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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27187 del 28 dicembre 2016
«In tema di esecuzione forzata, quando l’istanza di sospensione della procedura esecutiva sia rigettata ai sensi dell’art. 624 c.p.c. e, con separato ma contestuale provvedimento, il giudice provveda alla assegnazione delle somme pignorate, il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3934 del 29 febbraio 2016
«...ad una sentenza di divisione, alla quale, sebbene priva di efficacia immediatamente esecutiva, aveva dato spontanea attuazione, ricevendo le somme dovute a titolo di conguaglio e provvedendo alla riconsegna dell'immobile all'altro condividente).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«...di locomozione, attenendo la fase successiva all'esecuzione del reato. Pertanto, è ipotizzabile il favoreggiamento personale anche se l'attività favoreggiatrice viene posta in essere durante la fase esecutiva del delitto di sequestro di persona.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10574 del 9 ottobre 1987
«...sua confessione, sicché possa escludersi ogni dubbio che l'autore, superate le fasi dell'ideazione e della preparazione, abbia dato inizio alla fase esecutiva senza, tuttavia, riuscire a portarla a compimento per causa estranea alla sua volontà.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 635 del 30 marzo 1990
«L'applicazione dell'indulto con la sentenza di condanna è connotata da un carattere di essenziale provvisorietà, ed, essendo l'impugnazione ammissibile solo in ordine alla concessione o al diniego del beneficio, è sempre possibile, in sede...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2721 del 31 luglio 1991
«Una volta introdotta la possibilità di applicazione della disciplina del concorso formale o del reato continuato in sede esecutiva, deve riconoscersi al giudice dell'esecuzione il potere - dovere di rideterminazione completa delle pene in aumento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3922 del 4 dicembre 1991
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, pur attribuendo al pubblico ministero nella fase esecutiva poteri di notevole rilevanza e di immediata incidenza sulla libertà personale (quale quello di disporre l'esecuzione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3509 del 21 ottobre 1993
«L'errore non materiale eventualmente occorso in un'ordinanza pronunciata in sede esecutiva (dal giudice dell'esecuzione) può essere eliminato prima che si formi la regiudicata solo attraverso il riesame del provvedimento da parte del giudice del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1266 del 6 maggio 1994
«In tema di riesame dei provvedimenti applicativi dell'indulto, il ridimensionamento del detto beneficio, in sede esecutiva, è ammesso quando l'errore sia derivato da difetto di informazione e di conoscenza e non anche allorché esso sia dipeso da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 396 del 11 marzo 1994
«L'onere di prospettare, da parte del condannato, fatti specifici sui quali si fonda la richiesta di applicazione in sede esecutiva dell'istituto della continuazione consente al giudice di individuare elementi rivelatori dell'identità del disegno...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4321 del 7 gennaio 1994
«Il provvedimento di applicazione in sede esecutiva della disciplina del reato continuato è provvedimento di esclusiva competenza del giudice dell'esecuzione; ed anche in tal caso, ai fini della individuazione del giudice competente, vale la regola...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 544 del 11 marzo 1994
«Nella determinazione, in sede esecutiva, della pena per più reati continuati giudicati con più sentenze, deve essere assunta come pena-base quella inflitta per il reato singolo considerato come violazione più grave. Ne discende che è illegittimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5637 del 22 febbraio 1994
«...sulla misura della pena non in maniera diretta, ma quale effetto di detto intervento, la competenza in sede esecutiva appartiene al giudice di appello. (Nella specie la corte d'appello aveva concesso le attenuanti generiche, riducendo la pena).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11981 del 5 dicembre 1995
«...né alcuna conseguenza negativa per il condannato, in quanto il beneficio può essere applicato in sede esecutiva e la sua mancata previsione nella sentenza di condanna è connotata comunque da essenziale provvisorietà, quindi non è impugnabile.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3229 del 25 settembre 1995
«Il vigente ordinamento processuale, al pari di quello precedente, non prevede la possibilità di autonoma e diretta impugnazione con il ricorso per cassazione dei provvedimenti emessi dal pubblico ministero nella fase esecutiva, i quali tuttavia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5888 del 27 febbraio 1995
