-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6788 del 19 marzo 2013
«Il giudicato, oltre ad avere una sua efficacia diretta nei confronti delle parti, loro eredi e aventi causa, è dotato anche di un'efficacia riflessa, nel senso che la sentenza, come affermazione oggettiva di verità, produce conseguenze giuridiche...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5160 del 30 marzo 2012
«Il rimedio previsto dall'art. 2932 c.c., al fine di ottenere l'esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, è applicabile non solo nelle ipotesi di contratto preliminare non seguito da quello definitivo, ma anche in qualsiasi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8686 del 10 aprile 2013
«In tema di contratto preliminare di compravendita ed in ipotesi di fallimento del promittente alienante, il diritto del curatore di sciogliersi dal contratto, sancito dall'art. 72 legge fall. (nel testo, vigente "ratione temporis", anteriore alle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3883 del 12 marzo 2012
«La rinuncia a far valere la prescrizione dell'azione proposta "ex adverso" può essere desunta dalle difese svolte dal procuratore della parte, senza che possa rilevare in contrario la mancanza di potere dispositivo nel procuratore alle liti,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20362 del 19 maggio 2001
«In tema di procedimento di riesame delle riesame delle misure cautelari personali la formazione del giudicato cautelare, conseguente all'ordinanza di inammissibilità per rinuncia proposta dall'avente diritto e non impugnata per cassazione, priva...»
-
Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 4375 del 24 gennaio 1994
«Ai fini dell'applicazione dell'amnistia di cui al D.P.R. 12 aprile 1990, n. 75, l'art. 5 di tale provvedimento indulgenziale, col prevedere la rinunciabilità del beneficio, non fissa alcun obbligo del giudice di preventivo interpello...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 230 del 7 gennaio 2008
«In tema di riesame delle misure cautelari reali, la richiesta di riesame del provvedimento che dispone o convalida un sequestro è validamente proposta, ai sensi dell'art. 583 c.p.p., anche con telegramma o con trasmissione dell'atto a mezzo di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4321 del 4 settembre 2000
«Ogni documento scritto per assumere rilevanza e produrre effetti giuridici deve recare in calce la firma del suo autore, sicché è inammissibile la richiesta di riesame di una misura cautelare proposta con atto non sottoscritto dal difensore il cui...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8 del 5 gennaio 1993
«Concreta il reato di ricettazione, e non la contravvenzione di incauto acquisto (art. 712 c.p.) il ricevere un assegno circolare in bianco. Questo è, infatti, un documento che, per natura e destinazione, è in possesso esclusivamente della banca...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19046 del 18 maggio 2012
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari reali, l'estensione degli effetti favorevoli della decisione si verifica a condizione che questa non sia fondata su motivi personali dell'impugnante e che il procedimento stesso sia sorto e si sia...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41 del 15 febbraio 1996
«Nei procedimenti de libertate, che si instaurano a norma degli artt. 309, 310 e 311 c.p.p., è escluso l'effetto estensivo dell'impugnazione proposta dal coindagato diligente ai coindagati rimasti estranei al procedimento, ferma restando la...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4817 del 30 gennaio 2013
«Nel procedimento di riesame non è deducibile, né rilevabile d'ufficio, la questione inerente all'inefficacia della misura coercitiva per asserita mancanza, tardività o comunque invalidità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., a nulla...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9383 del 5 marzo 2001
«La regola della sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, dettata dall'art. 2, comma primo, della legge 7 ottobre 1969, n. 742, trova applicazione anche nei procedimenti di riesame, e il ricorrente che intende avvalersi della...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2076 del 4 giugno 1998
«In tema di trasmissione degli atti al tribunale del riesame, il dovere di comunicazione degli elementi su cui è fondata la misura può ritenersi soddisfatto nel caso in cui l'autorità procedente abbia tempestivamente segnalato che tutti gli atti...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3213 del 23 gennaio 1998
