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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12286 del 7 giugno 2011
«Nel contratto di locazione di un immobile per uso diverso da quello di abitazione, la mancanza delle autorizzazioni o concessioni amministrative che condizionano la regolarità del bene sotto il profilo edilizio - e, in particolare, la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8285 del 16 settembre 1996
«Il locatore di un immobile è responsabile nei confronti del conduttore per il mancato rilascio della licenza di abitabilità solo se, in conseguenza del mancato rilascio, il conduttore non abbia potuto godere in concreto della cosa locata. La...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5951 del 5 marzo 2008
«In materia di appalto di opere pubbliche, la revisione legale dei prezzi presuppone la mancanza di colpa da parte dell'Amministrazione, mentre se vi è colpa di quest'ultima e, quindi, risultano ad essa addebitabili fatti per effetto dei quali la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8519 del 5 aprile 2007
«In tema di appalti pubblici, per effetto dell'art. 3 del decreto legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, che ha generalizzato l'esclusione, già prevista dall'art. 33, comma terzo, della legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 15 marzo 2006
«In tema di contratto d'appalto, il «riconoscimento di responsabilità» proveniente dal committente non costituisce autonoma fonte di obbligazione in ordine alla produzione di danni a terzi o alla loro ritardata riparazione, atteso che esso non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4925 del 8 marzo 2006
«In tema di danni, il risarcimento per equivalente costituisce un minus rispetto al risarcimento in forma specifica. Pertanto, qualora il danneggiato abbia domandato solo il risarcimento in quest'ultima forma, ai sensi del secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1320 del 30 gennaio 2001
«L'impegno dell'appaltatore di eliminare i vizi dell'opera oggetto del contratto di appalto comporta l'assunzione di una nuova obbligazione, sempre di garanzia, diversa ed autonoma rispetto a quella originaria, svincolata dai termini di decadenza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2562 del 2 febbraio 2009
«In materia contrattuale, pur essendo l'obbligo di restituzione della prestazione ricevuta un effetto naturale della risoluzione del contratto, non di meno sul piano processuale è necessario che la parte proponga specifica domanda ai fini di detti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14284 del 18 dicembre 1999
«In tema di contratto di appalto, la domanda risarcitoria del committente volta a far valere nei confronti dell'appaltatore la garanzia per le difformità e i vizi dell'opera, è soggetta alla prescrizione biennale di cui all'art. 1667 terzo comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8567 del 28 settembre 1996
«Il committente convenuto per il pagamento può opporre all'appaltatore le difformità ed i vizi dell'opera da lui tempestivamente denunciati, avvalendosi del principio inadimplenti non est adimplendum al quale si ricollega la più specifica...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6181 del 16 marzo 2011
«Nel contratto di appalto il committente, che lamenti difformità o difetti dell'opera, può richiedere, a norma dell'art. 1668, primo comma, c.c., che le difformità o i difetti siano eliminati a spese dell'appaltare mediante condanna da eseguirsi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8140 del 28 aprile 2004
«Configurano gravi difetti dell'edificio a norma dell'art. 1669 c.c. anche le carenze costruttive dell'opera — da intendere anche come singola unità abitativa che pregiudicano o menomano in modo grave il normale godimento e/o la funzionalità e/o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5250 del 15 marzo 2004
«La garanzia dell'appaltatore per le difformità ed i vizi dell'opera si configura non come una garanzia in senso tecnico, ma come un' esplicazione particolare della comune responsabilità per inadempimento, attuabile — a scelta del committente — con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1836 del 18 febbraio 2000
«In difetto di esecuzione, nel termine concesso dalla sentenza di condanna, di primo grado, all'appaltatore per eliminare i vizi e le difformità dell'opera, il committente può provvedervi direttamente a sue spese, e ottenerne il rimborso con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 4 marzo 2005
«Il conduttore d'immobile destinato ad uso non abitativo non ha di regola l'obbligo di usare il bene locato ad eccezione dei casi in cui il contratto abbia ad oggetto una cosa produttiva o un bene il cui uso sia necessario alla sua conservazione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10271 del 16 luglio 2002
