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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9069 del 28 agosto 1999
«In tema di istanza di revocazione contro crediti ammessi ex art. 102 della legge fallimentare, l'errore essenziale di fatto si concreta non già in un inesatto apprezzamento del materiale probatorio od in una errata valutazione giuridica di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9754 del 23 aprile 2010
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace - ove non è configurabile una distinzione tra prima udienza di comparizione ed udienza di trattazione - il regime di preclusioni dettato dall'art. 38 c.p.c., in tema di rilievo d'ufficio o di eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24902 del 10 ottobre 2008
«La parte parzialmente soccombente può proporre appello incidentale tardivo, ai sensi dell'art. 334 c.p.c., anche in riferimento ai capi della sentenza di merito non oggetto di gravame con l'impugnazione principale, a condizione che si tratti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3325 del 4 giugno 1985
«La dichiarazione di riserva di impugnazione avverso la sentenza non definitiva — non avente effetto dispositivo dell'azione ma solo finalità cautelari — può essere effettuata tanto dal procuratore costituito che da altro professionista da quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24163 del 25 ottobre 2013
«In tema di distinzione tra erede e legatario, ai sensi dell'art. 588 cod. civ., l'assegnazione di beni determinati configura una successione a titolo universale ("institutio ex re certa") qualora il testatore abbia inteso chiamare l'istituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7878 del 9 giugno 2000
«L'attività di allegazione non si soddisfa con l'affermazione di un fatto generico, ma comporta l'indicazione di tutti gli elementi atti ad individuare il fatto specifico che si intende allegare, con la conseguenza che deve ritenersi tardiva (e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4392 del 7 aprile 2000
«L'attività processuale delle parti si articola in allegazione del fatto, affermazione dei suoi effetti giuridici e prova del medesimo e, poiché il giudice non ha un potere di ricerca dei fatti, il rilievo d'ufficio delle questioni presuppone che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21729 del 23 settembre 2013
«Alla regola secondo cui nel giudizio di legittimità l'elenco dei documenti relativi all'ammissibilità del ricorso, che siano stati prodotti successivamente al deposito di questo, debba essere notificato alle altre parti (art. 372, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4863 del 1 marzo 2010
«La prova mediante documenti delle condizioni dell'azione, nonostante queste, in caso di controversia sulle relative circostanze, siano verificabili fino al momento della decisione, da non limitarsi restrittivamente a quella di primo grado, è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 627 del 14 gennaio 2008
«La produzione dell'avviso di ricevimento del piego raccomandato contenente la copia del ricorso per cassazione spedita per la notificazione a mezzo del servizio postale ai sensi dell'art. 149 c.p.c., o della raccomandata con la quale l'ufficiale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22900 del 30 ottobre 2007
«L'eccezione di litispendenza sollevata per la prima volta davanti la Corte di cassazione, senza che sia stata nei precedenti gradi del giudizio almeno allegata la pendenza dell'altro processo, è inammissibile. Infatti, se è vero che essa può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2352 del 22 marzo 1990
«L'autorizzazione a stare in giudizio integra un requisito di efficacia — non già di validità — della costituzione dell'ente pubblico e, pertanto, la dimostrazione della sua esistenza — ove l'atto non sia stato allegato al ricorso per cassazione né...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5679 del 15 marzo 2006
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotto un atto di rinuncia non sottoscritto da tutti i litisconsorti, non può essere dichiarata l'estinzione del giudizio, ma, ove sia allegato un atto di trasmissione della lite sottoscritto anche da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13422 del 20 luglio 2004
«In tema di separazione e divorzio, in quanto l'appello deve essere proposto con ricorso, anche la riassunzione in sede di rinvio va fatta nella medesima forma e, come il tempestivo esperimento del gravame proposto invece con citazione resta pur...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4324 del 27 giugno 1988
«La sentenza che accoglie l'opposizione di terzo revocatoria ex art. 404, secondo comma, c.p.c., proposta da un avente causa o da un creditore di una delle parti avverso la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva (ovvero il decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1887 del 18 febbraio 2000