«Nel giudizio di appello contro i provvedimenti de libertate, quando l'impugnazione sia stata proposta dal P.M., l'indagine — a differenza del caso in cui appellante sia l'imputato ed in ossequio quindi al principio costituzionale del favor...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2490 del 21 agosto 1995
«Anche per le impugnazioni riguardanti i procedimenti de libertate vale il principio della unicità del diritto di impugnazione per cui l'esaurimento del mezzo per primo scelto dalla parte o dal suo difensore elimina il diritto all'impugnazione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 2 agosto 1995
«In tema di divieto di un secondo giudizio, l'istanza di proscioglimento o di non luogo a procedere ex art. 649 cpv. c.p.p. può essere proposta in qualsiasi stato e grado del procedimento al giudice cui è rivolto l'esercizio dell'azione penale che,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1040 del 3 maggio 1994
«Nel disciplinare l'istituto dell'appello in materia di misure cautelari, l'art. 310 c.p.p., mentre espressamente si richiama alle disposizioni dettate dall'art. 309 c.p.p. per quanto concerne la procedura, nulla specifica circa i poteri decisori...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6912 del 22 febbraio 2012
«È ammissibile l'impugnazione, pur irritualmente non proposta presso la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, quando la stessa sia rimessa nei termini di legge presso la cancelleria del giudice competente a riceverla....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 743 del 25 marzo 1995
«Qualora venga proposto un mezzo d'impugnazione avverso un provvedimento che incide sulla libertà personale di più coindagati, e tale impugnazione venga proposta solo da alcuni di questi, l'eventuale accoglimento del gravame, con il conseguente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«Il ricorso immediato per cassazione, cosiddetto per saltum, avverso i provvedimenti concernenti la revoca, la modificazione o l'estinzione delle misure cautelari non è consentito nel vigente ordinamento processuale, dovendo, nelle predette...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4379 del 26 novembre 1993
«L'ordinanza in tema di sostituzione della misura cautelare personale (nella specie, di diniego di sostituzione con gli arresti domiciliari della custodia cautelare in carcere) è soggetta ad appello a norma dell'art. 310 c.p.p., e non a ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4435 del 22 gennaio 2000
«Nel caso in cui lo stesso soggetto proponga due istanze volte ad ottenere la riparazione per un unico periodo di ingiusta detenzione derivante dallo stesso titolo, si verifica l'ipotesi di litispendenza prevista dall'art. 273, comma 1, c.p.c. ed...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1299 del 13 luglio 1995
«Il procuratore della Repubblica presso la pretura circondariale non è competente a svolgere le sue funzioni davanti al magistrato di sorveglianza e, conseguentemente non ha alcuna legittimazione ad impugnare i provvedimenti da quest'ultimo emessi;...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1810 del 24 maggio 1995
«Nel procedimento per l'equa riparazione, che riguarda l'attribuzione di una somma di denaro, e segue, dal punto di vista processuale, per la parte non esplicitamente regolamentata, le norme del rito civile, la tutela dell'interesse economico del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35331 del 28 settembre 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la domanda proposta oltre il termine di diciotto mesi previsto dal primo comma dell'art. 315 c.p.p., prima che la novella di cui all'art. 15 legge 16 dicembre 1999 n. 479 lo prolungasse a due anni,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24287 del 14 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la disposizione di cui all'art. 15 della legge 16 dicembre 1999, n. 479, la quale, sostituendo il comma 2 dell'art. 315 c.p.c., ha elevato ad un miliardo di lire l'entità massima della somma...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34623 del 16 ottobre 2002
«Ai fini della validità del provvedimento che dispone il sequestro conservativo non è richiesta la specificazione della somma il cui pagamento la misura cautelare è destinata a garantire, ben potendo la determinazione del suo ammontare, sia ai fini...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4316 del 29 novembre 1994
«Come si desume dall'art. 316, comma 2, c.p.p., il sequestro conservativo può essere legittimamente disposto sul bene di un terzo solamente quando questi acquisti la veste di responsabile civile, in relazione ad un'obbligazione civile nascente da...»