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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7232 del 24 maggio 1990
«Nel reato di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale di qualità personali proprie in relazione ai precedenti penali (art. 495, comma primo e terzo, n. 2, c.p.), il dolo consiste nella coscienza e volontà di alterare una qualità della propria...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44230 del 14 novembre 2012
«Il reato di falsa attestazione di qualità personali (art. 495 c.p.) resta assorbito nella ipotesi delittuosa di indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato quando esso integri un elemento essenziale per la configurazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2847 del 2 marzo 1999
«Non sono configurabili i reati di cui agli artt. 495 e 498 c.p. nei confronti di soggetto il quale, qualificandosi come «Rev. sac.» in una richiesta di rilascio di passaporto, ed allegando a tale richiesta una propria fotografia in clergyman,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8441 del 11 ottobre 1984
«Nelle ipotesi delittuose previste dagli artt. 495 e 496 c.p.p., il mendacio è punibile ogni qual volta si verifichi inganno alla pubblica fede personale per effetto di false dichiarazioni o attestazioni sull'identità, lo stato o altra qualità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7780 del 1 ottobre 1983
«La previsione delittuosa di cui all'art. 496 c.p. ricorre ogni qualvolta il mendacio di carattere personale reso al pubblico ufficiale (o ad altro soggetto incaricato di un pubblico servizio) non abbia alcuna attinenza, né diretta né indiretta,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40751 del 12 ottobre 2015
«Tra il reato di uccellagione di cui all'art. 30 della legge n. 157 del 1992 e quello di maltrattamento di animali previsto dall'art. 544-ter cod. pen. non sussiste rapporto di specialità, sia perché il delitto necessita dell'evento (la lesione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44086 del 23 ottobre 2014
«In tema di reati contro la famiglia, il delitto previsto dall'art. 12 sexies della legge 1° dicembre 1970, n. 898, si configura per il semplice inadempimento dell'obbligo di corresponsione dell'assegno nella misura disposta dal giudice in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53607 del 23 dicembre 2014
«In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la minore età dei discendenti, destinatari dei mezzi di sussistenza, rappresenta "in re ipsa" una condizione soggettiva dello stato di bisogno, che obbliga i genitori a contribuire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44090 del 23 ottobre 2014
«E configurabile lo stato di quasi flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia purché: a) il singolo episodio lesivo risulti non isolato ma quale ultimo anello di una catena di comportamenti violenti o in altro modo lesivi; b) l'episodio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21799 del 8 giugno 2010
«Integra il reato di lesione personale dolosa la condotta del medico che sottoponga, con esito infausto, il paziente ad un trattamento chirurgico, al quale costui abbia espresso il proprio dissenso. (Fattispecie di intervento di chirurgia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10258 del 19 ottobre 1988
«Nei reati la cui procedibilità a querela di parte dipende dal mancato raggiungimento di determinati limiti nella progressione dell'evento e/o dell'assenza di particolari circostanze, il tentativo — in mancanza di specifica normativa — non può che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34012 del 6 agosto 2013
«Sussiste la circostanza aggravante dell'indebolimento permanente di un organo qualora, in conseguenza del fatto lesivo, esso risulti menomato nella sua potenzialità funzionale, la quale sia ridotta rispetto allo stato anteriore, a nulla rilevando...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9903 del 2 novembre 1993
«In tema di lesioni volontarie, l'indebolimento permanente della funzione visiva non è escluso dal fatto che l'occhio abbia riacquistato completa efficienza grazie all'applicazione d'una protesi (cristallino artificiale), poiché la permanenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4049 del 20 marzo 1989
«In tema di lesioni personali, ai fini dell'integrazione dell'aggravante ex art. 583, primo comma, n. 2 del c.p., il concetto di «apprezzabilità» del danno permanente, sia esso organico che funzionale, va definito essenzialmente sotto l'aspetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1449 del 7 febbraio 1987
«La circostanza aggravante speciale, di carattere obiettivo e ad effetto comune, del delitto di lesione personale volontaria costituita dal fatto commesso con armi, postula per il suo riconoscimento che lo strumento qualificabile come arma sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2595 del 20 gennaio 2003
