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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40964 del 11 ottobre 2006
«Mancando questo presupposto, la gestione dell'impianto non è soggetta alla richiesta di autorizzazione. Queste considerazioni diventano ancora più cogenti dopo l'entrata in vigore del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (norme in materia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13748 del 12 giugno 2007
«Peraltro, la sentenza della Corte costituzionale n. 27 del 2005 — che pure ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del secondo comma dell’articolo 126-bis cod. strada, nella parte in cui era comminata la riduzione dei punti della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24224 del 30 settembre 2019
«Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi il termine per la costituzione in giudizio della parte che introduca la fase di merito non subisce alcuna riduzione - essendo, pertanto, di dieci giorni dalla prima notificazione dell'atto di citazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14665 del 29 maggio 2019
«Non è compromettibile in arbitri la controversia avente ad oggetto l'impugnazione della deliberazione di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale di cui all'art. 2447 c.c., per violazione delle norme sulla redazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15906 del 16 aprile 2009
«Il giudice del rinvio conseguente all’annullamento della sentenza di condanna per mancata statuizione sull’illecito amministrativo dell’omessa riduzione di velocità in presenza di pedoni, connesso al reato di lesioni personali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3676 del 29 aprile 1997
«...impugnata. Ove, pertanto, dopo la sentenza di divorzio in primo grado, sopravvengano mutamenti della situazione economica dei coniugi grava sulla parte interessata l'onere di chiedere la riduzione dell'assegno e di fornire la relativa prova.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3225 del 1 aprile 1994
«Ove la sentenza di divorzio nulla disponga circa la riduzione dell'assegno di mantenimento posto a carico dell'intimato per il tempo in cui la figlia fosse ospite presso di lui, l'obbligato, per conseguire la decurtazione dell'assegno deve, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5378 del 11 marzo 2006
«In tema di revisione dell'assegno di divorzio, la sopravvenuta diminuzione dei redditi da lavoro dell'obbligato è suscettibile di assumere rilievo, quale possibile giustificato motivo di riduzione o soppressione dell'assegno, ai sensi dell'art. 9...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11138 del 13 dicembre 1996
«Ne deriva che il pagamento dell'assegno per i figli non può essere sospeso nei periodi in cui i figli stessi vivano presso il genitore non affidatario; mentre è ammissibile una riduzione proporzionale della misura dello stesso, avuto riguardo ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11061 del 19 maggio 2011
«Il ricorso introduttivo del giudizio volto allo scioglimento o alla cessazione degli effetti civili del matrimonio deve contenere il "petitum" richiesto al giudice, con la conseguenza che, quando esso contenga unicamente la domanda di riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10077 del 9 maggio 2011
«Nel procedimento di revisione dell'assegno di divorzio, ai fini dell'adeguamento del predetto alla rivalutazione monetaria è ammissibile la domanda riconvenzionale, che sia introdotta dal coniuge convenuto, ai fini della riduzione dell'assegno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 13609 del 4 luglio 2016
«Il carattere sostanzialmente alimentare dell'assegno di mantenimento a favore del figlio maggiorenne, in regime di separazione, comporta che la normale retroattività della statuizione giudiziale di riduzione al momento della domanda vada...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 748 del 30 giugno 1988
«è manifestamente infondata, in riferimento agli art. 3 e 24 cost., la questione di legittimità costituzionale, esaminata per la prima volta, dell'art. 38, 3° comma, disp. att. c. c., nella parte in cui stabilisce che sulla domanda di dichiarazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27259 del 16 novembre 2017
«In tema di successione necessaria, la quota spettante al legittimario rinunciante non si accresce a favore degli altri legittimari accettanti, dovendo l'individuazione della quota di riserva spettante alle singole categorie di legittimari ed ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18199 del 2 settembre 2020
«Nel caso di esercizio dell'azione di riduzione, il legittimario, ancorché abbia l'onere di precisare entro quali limiti sia stata lesa la sua quota di riserva, indicando gli elementi patrimoniali che contribuiscono a determinare il valore della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12317 del 9 maggio 2019