«Il giudice competente a provvedere sull'esecuzione a carico di un soggetto raggiunto da più condanne emesse da organi diversi è quello che ha pronunciato la sentenza divenuta irrevocabile per ultima, anche nel caso in cui questa non sia, allo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 802 del 29 marzo 1995
«In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, incombe all'interessato indicare i reati ai quali il nesso della continuazione si riferisce, senza che si debba ritenere sussistente a suo carico l'onere di provare l'unitarietà del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5111 del 30 maggio 1997
«La L. 12 agosto 1962, n. 1517, che rende esecutiva la convenzione di Ginevra 18 gennaio 1959 sui trasporti Tir, prevede i c.d. carnet in relazione alla loro libera circolazione internazionale, mentre le modalità di riscossione dei diritti doganali...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 852 del 4 aprile 1998
«A tale scopo è anzitutto tenuto, per espressa previsione normativa, a verificare che non sia superato il limite di pena entro il quale è ammesso il beneficio (e, trattandosi di pene concorrenti, considerate come unicum in sede esecutiva, ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1217 del 4 luglio 2000
«Le cause di estinzione del reato che possono essere dichiarate in sede esecutiva sono esclusivamente quelle che operano successivamente al passaggio in giudicato della condanna, sicché dal novero di esse va esclusa la prescrizione del reato i cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12369 del 30 novembre 2000
«...dell'effetto estensivo dell'impugnazione, anche a favore di altro imputato non appellante, solo a condizione che nei confronti di quest'ultimo la sentenza non fosse già divenuta esecutiva prima che il termine prescrizionale venisse a scadenza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4730 del 17 aprile 2000
«In tema di elusione di provvedimenti del giudice, se detto provvedimento è costituito da una sentenza civile, in considerazione del fatto che, secondo il dettato degli artt. 282 e 283 c.p.c., modificato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353, la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5496 del 2 marzo 2000
«Ed invero, la decisione di condanna del giudice di merito passata in giudicato, non può essere suscettibile di alcuna modificazione in sede esecutiva, poiché ciò comporterebbe una inammissibile violazione del principio di intangibilità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6557 del 3 febbraio 2000
«Quando si chieda l'applicazione della continuazione in fase esecutiva di ordine a più condanne, delle quali quella più grave sia stata pronunciata per più reati già uniti dal vincolo della continuazione nel giudizio di cognizione, deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16618 del 8 aprile 2003
«In tema di estorsione, anche la minaccia di esercitare un diritto — come l'esercizio di un'azione giudiziaria o esecutiva — può costituire illegittima intimidazione idonea ad integrare l'elemento materiale del reato quando tale minaccia sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1739 del 21 gennaio 2004
«In tema di indulto, la riduzione dello stesso, in sede esecutiva, entro i limiti di legge, quando questi siano stati superati a causa di plurime applicazioni del medesimo beneficio da parte di giudici diversi, è legittima ove tale superamento sia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18037 del 19 aprile 2004
«La unicità del disegno criminoso, necessaria per la configurabilità del reato continuato e per l'applicazione della continuazione in fase esecutiva, non può identificarsi con la generale tendenza a porre in essere determinati reati o comunque con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24597 del 28 maggio 2004
«Nell'applicazione in fase esecutiva degli istituti del concorso formale o della continuazione, il giudice, una volta individuata la violazione più grave, deve ad essa collegare la stessa pena già fissata nella sede cognitiva, procedendo ad una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39903 del 12 ottobre 2004
«...(Fattispecie nella quale il creditore era stato imputato di tentata estorsione per avere minacciato il debitore di richiedere il suo fallimento pur in mancanza dello stato di insolvenza, piuttosto che scegliere la procedura esecutiva individuale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46236 del 29 novembre 2004
«...di ratio tra la situazione in esame e quella dell'art. 671 del codice di rito, sia perché l'applicazione del beneficio in sede esecutiva rientra tra possibili «provvedimenti conseguenti» alla revoca di sentenza di condanna per abolitio criminis.»