«In tema di responsabilità penale per morte o lesioni costituenti conseguenza non voluta di un delitto doloso (art. 586 c.p.), si deve ritenere configurabile il reato solo a condizione che sussista un coefficiente di riferibilità psicologica, a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7993 del 7 luglio 2000
«In tema di causalità c.d. «omissiva» il rapporto eziologico tra condotta omissiva ed evento — di per sè non suscettibile di essere basato sulla sola esistenza di una «posizione di garanzia» della quale l'imputato sia titolare — deve sempre avere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9228 del 26 agosto 1994
«Il conducente che abbia assunto il servizio scolastico di trasporto di bambini, pur dovendo usare speciale prudenza e diligenza nella condotta di guida e nelle fasi di salita dei bambini sul pulmino e di loro discesa, assicurando che anche tali...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7967 del 19 febbraio 2013
«In tema di delitti contro la persona, il criterio distintivo tra la fattispecie di interruzione colposa della gravidanza e quella di omicidio colposo si individua nell'inizio del travaglio e, dunque, nel raggiungimento dell'autonomia del feto....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 26131 del 30 giugno 2008
«In tema di responsabilità da sinistri stradali, l'utente della strada deve regolare la propria condotta in modo che essa non costituisca pericolo per la sicurezza di persone e cose, tenendo anche conto della possibilità di comportamenti irregolari...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37589 del 12 ottobre 2007
«Il pubblico amministratore committente non perde, in conseguenza dell'appalto dei lavori di manutenzione e sorveglianza delle strade, l'obbligo di vigilanza la cui omissione è fonte di responsabilità qualora concorrano le circostanze della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1207 del 5 febbraio 1993
«Rettamente è affermata la responsabilità per omicidio colposo aggravato dalla inosservanza delle norme che disciplinano la circolazione stradale di un automobilista che pur avendo tempestivamente avvistato due pedoni che si stavano spostando a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32925 del 29 luglio 2004
«La specificazione dei doveri che incombono sul lavoratore ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 implica che al lavoratore non è riconosciuta alcuna autonomia decisionale o iniziativa personale in ordine alla prevenzione infortuni,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10468 del 16 novembre 1993
«In tema di prevenzione infortuni sul lavoro, l'obbligo dell'imprenditore — che si avvalga per l'esecuzione di opere accessorie di un lavoratore autonomo in base ad un contratto d'opera — di renderlo edotto dei rischi specifici esistenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 588 del 20 gennaio 1987
«In tema di omicidio colposo, la circostanza aggravante prevista nella seconda ipotesi del secondo comma dell'art. 589 c.p. (fatto commesso con violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro) deve ritenersi sussistente quando...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4248 del 20 aprile 1995
«Qualora lavori ricevuti in subappalto vengano, a loro volta, in parte subappaltati ad altro che operi, con mezzi artigianali, con pochi dipendenti e senza essere dotato di strutture tali da consentire una completa autonomia operativa, mentre è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10043 del 22 settembre 1994
«Qualora un'impresa edile incaricata dell'esecuzione di opere concernenti uno stabile si rivolga per l'allestimento della necessaria impalcatura ad una ditta che invii sul posto operai specializzati, gli obblighi imposti dalle norme...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3494 del 17 marzo 1988
«Qualora il reato di omicidio colposo aggravato ai sensi dell'art. 589, secondo comma c.p. sia stato commesso dopo la nuova normativa di cui al D.L. 11 aprile 1974, n. 99 concernente il giudizio di comparazione tra circostanze del reato e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3365 del 26 gennaio 2010
«In tema di colpa professionale, il medico, che all'interno di una struttura sanitaria ospedaliera, venga chiamato per un consulto specialistico, ha gli stessi doveri professionali del medico che ha in carico il paziente presso un determinato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16375 del 21 aprile 2008
«Va esclusa, ai sensi degli artt. 32, comma secondo, e 13 della Costituzione, e dell'art. 33 L. n. 833 del 1978, la possibilità di accertamenti e di trattamenti sanitari contro la volontà del paziente, se questi è in grado di prestare il suo...»