«Il legittimario è ammesso a provare, nella veste di terzo, la simulazione di una vendita fatta dal "de cuius" per testimoni e presunzioni, senza soggiacere ai limiti fissati dagli artt. 2721 e 2729 c.c., a condizione che la simulazione sia fatta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1373 del 20 gennaio 2000
«In materia di successione necessaria, il diritto, patrimoniale (e perciò disponibile) e potestativo, del legittimario di agire per la riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della sua quota di riserva, dopo l'apertura della successione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8001 del 21 maggio 2012
«In tema di successione necessaria, l'esecuzione volontaria delle disposizioni testamentarie lesive della legittima non preclude al legittimario l'azione di riduzione, salvo che egli non abbia manifestato in modo non equivoco la volontà di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13407 del 30 giugno 2015
«In tema di successione necessaria, qualora la lesione della legittima derivi da donazioni, il termine decennale di prescrizione dell'azione di riduzione decorre dalla data di apertura della successione non essendo sufficiente il "relictum" a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3389 del 22 febbraio 2016
«La rinuncia all'azione di riduzione da parte del legittimario totalmente pretermesso diverge, sul piano funzionale e strutturale, dalla rinuncia all'eredità, non potendo il riservatario essere qualificato chiamato all'eredità prima...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 4694 del 21 febbraio 2020
«L'azione di riduzione proposta contro un soggetto che è legittimario al pari del legittimario attore implica che il convenuto abbia ricevuto una donazione o debba beneficiare di una disposizione testamentaria per la quale venga ad ottenere, oltre...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 19284 del 17 luglio 2019
«L'azione di riduzione e quella di divisione, pur presentando una netta differenza sostanziale, possono essere fatte valere nel medesimo processo, in quanto - per evidenti ragioni di economia processuale - è consentito al legittimario di chiedere,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7178 del 22 marzo 2018
«In caso divisione del patrimonio ereditario disposta direttamente dal testatore la domanda di nullità proposta dal legittimario pretermesso nel testamento (o, in sostituzione del medesimo, da un suo erede, come verificatosi nel caso di specie)...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 27160 del 16 novembre 2017
«Non sussiste un vincolo di pregiudizialità tecnica, tale da determinare la sospensione necessaria del processo, tra l'azione di riduzione e la domanda di retratto proposta dal legittimario pretermesso avverso l'alienazione dei beni ereditari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28196 del 10 dicembre 2020
«Mentre la riduzione sacrifica i donatari nei limiti di quanto occorra per reintegrare la legittima lesa ed è quindi imperniata sul rapporto fra legittima e disponibile, la collazione, nei rapporti indicati nell'art. 737 c.c., pone il bene donato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 2914 del 7 febbraio 2020
«Il legittimario totalmente pretermesso, proprio perché escluso dalla successione, non acquista per il solo fatto dell'apertura della successione, ovvero per il solo fatto della morte del "de cuius", la qualità di erede, né la titolarità dei beni...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 148 del 30 aprile 1999
«Non sono fondate, con riferimento agli artt. 3 e 42 Cost., all'art. 10, comma primo, Cost., all'art. 24, comma primo, Cost., agli artt. 28 e 53 Cost., all'art. 71, comma primo, Cost., all'art. 72, comma primo, Cost., all'art. 97 Cost. e all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 27192 del 20 dicembre 2006
«Nel contesto ermeneutico delle sentenze della Corte costituzionale (n. 204 del 2004 e n. 191 del 2006), dichiarative della illegittimità costituzionale di nuove ipotesi legislative di giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia...»
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Cassazione civile, sentenza n. 349 del 24 ottobre 2010
«Premesso che i giudici a quibus non pongono il problema della compatibilità dell'istituto dell'occupazione acquisitiva in quanto tale con l'art. 1 del Protocollo addizionale della CEDU, nell'interpretazione offertane dalla Corte europea dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 25578 del 12 novembre 2020
«La controversia nella quale il privato, previo accertamento della rumorosità, molestia e intollerabilità delle immissioni prodotte dagli aerogeneratori di un parco eolico, nonché degli effetti pregiudizievoli da esse recati alla salute propria e...»