«Ai fini della competenza territoriale nelle cause di lavoro le caratteristiche della dipendenza dell'azienda — costituita, ai sensi dell'art. 413 secondo comma c.p.c., da ogni complesso di beni decentrati e munito di propria individualità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8686 del 22 ottobre 1994
«Costituisce dipendenza dell'azienda, ai sensi dell'art. 413, comma 2, c.p.c., ogni complesso di beni decentrati munito di propria individualità tecnico-economica, pur se di modesta entità, a condizione che lo stesso, per un verso, risulti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11625 del 8 novembre 1995
«Con riferimento al procedimento di ingiunzione per crediti di lavoro o previdenziali, l'emanazione del decreto, sulla quale è competente il pretore in funzione di giudice del lavoro ai sensi degli artt. 637 e 413 c.p.c., è disciplinata dalle norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18924 del 5 novembre 2012
«Nel rito del lavoro, il verificarsi di preclusioni o decadenze in danno delle parti non osta all'ammissione d'ufficio delle prove, trattandosi di potere diretto a vincere i dubbi residuati dalle risultanze istruttorie, ritualmente acquisite agli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22154 del 24 novembre 2004
«Nell'ipotesi in cui nel termine di legge sia stata depositata una dichiarazione di appello con richiesta di riforma della sentenza di primo grado, ma priva dei motivi, contenuti nella relazione tecnica di parte alla quale si sia fatto semplice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12283 del 3 dicembre 1998
«A tutte le ipotesi di pensione è applicabile il principio secondo cui il provvedimento di concessione della pensione emesso dall'Inps non è atto costitutivo del diritto dell'assicurato a percepire la pensione — in quanto tale diritto, collegato ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4398 del 10 maggio 1996
«La domanda proposta, nei confronti del datore di lavoro, da un dipendente del Banco di Sicilia, in precedenza in servizio presso un'amministrazione statale, ed avente ad oggetto l'ammontare del trattamento di quiescenza, rientra nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18355 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, l'autorizzazione all'esecuzione immediata può essere data, ai sensi dell'art. 482 c.p.c., anche da un giudice delegato soltanto oralmente dal presidente del tribunale competente per l'esecuzione, non incidendo il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4742 del 29 maggio 1997
«La dichiarazione di fallimento non comporta la cessazione automatica del processo esecutivo cui è sottoposto il debitore fallito, occorrendo, invece, in ogni caso, un provvedimento del giudice dell'esecuzione che, dato atto del sopraggiunto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6264 del 20 aprile 2012
«È nullo l'atto di pignoramento immobiliare privo della sottoscrizione del difensore, comportando tale vizio altresì l'invalidità dell'ordinanza di vendita, in quanto atto collegato al pignoramento. Tale nullità, tuttavia, resta sanata, senza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18185 del 29 luglio 2013
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, l'assenza del creditore procedente e dei creditori intervenuti all'udienza di vendita con incanto non impedisce né invalida lo svolgimento delle attività del giudice dell'esecuzione o del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13995 del 3 agosto 2012
«In tema di spese del processo di esecuzione, gli esborsi sostenuti dall'aggiudicatario per i compensi del notaio delegato alla vendita e per gli adempimenti conseguenti all'emissione del decreto di trasferimento non sono spese del processo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22794 del 28 ottobre 2009
«In materia di vendita con incanto delegata dal giudice dell'esecuzione al notaio, ai sensi dell'art. 591 bis c.p.c., l'omessa notifica dell'avviso di vendita può essere fatta valere soltanto con l'opposizione contro l'ordinanza di delega al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1335 del 20 gennaio 2011
«In tema di esecuzione forzata, il rimedio dell'opposizione agli atti esecutivi di cui all'art. 617 c.p.c. è esperibile esclusivamente nei confronti di atti riferibili al giudice dell'esecuzione, il quale è l'unico titolare del potere di impulso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14707 del 26 giugno 2006
«La norma dell'art. 591 ter c.p.c., in tema di operazioni di esecuzione per espropriazione di immobili delegate al notaio, quando, nel secondo comma, dispone che «restano ferme le disposizioni di cui all'art. 617» c.p.c., dev'essere interpretata...»