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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2890 del 4 marzo 1988
«La condotta sufficiente a radicare la giurisdizione del giudice italiano è quella naturalistica, e cioè l'insieme dei comportamenti fatturali che costituiscono l'azione o l'omissione attribuiti al loro autore. E in essa rientra l'accordo, come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3600 del 21 marzo 1988
«Se già il semplice possesso di un'arma clandestina costituisce reato, la sua ricezione integra il delitto di ricettazione, in quanto l'assenza della marca, della matricola e degli altri segni di caratterizzazione e controllo del banco nazionale di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4217 del 7 aprile 1988
«Ai fini della configurabilità del delitto di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, non è necessario né che la situazione di pericolo, costituente l'evento in senso giuridico del reato, investa una indefinita molteplicità di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4371 del 9 aprile 1988
«Il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, nell'ipotesi in cui al secondo comma dell'art. 570 c.p. ricorre anche quando alla somministrazione dei mezzi di sussistenza ai figli provvede il coniuge obbligato in via sussidiaria.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4791 del 20 aprile 1988
«Perché sussista l'aggravante prevista dall'art. 635 cpv. n. 1 c.p. occorre che la violenza o la minaccia si accompagnino al danneggiamento o comunque siano direttamente finalizzati ad esso. Ne consegue che, qualora l'attività violenta o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5550 del 7 maggio 1988
«In tema di rapina aggravata ai sensi dell'art. 628, secondo capoverso, n. 2, c.p., il sequestro di persona costituisce una semplice modalità di esecuzione di essa quando la privazione della libertà personale dell'offeso è limitata al tempo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5610 del 7 maggio 1988
«In tema di determinazione del tempo necessario a prescrivere ai sensi dell'art. 157 c.p. deve tenersi conto dell'aumento di pena stabilito per la recidiva in quanto, il carattere facoltativo dell'aumento della pena stabilito nell'art. 9 della L. 7...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5642 del 7 maggio 1988
«In tema di ricettazione assume rilievo determinante, per la configurazione del reato, l'acquisto del possesso di cose di provenienza delittuosa allo scopo di trarre da queste profitto. Pertanto, non risponde di ricettazione ma di favoreggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6677 del 6 giugno 1988
«Tra il reato di ragion fattasi con violenza alle persone e quello di sequestro di persona non corre alcun rapporto di specialità, in quanto la privazione della libertà personale, contemplata sotto l'aspetto costitutivo del delitto previsto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7115 del 17 giugno 1988
«Sussiste il reato di estorsione consumata nel caso in cui il fallito costringa taluno a stipulare una transazione per somma di gran lunga inferiore rispetto al credito a quest'ultimo riconosciuto in sede giudiziaria, poiché la detta transazione è...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7427 del 30 giugno 1988
«Il delitto di invasione di terreni o edifici è di natura permanente, stante la protrazione dell'evento occupazione nel tempo, al di là della possibile istantanea introduzione nel fondo altrui. (Applicazione in tema di tempestività della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8374 del 26 luglio 1988
«Quando l'offeso da un reato è un minore degli anni quattordici il diritto di querela può essere esercitato da uno qualsiasi dei genitori anche se non eserciti la potestà, perché separato. E se tra i due genitori vi sia contrasto nella volontà di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8528 del 29 luglio 1988
«Per la sussistenza del delitto di apologia di reato non è sufficiente l'espressione di un giudizio positivo su di un fatto delittuoso, ma è necessario che le forme di manifestazione di tale giudizio siano tali, per la loro forza di suggestione e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9084 del 25 agosto 1988
«Il reato di invasione di terreni, di cui all'art. 633 c.p., consiste nell'arbitraria introduzione nel terreno altrui allo scopo di esercitare sullo stesso un rapporto di fatto, che escluda in tutto o in parte quello preesistente riguardante altra...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9753 del 7 ottobre 1988