«In tema di locazione di immobili urbani per uso diverso da quello abitativo, la cosiddetta autoriduzione del canone (e, cioè, il pagamento di questo in misura inferiore a quella convenzionalmente stabilita) costituisce fatto arbitrario ed...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16110 del 9 luglio 2009
«La costituzione in mora del conduttore - necessaria (art. 1219 c.c.) per gli obblighi risarcitori previsti dall'art. 1591 c.c. - si determina, sia nel caso di risoluzione giudiziale del contratto (art. 1458, primo comma c.c.), sia nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17844 del 22 agosto 2007
«In caso di risoluzione del contratto di locazione per impossibilità sopravvenuta (nella specie a seguito dei danni causati da evento sismico e della conseguente emanazione di ordinanze sindacali di sgombero e di inagibilità relative agli immobili...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6923 del 15 luglio 1998
«Il ritardo da parte del conduttore nella riconsegna della cosa locata — anche se è dipeso, in tutto o in parte, dalla durata del giudizio nel quale si sia discusso intorno al diritto alla restituzione — costituisce un comportamento antigiuridico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7546 del 23 maggio 2002
«Deve ritenersi nuova la domanda introdotta nel corso del giudizio di primo grado diretta ad ottenere la condanna di parte convenuta ai sensi dell'art. 1591 c.c. al risarcimento dei maggiori danni, rispetto ai canoni dovuti, per la mancata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24948 del 29 novembre 2007
«In tema di appalto, il committente che, per difetti dell'opera, abbia esperito azione di risoluzione del contratto per inadempimento dell'appaltatore, può successivamente, sia in primo grado che in appello, modificare la domanda in quella di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9295 del 20 aprile 2006
«In materia di appalto, la disciplina dettata dell'art. 1668 in tema di difetti dell'opera, in deroga a quella stabilita in via generale in tema di inadempimento del contratto, concede al committente la possibilità di domandare la risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1475 del 22 febbraio 1999
«In tema di appalto non è applicabile il principio stabilito per la vendita dal secondo comma dell'art. 1492 c.c. dell'irrevocabilità della scelta operata mediante domanda giudiziale, tra la risoluzione del contratto e la riduzione del prezzo, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3454 del 12 aprile 1996
«Anche in presenza dei presupposti per domandare la risoluzione del contratto di appalto, il committente può limitarsi a chiedere l'eliminazione, a spese dell'appaltatore, delle difformità o dei vizi da cui l'opera risulta affetta, pure se tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4921 del 27 aprile 1993
«In materia di appalto, le domande di risoluzione del contratto e quelle di riduzione del prezzo o di eliminazione dei vizi non sono reciprocamente incompatibili, onde ne è ammissibile la cumulativa proposizione in un unico giudizio, poiché l'...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17861 del 22 agosto 2007
«In tema di locazione, nel sistema normativo delineato dall'art. 1592 c.c., la riconsegna della cosa da parte del locatario non va intesa quale condizione di proponibilità della domanda di indennità per i miglioramenti ma quale presupposto per un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8811 del 30 maggio 2003
«In tema di appalto ed in ipotesi di responsabilità ex art. 1669 c.c. per rovina o difetti dell'opera, la natura extracontrattuale di tale responsabilità trova applicazione anche a carico di coloro che abbiano collaborato nella costruzione, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11324 del 10 novembre 1998
«Poiché la sublocazione comporta la nascita di un rapporto obbligatorio derivato la cui sorte dipende da quella del rapporto principale di conduzione, la sentenza pronunciata per qualsiasi ragione (nullità, risoluzione, scadenza della locazione,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10624 del 29 novembre 1996
«L'art. 1669 c.c., riferendosi genericamente alla responsabilità dell'appaltatore per il caso di rovina o pericolo di rovina di edifici o di altre cose immobili destinate per loro natura a lunga durata, senza precisare la forma con la quale il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14486 del 30 maggio 2008
«In tema di locazione, la circostanza che il locatore abbia chiesto la convalida ed abbia indicato nell'intimazione una data di cessazione del rapporto erronea non osta né all'accoglimento della domanda di rilascio, sotto il profilo della...»