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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 6510 del 4 aprile 2016
«Non sussiste rapporto di pregiudizialità tra il processo penale avente ad oggetto i reati di falso e truffa ed il processo civile volto ad ottenere una pronuncia ex art. 2932 c.c., atteso che, per rendere dipendente la decisione civile dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2832 del 10 dicembre 1965
«Per l'estradizione del cittadino straniero dall'Italia allo Stato estero richiedente è necessario che il fatto costituisca reato secondo la legislazione di entrambi gli Stati, ma non occorre che nei due ordinamenti sia identica la figura giuridica...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 14 gennaio 1966
«Quando l'originaria contestazione non consenta l'applicazione di una causa di estinzione del reato (nella specie, amnistia), ma la possibilità di questa applicazione venga a profilarsi come conseguenza dell'eventuale riconoscimento di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 278 del 5 febbraio 1969
«Per effetto dell'intervento di cause estintive, il fatto non è più penalmente sanzionabile; cessa, cioè, il suo carattere antigiuridico, dal punto di vista del diritto penale, pur permanendo gli altri effetti del fatto, inteso in senso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1742 del 5 dicembre 1972
«In relazione alla professione medica (che si estrinseca nell'individuare e diagnosticare le malattie, nel prescriverne la cura, nel somministrare i rimedi, anche se diversi da quelli ordinariamente praticati), commette il reato di esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 153 del 29 gennaio 1973
«Concorrono tra di loro il reato di falsità materiale in autorizzazioni amministrative (art. 477 c.p.) e quello di contraffazione delle impronte di un sigillo di un pubblico ufficio (art. 468 c.p.). (Fattispecie di falsificazione di una patente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 396 del 28 marzo 1973
«Il delitto di violenza privata è un reato sussidiario che in tanto può sussistere in quanto l'agente non sia animato da un dolo specifico che porti alla configurazione di altro reato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 524 del 20 marzo 1973
«Quando l'autore di un fatto (a fortiori se in concorso con altri) non ha soltanto approfittato della momentanea distrazione del derubato (il che non è sufficiente a integrare l'aggravante della destrezza) ma ha preordinato e provocato tale...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14937 del 24 novembre 1977
«In tema di rapina (consumata o tentata) l'aver messo una persona in stato di incapacità di agire, anche limitatamente al tempo necessario per la commissione del reato, integra l'aggravante prevista dall'art. 628, comma terzo, n. 2, c.p. Perciò...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 568 del 20 gennaio 1978
«Correttamente è escluso il reato di cui all'art. 468 c.p. qualora un timbro ad uso interno di un ufficio protocollo (con il quale si era apposta una falsa data di arrivo, presso un comando delle guardie di finanza, ad una domanda di pensione)...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5736 del 26 giugno 1979
«Qualora nell'atto di compravendita sia contenuto un esplicito riferimento a specifiche qualità della cosa oggetto della contrattazione, la consegna di una cosa che non abbia quei requisiti richiesti in modo specifico realizza l'ipotesi criminosa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11490 del 5 novembre 1980
«Per la sussistenza dell'elemento psicologico nel reato di cui all'art. 659 c.p. è sufficiente la volontarietà della condotta e non occorre l'intenzione dell'agente di recare disturbo alla quiete pubblica.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11673 del 8 novembre 1980
«L'asportazione di ghiaia o di sabbia dall'alveo di un fiume configura il reato di furto semplice e non già quello di furto aggravato, secondo l'ipotesi di cui all'art. 625 n. 7 c.p., in quanto l'alveo di un fiume può considerarsi destinato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2005 del 18 ottobre 1980
«Nel delitto previsto dall'art. 314 c.p. è configurabile il concorso con il pubblico ufficiale dell'estraneo alla pubblica amministrazione sia nella veste di istigatore o determinatore, sia sotto forma di cooperatore nell'esecuzione dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2465 del 20 febbraio 1980
«Il bene giuridico della libertà personale, tutelato in via esclusiva dalla norma concernente il sequestro di persona, è leso da qualsiasi apprezzabile limitazione della libertà fisica intesa quale possibilità di movimento nello spazio secondo la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3359 del 12 marzo 1980