«In tema di rapina impropria l'elemento dell'immediatezza tra violenza o minaccia e sottrazione, indicato nel secondo comma dell'art. 628 del codice penale, va riferito alle nozioni di flagranza e quasi flagranza. Pertanto ai fini della sussistenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10693 del 27 luglio 1989
«Costituisce intimidazione illegittima, idonea, come tale, ad integrare il delitto di estorsione ex art. 629 c.p., anche una minaccia dalla parvenza esteriore di legalità allorquando sia fatta, non già con l'intenzione di esercitare un diritto, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11703 del 7 settembre 1989
«In tema di reati contro il patrimonio, qualora la violenza fisica venga posta in essere da uno soltanto dei correi, nel mentre un secondo approfitti dello stato di soggezione, in cui versa la vittima, per rovistare nell'appartamento ove il delitto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12164 del 18 settembre 1989
«Per configurare il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione è sufficiente che il soggetto passivo subisca una limitazione di libertà personale, quale ne sia il grado e la durata, il luogo in cui avvenga e i mezzi usati per imporla,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12260 del 18 settembre 1989
«I due elementi costitutivi — sequestro di persona ed estorsione — del reato complesso di cui all'art. 630 c.p. si realizzano non appena l'agente ha privato la vittima della sua libertà personale al fine di ottenere il prezzo della sua liberazione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12766 del 22 settembre 1989
«Il sigillo di una banca, ai fini del reato di cui all'art. 468 c.p., non può essere considerato pubblico sigillo, a meno che non venga utilizzato nel compimento di operazioni che l'azienda di credito espleta su delega dello Stato o di altri enti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13664 del 13 ottobre 1989
«Ai fini della sussistenza del reato di falso giuramento, l'obbligo della parte di giurare il vero ha carattere assoluto e non può essere eluso profittando delle ambiguità, inesattezze o lacune del testo della formula, giacché il soggetto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13719 del 14 ottobre 1989
«In tema di sussistenza del reato di calunnia, colui il quale sottoscrive un assegno, conoscendone la provenienza da delitto, con il nome di una persona vivente, simula a carico di essa le tracce di reati. Né il dolo di calunnia può essere escluso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15494 del 11 novembre 1989
«La circostanza aggravante nel nesso teleologico sopravvive all'eventuale estinzione del reato-fine.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15550 del 11 novembre 1989
«L'elemento psicologico del reato di calunnia è costituito dal dolo generico, e cioè dalla consapevolezza del denunciante della innocenza del calunniato, né vale addurre, per escludere l'elemento psicologico del predetto reato, il fatto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16135 del 21 novembre 1989
«In mancanza di elementi atti a dimostrare la legittima provenienza dell'arma — e quindi che il detentore ha provveduto di persona ad eliminare i contrassegni, commettendo, così, il reato di cui all'art. 23, quarto comma, L. 18 aprile 1975, n. 110...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16644 del 28 novembre 1989
«Non sussiste il reato di calunnia se la falsa incolpazione concerne un reato punibile a querela di parte e tale atto non sia stato ritualmente proposto.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16817 del 1 dicembre 1989
«L'art. 388 c.p. (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice) prevede nella prima parte — concernente la mancata esecuzione degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna — il compimento di atti fraudolenti, diretti ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17420 del 18 dicembre 1989
«Il momento consumativo del furto coincide con l'acquisita disponibilità, anche se per un breve periodo, dell'oggetto conseguente allo spossessamento del detentore, non essendo concepibile il possesso del bene da parte di un altro soggetto senza il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2030 del 11 febbraio 1989
«Commette più reati di calunnia chi, sia pure mediante un'unica dichiarazione, attribuisce ad altra persona, sapendola innocente, una pluralità di reati. Ed invero, a ciascuna delle false incolpazioni corrisponde uno specifico evento, consistente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3885 del 17 marzo 1989
«Qualora l'autore di un reato faccia uso della violenza non fine a sé stessa, ma per commettere altro reato, sussiste la circostanza aggravante del nesso teleologico nella contestualità dei reati commessi con un'unica condotta, giacché la legge...»