministrativa e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6088 del 11 novembre 1988
«Nelle locazioni degli immobili urbani, i premi di assicurazione dello stabile, il compenso dell’amministratore ed il concorso nelle spese di riparazione dell’impianto di riscaldamento e di revisione dell’impianto antincendio non sono compresi tra...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3849 del 4 agosto 2015
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 14 e 135 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), sono espressamente devolute alla competenza funzionale inderogabile del Tar del Lazio (tra le altre) le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 261 del 20 novembre 2014
«È manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale degli artt. 13, 14, 15 e 16 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104, impugnati, in riferimento all'art. 76 Cost., in quanto, nel dettare la complessiva disciplina della competenza...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 1247 del 25 marzo 2016
«Nel caso in cui la sentenza abbia indicato specificamente gli oneri accessori nel dispositivo (IVA, CAP e diritto alla restituzione di quanto pagato per contributo unificato), secondo l'art. 2 del D.M. n. 55/2014 devono aggiungersi anche: a) le...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3339 del 19 giugno 2013
«Ai sensi dell'art. 112 c.p.a., il rimedio dell'ottemperanza è necessariamente delimitato dal giudicato, il quale a sua volta si forma sulla base della pretesa azionata nel precedente giudizio di cognizione e non può da esso esorbitare. Ne deriva...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4414 del 21 settembre 2015
«L'art. 114 del c.p.a. (secondo cui "il giudice, in caso di accoglimento del ricorso... e) salvo che ciò sia manifestamente iniquo e se non sussistano altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte la somma di denaro dovuta dal resistente per...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 25 giugno 2014
«L'art. 114, comma 4, lett. e, c.p.a. (secondo cui il giudice dell'ottemperanza, in caso di accoglimento del ricorso in executivis, «salvo che ciò sia manifestamente iniquo, e se non sussistono altre ragioni ostative, fissa, su richiesta di parte,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46799 del 15 ottobre 2018
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata, ai sensi dell'art. 61 n. 9, cod. pen., va individuato con riferimento alle modalità del possesso del denaro o di altra cosa mobile altrui oggetto di appropriazione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 55945 del 13 dicembre 2018
«La persona offesa dal reato titolare del diritto di querela a norma dell'art. 120 cod. pen. deve essere individuata nel soggetto titolare dell'interesse direttamente protetto dalla norma penale e la cui lesione o esposizione a pericolo costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46744 del 15 ottobre 2018
«Il termine di prescrizione del delitto di appropriazione indebita, nel caso di mandato a vendere, comincia a decorrere dal momento in cui il mandatario rifiuta, senza alcuna giustificazione, di dar seguito alla richiesta del mandante di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29262 del 26 giugno 2018
«La natura plurioffensiva del reato di peculato implica che l'eventuale mancanza di danno patrimoniale conseguente all'appropriazione non esclude la sussistenza del reato, atteso che rimane pur sempre leso dalla condotta dell'agente l'altro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52662 del 22 novembre 2018
«Risponde del reato di peculato e non di furto aggravato il cassiere dell'ufficio postale che, mediante l'utilizzo indebito dei codici di accesso al servizio on-line, si appropri del denaro versato sul libretto di deposito. (In motivazione la Corte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19484 del 4 maggio 2018
«Integra il reato di peculato la condotta distrattiva del denaro o di altri beni che realizzi la sottrazione degli stessi alla destinazione pubblica e l'utilizzo per il soddisfacimento di interessi privatistici dell'agente, mentre è configurabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42657 del 27 settembre 2018
«Il dipendente in servizio presso un ufficio postale che svolge attività di tipo bancario/finanziario (cosiddetto "bancoposta") non riveste la qualità di persona incaricata di pubblico servizio, in quanto le relative attività sono chiaramente...»