«È configurabile il concorso formale tra il reato di violenza privata e quello di lesioni personali volontarie, diversi essendo i beni giuridici tutelati e, cioè, la libertà morale nel primo reato e l'integrità fisica nel secondo.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5907 del 12 maggio 1980
«Mentre nel delitto di violenza privata la costrizione viene esercitata sulla libertà di autodeterminazione del soggetto (libertà psichica) in relazione ad un singolo atto, nel delitto di sequestro di persona viene lesa la libertà materiale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7125 del 2 giugno 1980
«La falsa attestazione di eseguita trascrizione da parte del conservatore dei registri immobiliari costituisce il reato di cui all'art. 478 terzo comma, c.p. Infatti la cosiddetta certificazione di eseguita trascrizione, che il conservatore deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 886 del 22 gennaio 1980
«L'art. 386 del c.p., punendo al primo comma colui che procura o agevola l'evasione di una persona legalmente arrestata o detenuta, prevede un delitto che può concretarsi in due distinte forme di attività, la prima diretta allo svolgimento di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9958 del 29 settembre 1980
«Nel caso in cui la violenza alla persona o la minaccia non siano estranee o successive alla consumazione del reato di danneggiamento, ma poste in essere con la condotta prevista dall'art. 635 c.p., è configurabile il reato di danneggiamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10660 del 27 novembre 1981
«La norma, di cui all'art. 650 c.p., è una norma in bianco a carattere sussidiario, la quale può trovare concreta applicazione solamente quando il fatto non sia previsto come reato da una norma specifica. Ne consegue che non può ritenersi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10928 del 10 dicembre 1981
«In tema di prescrizione la inscindibilità del reato continuato è operativa soltanto in relazione alla decorrenza del termine iniziale e non già in riferimento alla durata del tempo necessario a prescrivere, quest'ultima, invero, con riferimento ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1768 del 4 marzo 1981
«La querela, in quanto atto processuale di natura negoziale, il cui contenuto va interpretato non in senso letterale, ma in base alla concreta volontà del querelante, desunta anche da elementi e comportamenti successivi collegabili a quella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3399 del 15 aprile 1981
«Il reato di violenza privata — che tutela la libertà morale — è un titolo generico e sussidiario rispetto sia al reato di estorsione, che tutela essenzialmente il patrimonio oltre che la libertà personale, sia a quello di ragion fattasi con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4093 del 5 maggio 1981
«Il carattere sussidiario della figura criminosa prevista dall'art. 610 c.p. non implica che sia escluso in ogni caso il concorso della violenza privata con altri reati ma solo che il concorso non opera quando la violenza privata sia assorbita da...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 70 del 6 gennaio 1981
«Per la sussistenza del delitto di violenza privata non è necessario che la condotta dell'agente sia diretta a conseguire un fine illecito. Infatti, per tale reato il dolo consiste nella coscienza e volontà di costringere altri, mediante violenza o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7833 del 4 agosto 1981
«Ai fini della configurabilità del reato previsto e punito dall'art. 371 (falso giuramento della parte), è irrilevante la mancata ammonizione del giudice civile sull'importanza dell'atto e l'inosservanza delle forme del giuramento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8695 del 9 ottobre 1981
«La contravvenzione di molestia o disturbo alle persone non può ritenersi elemento costitutivo del reato di ingiuria, in quanto per la realizzazione di tale fattispecie criminosa non è richiesto un comportamento pressante e tale da interferire...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 30 marzo 1982
«L'estinzione del reato per morte del reo, in caso di sentenza contumaciale non potuta notificare per estratto all'imputato nel frattempo deceduto e non impugnata neppure dal difensore o dalle altre parti legittimate, deve essere dichiarata in sede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11380 del 26 novembre 1982
«In tema di reato di danneggiamento, il deturpamento o l'imbrattamento della cosa costituisce «deterioramento», qualora la restituzione della res in pristino stato non sia agevole. (Nella specie è stato ritenuto sussistente il reato previsto...»