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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18587 del 22 aprile 2004
«È configurabile il reato di cui all'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico), nel caso di falsa denuncia di smarrimento del certificato d'uso di un motore marino, presentata ad un organo di polizia giudiziaria e poi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13992 del 23 marzo 2004
«Costituisce falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) quella consistita nell'avere l'agente, in sede di notifica di un provvedimento di polizia che imponeva il ritiro dei documenti validi per l'espatrio, falsamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23224 del 27 maggio 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico non è necessario che esista una norma giuridica che con riferimento al contenuto obblighi il privato a possedere i requisiti dichiarati, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10388 del 1 settembre 1999
«In tema di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, sussiste l'elemento materiale del reato contestato in caso di denunzia — ricevuta da ufficiale di polizia giudiziale — di smarrimento di targhe e documenti di circolazione. Invero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9048 del 15 luglio 1999
«In tema di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, non è necessario, per la sussistenza del reato, che l'atto nel quale la dichiarazione è stata recepita sia destinato ad attestare — per espressa disposizione di legge — la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 959 del 30 gennaio 1996
«In tema di falso ideologico del privato in atto pubblico, non è necessario che l'atto di cui si ipotizza la falsità sia previsto da una specifica disposizione di legge, ma è sufficiente che esso sia destinato a provare la verità, e cioè che la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39340 del 9 ottobre 2009
«Integra il reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato la condotta del privato che, in sede di dichiarazione sostitutiva di certificazione, dichiari un reddito inferiore a quello effettivamente percepito, al fine di ottenere il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12019 del 18 marzo 2008
«Il reato di cui all'art. 95 D.P.R. n. 115 del 2002 - che sanziona le falsità o le omissioni nelle dichiarazioni o nelle comunicazioni per l'attestazione delle condizioni di reddito in vista dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato - è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11644 del 23 marzo 2001
«Il reato di cui al combinato disposto degli artt. 483 c.p. e 26 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 è configurabile anche quando le false affermazioni contenute nell'atto di notorietà riguardino fatti, stati o qualità personali di soggetti diversi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5211 del 13 aprile 1989
«La falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) ricorre qualora il privato attesti falsamente in un atto pubblico fatti che l'attestante ha il dovere giuridico di esporre veridicamente e dei quali l'atto era destinato a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1720 del 16 gennaio 2009
«Integra il delitto di falso in scrittura privata - e non quello di falso in titoli di credito ex art. 491 c. p. - l'apposizione di una falsa firma di girata su un assegno già posto all'incasso e protestato, in quanto con il protesto si esaurisce...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2767 del 18 gennaio 1996
«Il fatto di chi emetta un assegno bancario, traendolo su un conto corrente intestato ad altri, apponendovi la falsa sottoscrizione — quale emittente — di persona diversa dal titolare del conto, integra i delitti di cui agli artt. 485 e 491 c.p. e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41552 del 19 dicembre 2006
«Integra il delitto di falso in atto pubblico per soppressione (art. 490 c.p.), la distruzione di riproduzioni fotografiche — nella specie di rilievo dello stato dei luoghi e di verifica di prosecuzione dei lavori — eseguite da un pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2907 del 3 marzo 1999
«In tema di soppressione ed occultamento di atti veri, si realizza l'ipotesi dell'occultamento, non solo quando lo scritto sia stato nascosto, ma anche ogniqualvolta esso sia stato custodito in modo tale da renderlo, anche temporaneamente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8495 del 17 ottobre 1983
«L'erede testamentario, che sopprima il testamento olografo, risponde del reato punito dall'art. 490 c.p. L'erede infatti, abbia o meno accettato l'eredità, non ha diritto di distruggere il testamento stesso, del quale non ha potere esclusivo di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3307 del 20 aprile 1983
«Ad integrare il reato di cui all'art. 490 c.p. è sufficiente che l'avente diritto sia stato privato anche temporaneamente della disponibilità del documento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3716 del 8 aprile 1982
«Il reato di falso previsto dall'art. 490 c.p. è configurabile anche quando il contenuto del documento possa essere ricostruito attraverso atti originali (duplicati) o sia stato riprodotto in atti derivativi o sia desumibile aliunde.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11072 del 16 marzo 2015
«Integra gli estremi del reato di cui all'art. 490 cod. pen., in relazione agli artt. 477 e 482 dello stesso codice, la condotta di distruzione, soppressione od occultamento delle targhe di un autoveicolo poiché queste costituiscono certificazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7868 del 30 giugno 1987
«In tema di falsità in titoli di credito, agli effetti dell'art. 493 bis c.p. (casi di perseguibilità a querela) per persona offesa deve intendersi il soggetto al quale avrebbe potuto essere attribuita la paternità dell'atto falsificato ovvero il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7758 del 17 agosto 1982
«Il reato di falso in assegni è diventato perseguibile a querela della persona offesa, a seguito dell'entrata in vigore della L. 24 novembre 1981, n. 689. L'art. 493 bis c.p. infatti, nel prevedere la perseguibilità a querela per le ipotesi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11087 del 16 marzo 2015
«Integra il delitto di sostituzione di persona la condotta ingannevole che induce il soggetto passivo in errore sull'attribuzione all'agente di un falso nome o di un falso stato o di false qualità personali cui la legge attribuisce specifici...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4394 del 30 gennaio 2014
«Integra il delitto di sostituzione di persona qualsiasi condotta ingannevole tesa a far attribuire all'agente, da parte del soggetto passivo, un falso nome o un falso stato o false qualità personali cui la legge attribuisce specifici effetti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 48662 del 14 dicembre 2012
«Non integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che, in qualità di dipendente ospedaliero, passi alla timbratura la scheda magnetica appartenente ad un collega, attestandone falsamente la presenza sul luogo di lavoro, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8670 del 26 febbraio 2004
«Integra il reato di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la falsa attribuzione della qualità di dipendente di un'associazione di servizio (nella specie Telefono Azzurro), la quale produce l'effetto giuridico di abilitare alla richiesta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2542 del 19 marzo 1985
«Il fatto costitutivo del delitto di sostituzione di persona, di cui all'art. 494 c.p., consiste nell'indurre taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12753 del 3 dicembre 1998
«L'esibizione di una paletta della Polizia di Stato da parte di un soggetto estraneo a tale amministrazione allo scopo di evitare la contestazione di sosta del proprio veicolo in zona vietata, integra il reato di cui all'art. 494 c.p. e non quello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7712 del 19 febbraio 2015
«Integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un P.U. sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 cod. pen.) la condotta di colui che rende molteplici dichiarazioni, tutte fra loro diverse, in ordine alle proprie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34894 del 27 settembre 2010
«Integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un P.U. sulla identità o su qualità personali proprie o di altri (art. 495 c.p.) la condotta di colui che renda molteplici dichiarazioni, tutte fra loro diverse, in merito alle proprie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4639 del 7 maggio 1993
«Le «altre qualità proprie o dell'altrui persona», cui fa riferimento l'art. 495 c.p., sono soltanto quelle che servono a completare lo stato e l'identità della persona ai fini della sua identificazione. Restano, perciò, fuori della tutela penale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4726 del 4 giugno 1986
«L'art. 7 del D.P.R. 3 maggio 1957, n. 686, nel regolare gli adempimenti dei concorrenti e della commissione al termine delle prove scritte nei concorsi per l'assunzione agli impieghi dello Stato, dispone tra l'altro che il candidato, dopo aver...»